L’Autopilot Tesla fallisce: lo schianto in autostrada è scioccante (VIDEO)

Le auto Tesla presentano di serie un hardware avanzato in grado di offrire le funzioni Autopilot e guida autonoma. I risultati sono inquietanti.

La Tesla autocelebra il sistema da anni. “Otto telecamere e un potente sistema di elaborazione delle immagini forniscono una visibilità a 360 gradi in un raggio di 250 metri”, annunciarono in pompa magna all’atto della presentazione delle vetture elettriche. “Wow, che figata!”, si era detto all’epoca, ma la realtà ci pone davanti ad imprevisti che possono risultare fatali. In un viaggio a bordo di un Tesla Model 3, sull’autostrada verso Loano, in provincia di Savona, lo sfortunato guidatore ha vissuto una esperienza terrificante.

Tesla (AdobeStock)
Tesla (AdobeStock)

L’automobilista aveva accumulato circa 40mila chilometri a bordo dell’auto elettrica americana e guidava con il pilota automatico inserito, avendo le mani sul volante e rimanendo vigile, rispettando tutti i parametri dell’Autopilot. Nella corsia centrale, come avrete modo di vedere nel video in basso, la vettura procedeva in autostrada, rispettando il limite di velocità. La Tesla avanzava a 130 km/h nella notte, quando all’improvviso è avvenuto il terribile schianto. Roberto, il guidatore, non ricorda fari né luci ma ha visto il fondo di un furgone, pochi istanti prima dell’impatto. L’incidente è stato ricostruito grazie alle telecamere dell’auto, in questo caso molto utili per evidenziare tutti i limiti del sistema stesso.

Il crash è fortissimo, si aprono gli airbag ma il muso è distrutto all’istante. La Tesla si gira, ma per fortuna non si ribalta. Il guidatore è trasportato in ospedale in codice verde, la moglie in codice giallo e il figlio in codice rosso. L’impatto è stato devastante, come risulta chiaro dalla telecamera di bordo che ha registrato la scena. Il furgone ribaltato ha invaso la carreggiata centrale. I fari del mezzo pesante sono rivolti verso il guardrail e non vi erano altre luci di segnalazione visibili. A quel punto l’Autopilot è come se non avesse visto nulla e la Model 3 ha preso in pieno il camion carico di merce. La camera di bordo, sempre attiva, è dotata di una memoria interna.

Il problema iniziale è che la scheda SD aveva registrato sino ad un km prima dell’incidente. Il proprietario ha richiesto una spiegazione alla Tesla e dopo un mese, in base alle regole imposte dalla società di Cupertino, la casa americana ha messo a disposizione il documento che presenta tutti i dati dell’auto al momento dell’incidente. L’auto andava a velocità costante di 130 km/h per 11 minuti e 11 secondi, fino all’1:05. Al momento dello schianto, la Tesla si è disconnessa. Dal video, poi messo a disposizione dalla casa fondata da Elon Musk, è risultato chiaro che non vi è alcuna traccia di rallentamento. È la prova che il sistema ipertecnologico della Model 3 ha fallito, non riconoscendo l’ostacolo fermo in strada in una posizione anomala. Guardate che errore che ha commesso questo guidatore al volante di una super Lamborghini.

Tesla, immagini del crash devastanti

L’avvocato dello sfortunato protagonista della vicenda, come riporta il sito dell’AGI, ha chiarito che “il sistema di sicurezza del veicolo risultasse gravemente difettoso, non offrendo la sicurezza che dal medesimo ci si poteva legittimamente attendere e che, oramai da tempo, Tesla sta pubblicizzando”. La beffa nella beffa sta nella risposta del senior service manager che, dopo aver svolto delle analisi interne ha replicato che “il veicolo ha funzionato e ha risposto in modo appropriato secondo il comportamento e l’apporto alla guida della vettura da parte del conducente. Nei secondi prima dell’incidente il veicolo viaggiava a circa 129 km/h, e il volante era vicino alla posizione centrata”.

A pochi istanti dall’impatto sarebbero “stati attivati più segnali e avvisi che indicavano un evento di incidente frontale”. Un anticipo che non avrebbe mai potuto portare ad un intervento di frenata estremo, neanche se alla guida vi fosse stato un pilota professionista. Generalmente con il sistema Traffic-Aware Cruise Control and Autosteer la Tesla emette, in caso di pericolo, un segnale acustico ed evidenzia il veicolo antistante in rosso sul touchscreen. A quel punto l’“Automatic Emergency Breaking”, in assenza di azioni correttive immediate può “azionare automaticamente i freni quando una collisione viene ritenuta imminente”. Se è vero che non è concepita per “evitare una collisione”, Tesla afferma che la Model 3 “è progettata per ridurre la gravità di un impatto”. Il problema, come potete osservare in basso, è che un uomo senza l’Autopilot, osservando un’anomalia, avrebbe cambiato corsia o rallentato significativamente. Sulle strade può succedere di tutto. Terrificante incidente in Autostrada: non vede la polizia e la centra (VIDEO).

L’impatto, probabilmente, si sarebbe verificato lo stesso, ma ad un’andatura diversa, mentre la casa statunitense definisce il comportamento del pilota automatico “appropriato”. E questa è, assolutamente, una assurdità. Per Tesla “i sistemi di allarme/avviso non sono atti a evitare preventivamente possibili collisioni”. Di conseguenza, “non bisogna dipendere dal sistema Traffic-Aware Cruise Control and Autosteer confidando di evitare o ridurre l’impatto di una collisione”. Cioè in sostanza Tesla celebra un sistema che, in caso di imprevisti, attribuisce la responsabilità a chi ha confidato nel sistema stesso, fidandosi dell’auto. Tesla si solleva da ogni responsabilità, affermando che la colpa è di chi si distrae alla guida.

Per cui, come spiega la casa di Cupertino, “è responsabilità del conducente mantenere la massima attenzione, guidare in sicurezza e avere il controllo della vettura in ogni momento”. Secondo una indagine della National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’autopilota in svariati incidenti ha ridato il controllo del mezzo al guidatore in una tempistica che non permette di evitare nulla, dato che la restituzione avviene in “meno di un secondo prima dell’impatto”. Nonostante si possa essere pronti, con le mani sul volante, determinati ostacoli non sono schivabili neanche con una reattività da campioni del mondo del Motorsport. Seppur il sistema è basato su una supervisione umana, la tecnologia ha messo in mostra dei limiti preoccupanti. Vi lasciamo alle terribili immagini dell’incidente, facendovi riflettere su una questione che diverrà in futuro sempre più delicata.

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