Hamilton e Alonso, botta-risposta nella conferenza stampa alla vigilia delle prove libere del GP di Francia: c’è rispetto reciproco.
Hanno condiviso lo stesso box per un anno solo e non è stato affatto facile né per loro né per il team. Ci riferiamo a Lewis Hamilton e Fernando Alonso, che si sono trovati insieme in McLaren nel 2007 e che hanno avuto non pochi problemi di convivenza.
Il pilota spagnolo arrivava dai due titoli mondiali consecutivi vinti con la Renault e si aspettava di essere il numero 1 della squadra, invece ben presto si è capito che l’esordiente inglese era un grande talento ed è stato alla sua altezza da subito. La tensione a volte è stata altissima tra loro e ciò ha anche favorito la vittoria della corona iridata da parte di Kimi Raikkonen con la Ferrari.
La situazione era così negativa che Alonso e la scuderia di Woking si accordarono per una risoluzione consensuale del contratto a fine stagione. Non c’erano le condizioni per andare avanti insieme. L’asturiano fece ritorno in Renault e non è più tornato ad essere compagno di squadra del sette volte campione del mondo di F1.
Quando Nico Rosberg si ritirò a sorpresa a fine 2016, emerse qualche rumors sulla possibilità che Fernando si svincolasse dalla McLaren (dove era tornato nel 2015) per approdare in Mercedes ma non c’è mai stata una trattativa concreta. Toto Wolff non voleva avere due galli nel pollaio.
Hamilton e Alonso, elogi reciproci al Paul Ricard
Hamilton in questo weekend in Francia disputerà il suo 300esimo gran premio in F1 e durante la conferenza stampa al Paul Ricard gli è stato domandato quale sia stato il rivale più forte affrontato in carriera: “Penso sia difficile indicarne uno. Ma penso che in termini di passo puro sia stato Alonso, e anche come abilità. Abbiamo avuto diverse belle battaglie e ne avrei volute di più. Spero che continuerà a correre l’anno prossimo e che avremo altre lotte in futuro”.
Lewis indica in Alonso colui che probabilmente è stato l’avversario più forte che ha incontrato nel suo cammino. Lo spagnolo era a sua volta presente in conferenza stampa e si è così espresso sul collega: “Non credo che sia cambiato molto dal 2007. Aveva molto talento e ce l’ha ancora, aggiunto all’esperienza. È un pilota eccezionale e una leggenda della Formula 1. È sempre un piacere condividere la pista con lui. Nessuno si aspettava che eguagliasse i sette titoli di Schumacher e lo ha fatto. Bisogna fargli i complimenti”.
Sicuramente un peccato che Alonso non abbia una monoposto abbastanza competitiva per giocarsi posizioni importanti. Sarebbe bello rivederlo in lotta con Hamilton e gli altri piloti dei top team. Vedremo se l’Alpine progredirà in futuro e gli fornirà maggiori chance di ambire al podio.