L’ultimo car wash di Larry Kosilla è da togliere il fiato. Gli è arrivata in officina una Ford F-250 del 1978, rimasta in un fienile da decenni.
La fama dell’officina AMMO NYC continua a crescere. Oramai sempre più clienti si affidano a Larry Kosilla per restaurare i loro gioielli. Stavolta è stata curata una massiccia Ford F-250 del 1978 con soli 139 miglia originali. In pratica una vettura di 44 anni fa, nuova di zecca, ma lasciata per troppo tempo a prendere polvere. Si tratta di un pick-up Lariat 4×4, Camper Special, di colore crema su un marrone scuro metallizzato. Un abbinamento molto in voga a quell’epoca.
La particolarità dell’auto risiede in una serie di dettagli che sono stati conservati, fedelmente. Riposta in un fienile, nella Carolina del Nord, questa Ford è stata usata dal proprietario solo per accompagnare sua figlia a lavoro sulla neve. Dopo il primo spostamento, ne percorse pochi altri. Si tratta di un evento più unico che raro, dato che l’auto è rimasta inutilizzata per 44 anni. Si tratta del pick-up Ford con le miglia più basse al mondo. Storicamente queste auto sono costruite e usate, duramente, per compiere lavori. Per mantenere le condizioni autentiche dell’epoca Larry ha iniziato a lavare la carrozzeria con cura, per poi lucidare l’auto e applicare una vernice AMMO Skin con il sigillante per Reflex Pro. Una protezione anche per il futuro.
Il restauro è definito un dettaglio di conservazione e poi capirete il motivo. L’idea era di ripulire la vettura per farla sembrare nuova. Tuttavia, senza esagerare per non renderla migliore e nuova del previsto. Il proprietario ha manifestato l’intenzione di mantenere una certa immagine dopo 44 anni. L’interno della Ford trasmette sensazioni strane perché è come se non si fosse mai seduto nessuno. Il pick-up ha una storia molto interessante. Nella prima parte del video, infatti, parla il proprietario originale che comprò la vettura nel marzo del 1978, semplicemente per una bufera di neve. Una volta che scoppiò la primavera, il pick-up fu usato solo un paio di volte per dei tratti di strada brevissimi. Dopodiché la conservò in un fienile e non lo guidò mai più. Il contachilometri attualmente segna infatti solo 139,5 miglia.
L’auto è originalissima, ad eccezione dei coprimozzi che furono sostituiti con un set del Bronco del 1977. Per il resto l’auto è fedele a quella che uscì all’epoca della fabbrica. Alcuni dettagli sono impressionati. Sollevando il cofano, infatti, sono ancora visibili i segni originali della penna di cera sulla copertura della ventola del radiatore. Il supporto del radiatore ha ancora il timbro della data che indica che la vettura è del 1978. Gli pneumatici hanno ancora le sporgenze in gomma sul battistrada e gli adesivi sul fianco. E’ come se non avesse mai realmente girato, come si può evincere anche dalla marmitta che ha ancora segni di penna a cera. Solitamente Kosilla è costretto a recuperare vetture che si trovano in uno stato di usura assurdo, ma questo è un caso molto anomalo.
Il restyling della Ford F-250 del 1978
Il primo step del lavoro riguarda sempre un lavaggio accurato per rimuovere la polvere e le sporcizie accumulate nel corso del tempo. Tutto sommato la vettura si trova in un buon stato e nel vano vi sono solo alcune foglie e qualche ragnatela. Kosilla ha rimosso prima lo strato di polvere superficiale e poi levigato la vettura in modo leggero per rimuovere delicatamente lo sporco dalla vernice. Le cromature e le finiture sono state riprese in modo magistrale. Gli interni hanno avuto bisogno di una passata di aspirapolvere ma i materiali, essendo nuovi, erano in buone condizioni. Per la pelle Kosilla ha utilizzato un prodotto specifico per far tornare a risplendere i sediolini.
Questo F-250 del 1978 ha un aspetto sbalorditivo, ma vi sono anche dettagli che richiederebbero un lavoro extra. Il proprietario ha provato a tenere in vita il motore, almeno fino al 2005, accendendo di tanto in tanto il pick-up. Per questo motivo potrebbe essere collocato in un museo, ma per quanto concerne un viaggio, è decisamente sconsigliabile. L’obiettivo era un recupero sul piano estetico e per una tale impresa il tecnico di AMMO NYC ha impiegato tutta la sua esperienza e una certa pazienza, anche nei complicati trasporti del pick-up. Con tanto impegno i meccanici sono riusciti a riportare al vecchio splendore la carrozzeria, per poi passare alla pulizia dei cerchioni. Il lavoro, come di consueto, prevede l’utilizzo di strumentazioni di alto profilo e l’utilizzo di prodotti scelti. VI consigliamo di guarda il video e controllare la lista di prodotti scelti, anche per la lubrificazione del motore.
Negli Stati Uniti vi sono storie sempre molto particolari, grazie ad appassionati incredibili. Per questo motivo il lavoro che svolgono i tecnici dell’officina più famosa di NY è veramente speciale. Per Kosilla ogni auto rappresenta una nuova sfida, con criticità diverse. Non è la prima volta che i tecnici di AMMO NYC compiono dei veri e propri miracoli. In passato hanno riportato in vita vetture che sembravano irrecuperabili, come questa magnifica Ferrari 328 GTS. Un altro caso clamoroso è stato quello relativo al car wash di una mitica Lamborghini Countach, lasciata a marcire per 20 anni in un garage. Quest pick-up Ford, invece, non si lavava dal doppio del tempo e aveva bisogno di un bel restauro per tornare a risplendere. La pulizia accurata dei cerchioni vi farà innamorare di questo lavoro.
I cerchioni ora sembrano appena usciti dal concessionario. Definirlo a volte, banalmente, car wash è limitativo. Si tratta di un vero e proprio lavoro di recupero di ogni piccolo dettaglio di vetture meravigliose. La cura è maniacale, altrimenti determinati prima e dopo non uscirebbero fuori. Decenni di noncuranza avevano opacizzato il colore della carrozzeria della Ford. Il pick-up aveva proprio bisogno di ricevere delle cure. Non perdetevi il before and after. Preparate i pop corn e godetevi ogni passaggio. Vi lasciamo alla visione del video dove osserverete il miracolo compiuto da Larry Kosilla. Nella parte finale del filmato potrete osservare la lucentezza della carrozzeria.