Wolff spiega perché si è scusato con Hamilton in alcune occasioni durante la stagione: ci sono delle ragioni precise.
Dopo la grande delusione del 2021, Lewis Hamilton contava di tornare a lottare per il titolo di F1 e si è invece ritrovato in uno scenario inatteso. La Mercedes è la terza forza della griglia e non gli permette di poter puntare al suo obiettivo.
La scuderia di Brackley non ha lavorato sufficientemente bene sulla nuova monoposto, realizzata seguendo il nuovo regolamento tecnico e dunque non una semplice evoluzione dell’ultima versione. Red Bull e Ferrari hanno fatto un lavoro migliore, quindi le Frecce d’Argento si ritrovano nell’insolita posizione di dover inseguire.
Per il 2022 è difficile pensare a un rientro nella lotta iridata, troppi i punti di ritardo nelle due classifiche, ma è importante fare progressi tecnici per poter essere più pronti in ottica 2023. Hamilton sogna l’ottavo titolo in F1, quello del record, e il team vuole aiutarlo a raggiungere quel traguardo.
Mercedes F1, Toto Wolff difende Lewis Hamilton
Il sette volte campione del mondo è andato a podio nelle ultime tre gare, ma non vede l’ora di poter tornare a giocarsi la vittoria. In questo weekend la F1 corre in Francia e bisognerà vedere quanto forte saprà essere la Mercedes, che nel venerdì di prove libere ha palesato più problemi del previsto.
Se a George Russell, che è al primo anno in un top team, va comunque bene lottare per la top 5, invece Hamilton è abituato a ben altro e punta sempre al massimo. Per questo a inizio stagione è capitato che Toto Wolff si scusasse con lui per il livello non eccelso della monoposto.
Il team principal della Mercedes in un’intervista concessa a Squaremile.com ha spiegato perché ha fatto determinati team-radio e abbia rilasciato certe dichiarazioni a difesa di Lewis: “Ho bisogno di proteggerlo, perché la gente ha iniziato ad attaccarlo e non è giusto. È assurdo, perché è il più grande pilota della storia. La macchina non è all’altezza”.
Wolff ribadisce che il problema è la W13, una monoposto che non è completamente riuscita e che non è vincente come le altre realizzate fino allo scorso anno: “Forse George ha faticato meno perché era abituato a guidare macchine difficili in fondo alla griglia, ma Lewis a volte è stato sfortunato. Avrebbe potuto ottenere altri due podi. Le mie scuse servono a far comprendere che la vettura non è performante e che il pilota non è colpevole”.
Certamente a Hamilton fa piacere ricevere la protezione del suo boss, con il quale ha un legame forte da tempo. Le critiche per essere stato a volte battuto da Russell non lo hanno scalfito, conosce il suo valore ed è consapevole della situazione tecnica nella quale si trova. Ultimamente ha fatto tre podi e dimostrato un ottimo passo in gara, con un mezzo più competitivo potrà tornare a lottare per vincere.