I fantasmi del 2021 continuano a braccare l’animo della Red Bull. Ecco l’ultima stoccata del boss Horner ad indirizzo della Mercedes.
Come si sa la memoria del paddock e del popolo della massima serie è piuttosto corta, ciò malgrado la passata stagione verrà ricordata come una delle più tese della storia della F1 per quanto concerne il nuovo millennio. Questo perché la rivalità tra Mercedes e Red Bull ha sconfinato il piano puramente sportivo. I piloti sono quasi passati in secondo piano, mentre il radar si è spostato sui rispettivi team principal che, a tratti indecorosamente, hanno accusato la scuderia avversaria di barare, di utilizzare escamotage illeciti per recuperare performance e di aggirare il regolamento.
Non fosse abbastanza, in diretta tv non sono mancate parole grosse, replicate addirittura in sede conferenza ufficiale della FIA come quella volta in cui Horner disse di non voler leccare il fondoschiena all’omologo della Stella Wolff.
Come successo all’epoca della sfida tra Ayrton Senna e Alain Prost quando l’allora presidente della FIA Jean-Marie Balestre prese platealmente la parte del francese nonché connazionale, così lo scorso Mondiale si sono verificati diversi episodi da punto interrogativo, come quello finale che ha consegnato nelle mani di Verstappen il titolo iridato e ha poi portato all’allontanamento del direttore di gara Michael Masi.
E ancora, in corsa, si sono verificate alcune spallate clamorose, la più plateale avvenuta in Inghilterra, con Hamilton che dopo aver toccato Max andava a vincere il GP di casa, e l’olandese finiva in ospedale per accertamenti.
Horner fa i distinguo tra Ferrari e Mercedes
In soldoni il 2021 del Circus è stato un mix esplosivo di contenuti per fare polemica ed ovviamente ha lasciato cicatrici importanti nei protagonisti. A questo proposito, archiviato un weekend al Paul Ricard che ha permesso agli austriaci di allungare il vantaggio in entrambe le classifiche generali sulla Ferrari e su Leclerc, boss Christian ha analizzato le differenze rispetto a quanto avvenuto pochi mesi fa.
“La competizione con il Cavallino si concerta meramente sulla pista“, ha affermato ad Eurosport. “Non ci sono politica ed altre stupidaggini ad inserirsi nel testa a testa“.
E in effetti rispetto a Toto, Mattia Binotto è un dirigente molto meno impegnativo e mediatico. Tuttavia non è da escludere che a Milton Keynes si sentano più rilassati soltanto perché il gap nella graduatoria complessiva è abbastanza ampio. Una situazione ben diversa da quella vissuta nel duello con Ham.
E giusto per non tirarsi indietro in termini di stoccate all’ex rivale di riferimento, il manager inglese ha portato il discorso sul presente e sull’appuntamento al Castellet.
“Il box delle Frecce d’Argento aveva fatto di proclami alla vigilia del fine settimana, ma siamo riusciti a controllarsi senza problemi. Ho sentito Wolff dire che lavoreranno parecchio durante la pausa estiva per migliorare la macchina. Ma questo non è possibile perché va contro la normativa“, ha attaccato, prima di esaltare il confrnoto con la squadra di Maranello. “Tra di noi c’è grande rispetto. Ci stiamo scontrando ogni corsa, eppure c’è una genuina stima tra i due gruppi e i driver”, ha aggiunto con un’ultima frecciata diretta ai tedeschi.