Mercedes, falso entusiasmo: Ferrari e Red Bull sono ancora lontane?

In Francia Hamilton e Russell hanno approfittato degli errori altrui, ma dopo l’Austria speravano in qualcosa in più. Come sta la Mercedes?

Tra le note liete del GP di Francia c’è il ritorno sul podio con due vetture della Mercedes. Un evento che non accadeva dal GP dell’Arabia Saudita dello scorso anno, quando la casa anglo-tedesca si giocava il Mondiale con la Red Bull, che a fine stagione mise fine a un dominio, almeno in classifica piloti, che durava ormai dal 2014. Lewis Hamilton e George Russell, nonostante una qualifica non troppo convincente, si sono comunque ritrovati alle spalle di Ferrari e Red Bull e, approfittando dell’uscita di scena di Leclerc e della rimonta con penalità di Sainz (oltre che della poca competitività di Perez), sono riusciti ancora una volta a sfruttare l’occasione che gli si è presentata davanti.

Hamilton sulla W13 (ANSA)
Hamilton sulla W13 (ANSA)

Non è tutto oro quello che luccica però, perché a guardare bene il secondo e terzo posto al Paul Ricard delle Mercedes nasconde un’altra verità. Infatti le qualifiche hanno mostrato come la W13 fatichi ancora sul giro secco su tracciati con lunghi rettilinei e la gara non deve impressionare troppo. Infatti se almeno Hamilton ha tenuto in parte il ritmo dei migliori, Russell lo ha fatto ben poco. E a confermare la scarsa vena della vettura è stato anche lo stesso Toto Wolff, che si è scusato ancora una volta con i suoi piloti per le prestazioni ottenute.

Mercedes, altro che a livello di Ferrari e Red Bull

“Uno schiaffo in faccia” ha definito il boss della scuderia anglo-tedesca la performance in qualifica al Paul Ricard. Alla vigilia del weekend transalpino infatti le aspettative, a detta degli stessi piloti e di diversi elementi del team, erano decisamente diverse. Dopo quanto visto a Silverstone e in Austria, ci si aspettava una conferma ad alti livelli della Mercedes. Che si è avuta solo grazie ad alcune circostanze domenica.

Lewis Hamilton è giunto quarto a nove decimi dal poleman Leclerc, Russell addirittura a 1″2: una situazione tutt’altro che prevista dal team. Infatti lo stesso Wolff ha confessato che erano arrivati con un buon pacchetto di aggiornamenti, confortati anche da una pista molto liscia. Invece le prestazioni non sono arrivate se non in parte in gara. Proprio il boss Mercedes dopo l’Austria aveva ammesso che Red Bull e Ferrari erano a tre decimi, gap che forse poteva essere colmato con le nuove direttive sul fondo piatto mobile che andranno a penalizzare i suoi concorrenti. Ma la realtà per ora dice che per la scuderia cambia tutto da circuito a circuito.

Tutto questo ovviamente non è un bene soprattutto in vista dello sviluppo della vettura 2023, che è già cominciato un po’ per tutti. Ad oggi infatti il team non sa quale sia veramente il problema di questa vettura e perché in alcuni frangenti vada ottimamente e in altri no. “Stiamo lottando contro la macchina”, ha detto Wolff, confessando che Russell e Hamilton stanno andando oltre i limiti della macchina. Il gruppo c’è insomma, c’è solo da migliorare. Ma guai a farsi di nuovo illusioni: questa Mercedes ad oggi è imprevedibile. Così è davvero dura capire il reale valore della W13.

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