In una intervista al Corriere della Sera, la Rao, con un passato in Mercedes, ha risposto alle accuse arrivate da alcuni team.
E’ una delle persone più chiacchierate del paddock, perché il suo nuovo lavoro in FIA è stato subito messo in dubbio. Parliamo di Shaila-Ann Rao, la donna più potente della Formula 1, in questo momento. Infatti è stata scelta dal nuovo presidente Mohammed Ben Sulayem come segretario generale (ad interim) al posto di Peter Bayer. In pratica uno dei ruoli più delicati che ci possano essere nel mondo della F1. Avvocato inglese ma di origine indiana, è stata messa in discussione perché fino allo scorso anno è stata in Mercedes come superconsulente.
Diversi team hanno velatamente fatto capire che il suo vecchio ruolo nel team anglo-tedesco possa incidere anche in questa nuova mansione all’interno della Federazione. E le ultime decisioni prese in ambito regolamentare per eliminare il porpoising e rivedere la mobilità del fondopiatto, viste come pro-Mercedes, hanno fatto storcere il naso a più di un team principal.
Tra questi Mattia Binotto, che da casa Ferrari prima del GP di Baku aveva detto sulla Rao: “E’ una preoccupazione. Lei è una grande persona, ha molta esperienza. Sarà sicuramente in grado di fare il suo lavoro. Ne sono abbastanza sicuro. È una preoccupazione, ma solo una preoccupazione. Spetta a loro assicurarsi che non ci siano conflitti di interesse, comportarsi correttamente. E spetta al presidente assicurarlo. Ho la fiducia che lo faranno. Come Ferrari, è una preoccupazione. Sono abbastanza sicuro che attraverso i comportamenti, attraverso le decisioni, dimostreranno che è una preoccupazione sbagliata”.
FIA, la Rao (ex Mercedes) nel mirino dei team
Questo nuovo impegno nella FIA però e le conseguenti polemiche non hanno per nulla spaventato la Rao, che in una intervista al Corriere della Sera ha ammesso: “Prima di lavorare per la Mercedes ero direttore degli affari legali della Federazione. In F1 è così, si passa da una squadra all’altra o ad incarichi in Federazione. Se andiamo a vedere è pieno di ex di qualcosa, basti pensare allo stesso Stefano Domenicali (presidente della F1, ndr) è un ex della Ferrari. Ma non mi preoccupo di certe voci, vado avanti e continuo a fare ciò che ho sempre fatto: lavorare“.
Sta di fatto però che il clima fra la Federazione e almeno sei squadre (Red Bull, Ferrari, AlphaTauri, Alfa Romeo, Haas e Williams) è teso. La direttiva per combattere il porpoising che entrerà tassativamente in vigore da Spa non è stata ben accettata da tutti, perché si tratta di misure che cambieranno la natura e il comportamento delle attuali monoposto, proprio mentre stanno già viaggiando forte i progetti per l’anno prossimo. E c’è chi parla di favoritismi, in particolare verso Mercedes, da parte del nuovo membro della FIA. Tanto che Christian Horner da Red Bull ha parlato di “un’azione di lobby spaventosa per cambiare i regolamenti in modo importante in modo che un team potrà far correre la sua vettura con un altezza minore traendo così dei benefici dal suo tipo di filosofia progettuale”.
Ma Shaila-Ann Rao ha voluto rispedire al mittente ogni tipo di accusa di favoritismo: “Ad oggi si tratta soltanto di una proposta che non è stata ancora finalizzata. E comunque noi lavoriamo per la sicurezza dei piloti. Sempre”. Ma c’è da scommettere che le polemiche continueranno ancora.