La F1 va in vacanza dopo che nel Gran Premio di Ungheria si è imposto Max Verstappen. La vergogna Ferrari si ripete ed il mondiale si chiude.
La Ferrari è riuscita nell’ennesimo capolavoro, regalando la vittoria del Gran Premio di Ungheria ad un fantascientifico Max Verstappen, che oggi ha chiuso ancor di più il mondiale piloti, il secondo consecutivo in F1. Vergognoso quanto fatto a livello strategico, con Charles Leclerc che ha patito l’ennesima follia pattuita da Inaki Rueda e dal suo imbarazzante staff che anche oggi ci ha messo del suo per rovinargli la gara.
Il monegasco è stato sabotato per l’ennesima volta, con la Ferrari che nell’ultimo stint gli ha montato un treno di gomme Dure che non andavano neanche a spinta, facendolo precipitare dal primo al sesto posto. Una vergogna senza eguali, con Carlos Sainz quinto e demolito dalle Mercedes nel finale, mentre Leclerc è stato fatto precipitare in sesta posizione.
Una nefandezza del genere non si era mai vista in F1, e c’è davvero da chiedersi come sia mai possibile che questo gruppo di lavoro non venga messo alla porta dopo una domenica del genere. Non può bastare come giustificazione il fatto di avere una macchina competitiva, perché essa viene solo dal fatto che il progetto è partito con grande anticipo su Red Bull e Mercedes, che sono comunque in forte rimonta.
Strepitosa la prova di Lewis Hamilton, che sfruttando una Soft molto performante nel finale ha chiuso al secondo posto, davanti alla freccia d’argento gemella di George Russell. Con questo risultato, il team di Brackley si attacca alla Ferrari nella battaglia per il secondo posto tra i costruttori, un qualcosa di davvero assurdo considerando quanto la Rossa fosse superiore rispetto alla Mercedes in questa prima parte di stagione.
Quinto Sergio Perez dietro a Sainz, mentre Leclerc, come detto, si deve accontentare della sesta piazza. Settima la McLaren di Lando Norris davanti alle due Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Chiude la top ten un grande Sebastian Vettel, che nel finale si è preso la zona punti.
F1, incompetenza dilagante in Ferrari
Il Gran Premio di Ungheria è il tredicesimo appuntamento del mondiale di F1 targato 2022. Dalla pole position troviamo per la prima volta in carriera George Russell, che sulla sua Mercedes ha battuto le Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc in qualifica. Gara di rimonta per le due Red Bull, con Max Verstappen decimo dopo i problemi di potenza e Sergio Perez subito dietro di lui.
Le condizioni non sono affatto semplici, visto il freddo ed il vento che soffia forte sull’Hungaroring, con la pioggia che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Russell opta per la gomma Soft, mentre le Ferrari puntano sulle Medie. Il britannico tiene la prima posizione al via, mentre Perez supera Max Verstappen, che poi però si riprende la posizione dopo poche curve.
Il leader riesce subito ad allungare con la gomma rossa, mentre un contatto nelle retrovie porta la direzione gara ad optare per una Virtual Safety Car per via di alcuni detriti rimasti in pista. Verstappen è scatenato e va all’attacco di Fernando Alonso, approfittando del gran grip offerto dagli pneumatici più morbidi che in questa fase sono molto performanti.
Il campione del mondo della F1 fa fuori anche Esteban Ocon, mentre Perez si libera di Alonso. Super Max va ora in caccia di Lewis Hamilton, che soffre alle spalle della McLaren di Lando Norris. Checo scavalca il due volte campione del mondo, mentre le Ferrari appaiono in netta crisi di passo e non riescono a ricucire il gap da un fantastico Russell.
Lewis ed il campione in carica sverniciano Norris, salendo al quarto ed al quinto posto, mettendosi a caccia del terzetto di testa. Nel frattempo, Verstappen si lamenta di qualche problema e gli viene detto di disattivare alcuni sensori, ma al contrario di ieri sembra risolvere i suoi guai.
Il Cavallino opera una sorta di finta e spinge la Mercedes di Russell ai box, con Sainz al comando davanti a Leclerc. Anche Verstappen va ai box, con entrambi che optano per la gomma Media nuova. Sainz si ferma al giro successivo, ma un pit-stop lento lo relega di nuovo alle spalle di Russell che mantiene così il comando.
Leclerc allunga il suo stint, mentre Perez ed Hamilton sono gli ultimi a fermarsi. Tra i top dieci solo le Alpine seguono la strategia di Charles. Con un fine stint strepitoso, il monegasco si prende la posizione con un overcut su Sainz, mettendosi all’inseguimento di Russell con un paio di secondi da recuperare.
Nelle retrovie si registra un bellissimo sorpasso di Daniel Ricciardo sulle due Alpine, con Ocon che esagera nella difesa su Alonso aprendo il fianco alla McLaren. Leclerc e Russell ingaggiano una battaglia spettacolare, con la Mercedes che riesce a difendersi per tantissimi giri consecutivi, ma il monegasco che poi si inventa una staccata bestiale alla prima curva del trentunesimo giro.
Il britannico crolla letteralmente a livello di gomma ed anche Sainz e Verstappen iniziano a farsi sotto. Poco prima di metà gara, alcuni piloti iniziano a lamentarsi dell’arrivo di qualche goccia di pioggia, che potrebbe davvero sconvolgere ogni previsione. Super Max, bloccato dietro a Russell e Carlitos, tenta l’undercut montando l’ultimo treno di gialle fresche, effettuando senza troppi problemi un doppio sorpasso.
Impressionante il giro di Super Max che ovviamente approfitta della sosta anticipata per stare davanti a Russell che si ferma il giro successivo, così come Leclerc che monta le Dure. Purtroppo, Charles non ha alcun tipo di grip e viene sverniciato dal campione del mondo.
Ennesima follia di un gruppo di incompetenti che anche oggi hanno fatto di tutto per regalare la vittoria a Verstappen, mentre Sainz paga l’ennesimo pit-stop lunghissimo dei peggiori meccanici della griglia. Hamilton si ferma e Super Max vola in testa, mentre anche Russell si mette all’attacco di Leclerc.
George supera agevolmente il monegasco, e da dietro arrivano anche Sainz ed Hamilton che hanno montato un treno di Soft. Sir Lewis fa un capolavoro e svernicia una Ferrari lentissima, portando due Mercedes sul podio che sanno di umiliazione definitiva per il Cavallino, la fine definitiva di questo staff dirigenziale che mai è stato all’altezza, ed ormai è palese che mai lo sarà, tralasciando ciò che i vertici andranno a dire al termine di questo fine settimana.
Verstappen vince ed ora attende solo la conferma matematica del suo bis mondiale, all’interno di una stagione che davvero ora non ha più niente da raccontare. Nel finale, Hamilton completa la sua rimonta e svernicia anche il poleman, chiudendo in seconda posizione. Vergognoso, indegno il comportamento del muretto Ferrari fatto da personaggi che non meritano più di essere neanche commentati, dal quale ora ci si attendono delle dimissioni o quantomeno un netto cambiamento. Prossimo appuntamento a Spa-Francorchamps tra quattro settimane.