La prima 24 ore di Spa della carriera di Valentino Rossi si è conclusa in 17esima posizione. Tuttavia, il “Dottore” è apparso soddisfatto.
Nello scorso fine settimana si è disputata la splendida 24 ore di Spa-Francorchamps, una delle gare endurance più belle e seguite al mondo. Tra i protagonisti c’era anche Valentino Rossi, per la prima volta in carriera al via di una gara di questa durata. Il “Dottore” ha chiuso in 17esima posizione al volante dell’Audi R8 LMS #46 del team WRT, assieme a Nico Muller e Frédéric Vervisch.
Purtroppo, sul risultato finale ha influito anche un errore di Muller, che ha tamponato l’Audi #32 (la vettura di punta del team di Vincent Vosse), costringendo al ritiro l’equipaggio di Dries Vanthoor, Charles Weerts e Kelvin Van der Linde, che comunque non si stava giocando le prime posizioni.
Infatti, per l’Audi in generale è stata una gara difficile sul fronte delle performance, anche se è comunque arrivata una vittoria per la casa di Ingolstadt, in particolare nella classe Silver Cup con la R8 LMS #30 sempre gestita dal team WRT, con Jean-Baptiste Simmenauer, Benjamin Goethe e Thomas Neubauer.
Tornando alla gara di Valentino Rossi, l’incidente che ha visto protagonista il pilota svizzero ha danneggiato l’anteriore della vettura, ma è chiaro che si tratta di una perdita di al massimo tre o quattro posizioni, visto che in gara non c’è mai stato il passo per puntare anche alla top ten.
Va però detto che il nove volte campione del mondo del Motomondiale è stato protagonista di una gara positiva, che lo ha visto non commettere errori e girare su tempi tutto sommato buoni, affrontando molto bene anche la notte ed i doppiaggi. Per essere la prima esperienza in una gara così difficile, c’è da dire che se l’è cavata.
Che sarebbe stata una 24 ore di Spa-Francorchamps difficile lo si era intuito sin dalle qualifiche, concluse in 35esima posizione, a causa di un’Audi mai realmente competitiva, e questo è strano visto i risultati ottenuti sin qui dal team WRT in campionato, sia per quanto riguarda la serie Sprint, dove il titolo per la #32 è ormai soltanto una formalità, che per l’endurance, dove questo equipaggio ha vinto il round inaugurale di Imola ad aprile.
Valentino Rossi, ecco il suo commento dopo la gara
Come detto, Valentino Rossi ha chiuso al 17esimo posto la sua prima 24 ore di Spa-Francorchamps, dalla quale ha imparato moltissimo prendendo tanta fiducia per il futuro. Al termine della gara, il “Dottore” ha raccontato alla stampa le proprie sensazioni, dimostrandosi quasi emozionato per quanto fatto in pista e per le emozioni nel guidare su un tracciato del genere.
“Guidare in una gara del genere è ovviamente un qualche cosa che non mi era mai capitato ed è complicato spiegare a parole quelle che sono state le sensazioni e come mi sono sentito in macchina. Soprattutto l’ultima parte di gara, quelle otto o dieci ore finali, sono state veramente dure“.
Valentino Rossi ha poi commentato quelle che sono state le prime fasi di gara: “Nella prima parte di corsa abbiamo guadagnato diverse piazze e mi sono divertito tantissimo a guidare in questa sorta di giungla, ma questo mi accade quasi sempre. Avevo molte vetture che mi precedevano, dietro e attorno, ma è andata bene, specialmente nel secondo stint sono riuscito ad avere un ottimo ritmo perché era cresciuta la sintonia con la vettura ed anche con gli pneumatici“.
“Inoltre, anche la strategia era ottima e questo ci ha permesso di recuperare molte posizioni nella classifica. Quando ho finito i miei turni sono andato subito a dormire, su quello non ho mai avuto troppa difficoltà devo dire. Semmai, mi è capitato di aver sofferto nel momento in cui dovevo svegliarmi. Il piano iniziale non era di salire in macchina alla fine, ma abbiamo valutato la situazione generale e quindi è toccato di nuovo a me“.
“La cosa più importante era riuscire a finire la gara ed è stato un obiettivo che abbiamo raggiunto, nonostante qualche errore commesso o colpi di sfortuna vari, ma credo che il risultato sia stato buono, per cui siamo contenti di quanto visto in pista. Ho sofferto alcune cose come tutti i Full Course Yellow e le Safety Car, sono cose che in MotoGP non sono mai esistite. Una volta che ti ci trovi dentro, poi è una situazione che sei costretto ad affrontare“.
Com’è ovvio che sia, il fatto di dover tenere in temperatura le gomme è molto impegnativo e richiede attenzione. In quei casi è un continuo frena ed accelera, sembra di guidare quasi nel centro di Roma, una sensazione molto strana. Io sto provando come sempre di migliorare volta per volta, serve tempo, ma non mi manca e voglio crescere“.
Un’ottima esperienza quella che ha visto protagonista il pilota di Tavullia, che ora avrà tempo di ricaricare le batterie per poi tornare in macchina per le ultime gare della stagione. Il 4 settembre si correrà, con la serie endurance, sulla pista di Hockenheim in Germania, dove il Fanatec GT World Challenge non ha mai corso in passato. Dopo un mese di pausa ci sarà da divertirsi.