Max Verstappen è ormai ad un passo dal bis mondiale in F1, ed in Ungheria, oltre alla rimonta, è stato geniale anche nelle strategie.
Il Gran Premio di Ungheria ha chiuso ufficialmente la prima parte di stagione della F1, che ora tornerà in pista tra quattro settimane con il Gran Premio del Belgio. Max Verstappen è ad un passo dal titolo mondiale, ed andando avanti così chiudera i conti con almeno tre o quattro gare di anticipo. Uno scenario del tutto inimmaginabile dopo le prime gare di questa stagione, con Charles Leclerc che sembrava quantomeno in grado di dargli del filo da torcere sino alla fine.
Purtroppo, l’incompetenza che regna in casa Ferrari è riuscita a distruggere anche l’ottimo potenziale di questa monoposto, che va detto è la migliore del lotto, anche se la Red Bull, perlomeno nelle mani di Super Max, non è di certo così troppo lontana. In Ungheria, ad esempio, la RB18 aveva forse qualcosa in più con il campione del mondo, mentre la Rossa è andata in crisi per via delle temperature eccessivamente basse.
Tralasciando per un istante le nefandezze strategiche ordite dal fenomenale Inaki Rueda, c’è da sottolineare che anche gli ingegneri hanno totalmente sbagliato l’assetto della macchina. La Ferrari, nelle prove libere del venerdì, era stata assolutamente inattaccabile, sia in termini di giro secco che sul passo gara, ma all’epoca c’erano ancora delle temperature estive.
Red Bull e soprattutto Mercedes apparivano invece in crisi, ma tutto è cambiato al sabato. Senza il problema di potenza sopraggiunto nel Q3, Verstappen avrebbe agevolmente portato a casa la pole position, cedendola invece a George Russell, che per la prima volta nella sua carriera in F1 è potuto scattare davanti a tutti.
Le Ferrari sono state battute per pochi millesimi, ma in un certo senso si trattava già di un piccolo campanello di allarme. Le frecce d’argento, al venerdì, erano state inguardabili, con oltre un secondo di ritardo dal Cavallino, che si è invece sciolta… con il freddo. La pole di Russell è andata a scombinare i piani, e le due vetture della Scuderia modenese hanno dovuto percorrere quasi metà gara dietro al britannico della Mercedes, che poi ha dovuto cedere momentaneamente il passo a Leclerc.
Tuttavia, gli strateghi di Maranello hanno poi ben pensato di far retrocedere Charles dal primo al sesto posto, prima facendolo fermare per montare la gomma Dura, poi richiamandolo di nuovo per le Soft. Probabilmente, senza l’ulteriore sosta il monegasco sarebbe quantomeno arrivato quinto davanti a Sergio Perez, ma non è questo l’errore più grave.
Alla partenza, le Ferrari avevano le Medie, contro le Soft di Russell e Verstappen. Come è possibile, dunque, che Carlos Sainz sia stato richiamato praticamente nello stesso giro del poleman e Leclerc poco dopo? Era tanto difficile capire che occorreva allungare quello stint per poi mettere le morbide negli ultimi 15-20 giri? A questo punto, le teorie sui complotti iniziano a prendere forma, perché in questo 2022 si è davvero superato ogni limite immaginabile. E gli avversari se la ridono.
F1, ecco la geniale intuizione di Max Verstappen
Max Verstappen è il padrone della F1 moderna. Quello che i fan iniziano a temere è l’apertura di un nuovo ciclo, che sia formato da lui e dalla Red Bull, dopo anni di dormite colossali a seguire la Mercedes di Lewis Hamilton andare in passeggiata sulle piste di tutto il mondo.
Alla fine della gara, nelle consuete interviste, il campione del mondo ha affermato che quella di partire con le gomme Soft è stata una sua scelta, che ha, in un certo senso, tratto in inganno la Ferrari, per via degli pneumatici che gli erano stati montati nel giro di schieramento in griglia.
Ecco le parole di Verstappen riportate da “RacingNews365“: “Avevamo in programma di partire con le gomme più Dure, ma quando ho effettuato il giro di ricognizione per andarmi a schierare in griglia ho sentito che non c’era assolutamente grip. La macchina faceva fatica in trazione, non stava praticamente in strada. A quel punto ho detto chiaramente che volevo la Soft per poter attaccare e rimontare sin da subito, evitando però guai al via“.
Il leader del mondiale di F1 ha aggiunto: “Ringrazio il team perché abbiamo avuto la capacità di cambiare i nostri piani in pochi minuti. Avevamo pianificato la gara per usare le Dure all’inizio, ma poi siamo stati in grado di adattarci ai cambiamenti in corsa. Personalmente avevo molta fiducia in questo switch, ed infatti ha prodotto i risultati che speravo. Le gomme più Dure non funzionavano minimamente, lo si può vedere guardando a quanto hanno faticato le Ferrari. Non era proprio la scelta giusta“.
Giustamente, Verstappen se la ride sotto i baffi pensando alle nefandezze strategiche della Ferrari, e sui social c’è chi inizia a parlare di malafede e non più di errori fatti nel tentativo di azzeccare la strategia giusta. Gli errori, in questo 2022, sono davvero troppi per pensare che non ci sia qualcosa sotto, ma è chiaro che senza le prove non si possono trarre delle conclusioni certe.