La Porsche 912 è stata una vettura molto importante per il costruttore di Stoccarda. Fu lanciata come variante economica della 911.
Per apprezzare, in dettaglio, il car wash di Larry Kosilla di AMMO NYC occorre fare un salto temporale agli anni ’60. La Porsche pensò ad una fascia di clientela che non poteva permettersi la costosa 911 e decise di produrre dal 1965 al 1969 la 912. Le linee erano molto simili alla sorella maggiore, riprendendo la carrozzeria coupé e la meccanica, ad eccezione del motore che era il 4 cilindri boxer raffreddato ad aria di 1584 cm³ da 90 CV dell’ultima Porsche 356 SC.
In sostanza si trattava di una 911 semplificata, anche nei componenti dell’abitacolo, e fu proposta come modello di transizione tra l’uscita di listino della 356 SC e l’arrivo della Volkswagen-Porsche 914. L’auto, condividendo il design della 911, ma ad un prezzo decisamente inferiore, riscosse un ottimo successo. Le performance non erano paragonabili alla sorella maggiore, ma nel complesso l’auto si faceva apprezzare anche per i bassi consumi. Il peso ridotto la rendeva anche briosa, grazie ad una discreta cavalleria. L’auto era lunga 4,20 metri, larga 1,61 metri, alta 1,32 metri con un passo di 2,55 metri. Esteticamente risultava molto compatta, rimanendo fedele al DNA Porsche.
Un’auto sportiva ma con caratteristiche perfette anche per la guida di tutti i giorni in città. Naturalmente non rappresentava il massimo del comfort, essendo molto bassa ma riusciva a unire uno stile accattivante con caratteristiche da city car. I fari tondi erano un marchio di fabbrica e in tanti dettagli ricorda la 911. Il frontale, infatti, trasmetteva la medesima classe, unita ad indicatori di direzione ben evidenti sul fianco. Le linee curve si univano, magicamente, ad un cofano piatto. Il modello rappresentò la prima targa del gruppo. Un esemplare che poi divenne iconico, proprio perché andò ad anticipare concetti che da altre parti arrivarono molto dopo.
La 912 si presentò con la solita impostazione con motore posteriore che, in questo caso, venne messo in evidenza, grazie al tetto tagliato che scendeva sull’ovale d’areazione del motore e sul cofano. Elementi che divennero segni distintivi delle Porsche. Dal punto di vista aerodinamico l’auto era molto avanzata, anche per questo i bolidi del marchio di Stoccarda sono rimasti molto simili nel corso dei decenni successivi. Alcuni elementi erano già pensati per i flussi e il raffreddamento del motore. Linee dolci, ma disegnate con lo scopo di rendere l’auto piacevole e irrefrenabile su qualsiasi superficie. Altro elemento distintivo della 2+2 è rappresentato dai cerchi da 15” in argento lucido con una copertura che non lascia spazio alla visione dei freni.
Il car wash della Porsche 912
Le linee curve e inimitabili della Porsche hanno fatto impazzire il meccanico più noto della Grande Mela. Nel video potete osservare i dettagli stilistici della sorella minore della 911. I fari tondi, il noto lunotto obliquo, gli stemmi del Wurttemberg con in mezzo quello della città di Stoccarda con il cavallino rampante e in alto la scritta Porsche. Elementi che da appassionati di auto, vi faranno tornare il sorriso. Anche perché il lavoro di Kosilla, stavolta, è davvero speciale. La 912 del video in basso è stata lasciata alle intemperie per ben 18 anni. Certe auto andrebbero sempre trattate con i guanti, curate in ogni dettaglio e, anche quando lasciate in garage, conservate in un luogo fresco, coperte da un telo e con portiere e finestrini chiusi.
Le immagini degli interni vi faranno venire un colpo al cuore. L’abitacolo rappresenta un tuffo nel passato del marchio teutonico, esaltando una semplicità stilistica senza paragoni. Il quadro analogico con il contagiri in posizione centrale è un’opera d’arte con gli altri indicatori che mostrano le informazioni principali dell’auto. Il problema è che il design pulito dell’epoca, senza elementi elettronici, è sporcato da anni di noncuranza. I sedili erano ricoperti da strati di polvere. L’abitacolo era trasandato e si erano accumulate sporcizie varie. Le plastiche del cruscotto e del tunnel centrale erano, davvero, messe male. I sedili in pelle avevano perso la brillantezza dell’epoca. Vedere un’auto così bella in questo stato pietoso è un pianto per gli appassionati, ma una missione straordinaria per i meccanici dell’officina newyorkese.
E’ un lavoro meraviglioso, ma che richiede tanta passione ed impegno. Non avrebbero mai potuto non aiutare la signora proprietaria del mezzo. La Porsche 912 conquistò il campionato d’Europa di rally nel 1967. Il modello per gli americani fu un’istituzione; la Porsche 912 E presentava un motore boxer 2.0 a iniezione che erogava 100 CV. La sua velocità massima era di 175 Km/h. La 912 rappresenta la storia delle prime targa a posti 2+2 di casa Porsche. Quando la cessione terminò, la 912 lasciò posto alla sua erede Volkswagen-Porsche 914 che non riscosse i medesimi consensi. Questo iconico modello di 912 andava salvato, dopo essere rimasto fuori da un’officina meccanica a Greenwich CT per oltre 18 anni.
La vernice, come potrete osservare, era un disastro totale, ma il team di Kosilla si è messo all’opera per migliorare l’auto in ogni aspetto. Il miglioramento è assurdo. Non è la prima volta che i tecnici compiono dei restauri epici. Date una occhiata a come vengono riportate in vita vetture ridotte a rottami, come questa magnifica Mercedes. Un altro caso clamoroso è stato quello relativo al car wash di una mitica Lamborghini Countach, lasciata a marcire per 20 anni in un garage. Come viene analizzato su YouTube: “Il passaggio uno, ovviamente, è ispezionare tutto sull’auto, prima della sabbiatura con ghiaccio secco, e decidere cosa può essere riparato e cosa deve essere sostituito. La vernice è distrutta e ha bisogno di una mano nuova, ma il telaio e il motore sono così incrostati di olio e sporcizia che una rapida pulizia è necessaria per avere un’idea migliore di ciò che deve essere fatto. Ovviamente il motore è da smontare e ricostruire. I pozzetti delle ruote devono essere sabbiati con ghiaccio secco per rimuovere lo spesso rivestimento gommoso, perfetto per la pulizia con ghiaccio secco. Abbiamo anche testato la macchina per la pulizia con ghiaccio a getto freddo sulla vernice. Guarda cosa succede!”
https://www.youtube.com/watch?v=cqNlltTgpyY