Binotto, ora basta: i tifosi Ferrari lo vogliono fuori dopo il nuovo ko

Dopo l’ennesima debacle, i tifosi della Ferrari hanno messo nel mirino il team principal Binotto, reo dell’ennesima spiegazione incomprensibile.

La rabbia per il GP d’Ungheria ai tifosi della Ferrari non è proprio passata, anzi. L’ennesima vittoria (e lezione tattica) di Max Verstappen, partito addirittura dalla decima posizione, e che gli ha permesso di chiudere prima della pausa estiva con un vantaggio ormai incolmabile in classifica ha fatto davvero infuriare i fan della Rossa. Con Charles Leclerc primo e Carlos Sainz Jr sul podio dopo il primo pit stop ci si aspettava qualcosa d’importante e invece, colpa di una F1-75 che non ha reso al meglio e di strategie ancora una volta errate, nessuna delle due Ferrari ha agguantato il podio, per la seconda gara di fila.

Mattina Binotto (ANSA)
Mattina Binotto (ANSA)

Nonostante la macchina più veloce, la Rossa è lontana anni luce dalla Red Bull e anzi, ora rischia di essere raggiunta e superata da una Mercedes che si è dimostrata non veloce ma solo brava a sfruttare gli errori della casa di Maranello per prendersi ogni volta che ha potuto il podio. E questo ovviamente ha fatto infuriare i tifosi, che dopo l’ennesima debacle chiedono la testa di Mattia Binotto, il team principal che ancora una volta ci ha messo la faccia nel post gara ma le sue spiegazioni, come in passato, non sono affatto piaciute.

Binotto, le chiacchere ora stanno a zero

Ormai in ogni GP la Rossa ha qualcosa da farsi perdonare: che sia un errore del pilota o un problema meccanico, ma soprattutto strategie ai box totalmente errate. Sta di fatto che uno dei momenti più attesi è proprio quello delle “spiegazioni” del boss Binotto ai microfoni di Sky. E stavolta all’Hungaroring è esplosa la rabbia dei fan Ferrari. Ma c’è un motivo: ogni volta infatti sono arrivate conclusioni che non hanno soddisfatto. I mea culpa sono sempre stati seguiti da nuovi sbagli. Altro che “imparare dai propri errori”.

A Monaco la prima spiegazione poco chiara in merito agli errori commessi al muretto, poi c’è stata Silverstone, per non parlare poi delle dichiarazioni pre-Canada in cui, dopo aver proclamato ai quattro venti per mesi la volontà della Rossa di vincere tutto, si è tornati indietro dicendo che “una cosa è l’ambizione e un’altra l’obiettivo”, facendo capire a tutti i tifosi che per ora la Ferrari non è Mondiale.

In questo caso sotto accusa è finita la F1-75, rea di non essere stata all’altezza come le altre volte. Vuoi per le temperature più basse, la Ferrari non è andata a dovere e come sempre capita a Binotto è tornato il mantra “dobbiamo capire”. Ma sul web i tifosi hanno deciso di prendere una decisione forte: basta errori, #BinottoOut, segno che la misura è colma e qualcuno deve pagare per tutta questa situazione. Un hashtag ancora in tendenza dopo giorni dal GP d’Ungheria, segno che davvero l’aria intorno al team principal si sta facendo pesante.

Già i rapporti con il “gran capo” John Elkann non erano idilliaci dalla fine dello scorso anno, così però c’è già chi parla di un possibile cambio alla guida durante l’estate o al massimo al termine della stagione. Ma sono solo voci, perché per ora tutto tace. O quasi. Infatti l’unico a esprimere un parere nel post-gara è stato Lapo Elkann, fratello del presidente e proprietario di casa del Cavallino Rampante, che su Twitter ha pubblicato una faccia furente commentando quanto visto in pista. Un messaggio che ha ricevuto migliaia di risposte di tifosi Ferrari che implorano la dirigenza di intervenire alla svelta, mandando via proprio Binotto.

I messaggi in rete di ex piloti e addetti ai lavori, così come di sportivi e altri personaggi famosi che deridono la Rossa fanno capire che la misura forse è colma: la Ferrari non può essere la barzelletta del Circus. E qualcosa andrà fatto.

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