Il motore V12 è sempre stato quello più amato dagli appassionati di auto, ma questa propulsione sta ora svanendo. Ecco gli ultimi rimasti.
Il mondo dell’auto sta andando verso una nuova direzione, che non piace assolutamente agli appassionati dei motori di una volta. Avete mai pensato a come potrebbe essere una Ferrari o una Lamborghini elettrica? Prima o poi, se ancora non lo avete fatto, vi toccherà iniziare a farci l’abitudine, perché dal 2040, anche per le supercar, sarà vietato del tutto progettare vetture con motore endotermico.
Il Cavallino, già da anni, ha iniziato a produrre vetture ibride, come la LaFerrari, la FXX K o tante altre, così come avviene nel motorsport per via dei regolamenti, sia con la F1 che, dall’anno prossimo, alla 24 ore di Le Mans, dove la casa di Maranello tornerà a competere per la vittoria assoluta in classe Hypercar, ovvero la categoria regina.
La Lamborghini, che abbiamo appena citato, arriverà con un modello ibrido il prossimo anno, mentre la prima auto completamente elettrica che sarà prodotta dalla casa di Sant’Agata Bolognese è prevista per il 2028. Il mondo sta cambiando, le direttive dei potenti vanno verso l’elettrificazione completa, ed alcuni grandi gruppi sono già vicini alla transizione completa.
Case come la Mercedes o l’Audi sono ormai veterane di ibrido o elettrico, mentre il gruppo Stellantis ha da tempo fatto sapere che dal 2027 saranno banditi i motori endotermici. La Fiat ha immesso sul mercato le prime vetture ibride ed il prossimo anno arriverà la Panda elettrica, e persino l’Alfa Romeo sta viaggiando verso la rivoluzione.
Sino a poco tempo fa, nella gamma della casa del Biscione non era presente neanche un modello a motorizzazione mista, e la prima è stata la Tonale presentata qualche mese fa. L’ibrido arriverà a breve anche sul rivisto Stelvio, mentre c’è attesa per la prossima Giulia, che dovrebbe essere la prima creazione full electric dell’Alfa Romeo.
Auto, ecco i motori V12 che ancora sono presenti
Il motore V12 è da sempre uno dei più amati dagli appassionati di auto. Già il nome e quel numero associato a questa nomenclatura fa battere i cuori, soprattutto perché si lega alle grandi supercar. Tantissime sono le storie legate a questo tipo di propulsione, che una volta equipaggiava anche le monoposto di F1.
Michael Schumacher, ad esempio, arrivò in Ferrari nel 1996, ed ebbe la possibilità di provare per la prima volta i motori del Cavallino alla fine dell’anno precedente, dopo aver guidato, per tutta la sua carriera in Benetton, solo con le unità prodotte dalla Ford prima e dalla Renault poi. Nel 1995, la Rossa di Jean Alesi e Gerhard Berger era spinta da un portentoso V12 che suonava come un violino, raggiungendo prestazioni pazzesche.
In quel momento, il già due volte campione del mondo si sorprese del fatto che la Ferrari non fosse mai riuscita a mettere le mani sull’iride su un motore così potente. Purtroppo, le auto dell’epoca prodotte dal Cavallino non erano all’altezza dei rivali sul fronte telaistico, ma ben presto, come sappiamo, le cose sarebbero cambiate.
Tornado al discorso automotive, spesso ci si chiede se in commercio sono ancora presenti delle vetture che sfruttino il motore V12 per raggiungere le alte prestazioni di cui sono capaci. Ormai, le case costruttrici preferiscono puntare su propulsioni più piccole, come i V6 ibridi, meno pesanti e più funzionali da combinare con le unità elettriche.
Attualmente, in commercio il V12 è sfruttato da case come l’Aston Martin, che usufruisce di un 5.2 biturbo da circa 720 cavalli montato sulla DB11 e sulla sportiva e bellissima DBS, modeli a dir poco mostruosi. La Bentley utilizza invece un W12 da 630 cavalli, così come la Rolls-Royce, celebre anche per la produzione di motori per gli aerei di linea, che usa un V12 da 6,6 litri e 650 cavalli.
La Ferrari non è da meno con gli 800 cavalli erogati dal V12 montato sulla 812 Superfast, mentre ci sono dei dubbi riguardo al Suv Purosangue. I dettagli tecnici su questo veicolo non sono ancora stati svelati, ma secondo le indiscrezioni c’è la possibilità di vedere questo tipo di propulsore sotto alla vettura che verrà svelata ufficialmente nei prossimi mesi.
La Lamborghini, come da tradizione, non ha ancora abbandonato i V12, che spingono ancora quasi tutte le creazioni della casa di Sant’Agata Bolognese, tra cui l’Aventador e la Ultimae, che sprigiona ben 780 cavalli. I V12 vengono usati ancora anche dalla Pagani, sulla Zonda e sulla Huayra, con 850 cavalli a disposizione, sia che si tratti di motori aspirati che turbo.
Una delle ultime vetture che hanno gareggiato in pista spinta da un motore V12 è stata la spettacolare ed indimenticabile Maserati MC12. La vettura derivò dalla Ferrari Enzo e debuttò in pista nel 2004, nel campionato FIA GT, uno dei più belli ed interessanti del panorama motoristico dell’epoca.
Gestita dal Vitaphone Racing Team, questa macchina vinse diverse volte la classe GT1 e la 24 ore di Spa-Francorchamps, con piloti del calibro di Thomas Biagi, Andrea Bertolini e Michael Bartels. La leggendaria vettura italiana andò in pensione alla fine del 2010, lasciando dei ricordi dolcissimi a tutti gli appassionati.