Non solo i pit stop lenti e una macchina sotto le aspettative, un’altra cosa sembra aver frenato Sainz all’Hungaroring.
Non è solo Charles Leclerc ad aver lasciato l’Ungheria con tanta delusione e anche rabbia. Anche il suo compagno di squadra Carlos Sainz è scontento di come è andato il gran premio dell’ultimo weekend.
Innanzitutto entrambe le sue soste sono state lente e ha perso oltre tre secondi al box. Mediamente capita che al massimo un pit stop venga sbagliato, invece allo spagnolo è capitato il bis all’Hungaroring e certamente è amareggiato per questo. Certi errori vanno limitati al minimo, perché possono pesare.
Altra sorpresa per il figlio d’arte è stato il funzionamento sotto le aspettative della macchina con le gomme morbide nell’ultimo stint di gara. Lewis Hamilton, che ha adottato la stessa strategia (montando le soft poco dopo), invece volava ed è arrivato fino al secondo posto dopo aver rimontato su di lui e avendo poi sorpassato anche George Russell.
F1 GP Ungheria 2022: ostacolo a sorpresa per Sainz
Sainz si aspettava ben altro epilogo del Gran Premio d’Ungheria. Nelle prove libere lui e Leclerc avevano evidenziato un passo per poter fare doppietta, ma le condizioni cambiate nella giornata di domenica forse hanno giocato a sfavore dei piloti Ferrari. Con temperature più basse il vantaggio della F1-75 si è assottigliato. Se poi ci aggiungiamo anche gli errori commessi dal box, la frittata è completa.
Carlos al termine della corsa ha ammesso che la macchina non ha funzionato secondo le aspettative. Di fatto, ha sposato la linea di Mattia Binotto. Il team principal, interpellato da Sky Sport F1, ha più volte posto l’accento sulla mancanza di prestazione della F1-75 rispetto agli sbagli commessi dalla squadra. In questi giorni ci saranno delle analisi per capire cosa sia successo domenica all’Hungaroring.
Per quanto riguarda Sainz, c’è anche un altro fattore che può aver condizionato la sua prestazione nell’ultima parte della corsa. Infatti, nelle prese d’aria della fiancata destra della sua vettura si è incastrato un sacchetto di plastica che è rimasto lì fino alla fine. Difficile dire quanto abbia impattato, però è il pilota stesso che non esclude che possa averlo condizionato: “Quando sono sceso dalla macchina ho scoperto che c’era un sacchetto incastrato. Era piuttosto grande e non so quanto possa essermi costato in termini di carico aerodinamico”.
La fortuna non è stata dalla parte di Carlos domenica, tra pit stop lenti e sacchetto di plastica. Adesso c’è una pausa del campionato di F1 e si tornerà in pista solo verso fine agosto in Belgio, dove la Ferrari sarà chiamata a non sbagliare più. Vero che ormai il titolo sembra quasi sfumato, però è comunque importante lavorare al meglio fino alla fine.