Dennis Foggia, intervistato in esclusiva da Tuttomotoriweb, ha raccontato dei suoi progetti per il futuro. Ecco cosa ha in mente di fare.
Dennis Foggia è sicuramente uno dei talenti più brillanti del nostro motociclismo. Durante la scorsa stagione ha sfiorato il titolo in Moto3 dopo una lotta entusiasmante contro Pedro Acosta. Quest’anno è ancora una volta tra i protagonisti della categoria, ma si appresta a fare il grande salto in Moto2 dal 2023.
Naturalmente però testo, cuore e anima al momento sono tutti piantati sull’obiettivo Mondiale da portarsi dietro come bigliettino da visita nella middle class. Noi di Tuttomotoriweb.it, nell’attesa del prossimo Gran Premio di Gran Bretagna abbiamo avuto il piacere di avere ospite ai nostri microfoni Dennis Foggia. Con lui abbiamo discusso degli obiettivi futuri e dell’annata in corso.
Quando hai deciso che saresti diventato un pilota del Motomondiale?
Quando ho vinto il campionato del mondo Junior, il CEV nel 2017. Da quel momento in poi ho pensato che questa sarebbe potuta essere la mia vita.
Durante la tua carriera hai fatto anche parte della VR46: ci racconti della prima volta che hai conosciuto Valentino Rossi?
Ero per la prima volta al Ranch e mi hanno presentato Valentino. Ovviamente faceva strano perché ero piccolino, lo vedevo in TV. Vederlo da vicino e parlarci come se fosse un amico fa un certo effetto. Anche girarci insieme. In generale è stata una bellissima esperienza.
Sinora in questa stagione i risultati sono stati un po’ altalenanti, pensi che il sogno Mondiale sia ancora fattibile?
Assolutamente si.
Cosa non ha funzionato sinora in questa stagione?
Le prime gare credo siano state impeccabili. Ho fatto 3 podi e in Qatar non ci sono riuscito solo a causa delle penalità. Sono partito ultimo, ho fatto 2 long lap ed ho chiuso 7°. Siamo tornati in Europa e abbiamo avuto delle difficoltà con la moto. Poi ci siamo rimessi in linea. Infine ci sono state 2 gare sfortunate dove credo che abbiamo sprecato almeno 40 punti sicuro. Al Mugello sono scivolato mentre ero primo e a Barcellona si è rotta la corona quindi quei 50 punti li abbiamo buttati. In tutte le gare però siamo lì davanti sia in qualifica che in gara. Continueremo a lavorare così e sono sicuro che arriveranno i risultati.
Al momento non c’è ancora un “padrone” di questo campionato. Pensi sarà così sino alla fine?
Sicuramente ci sono i GasGas che sono molto forti. In KTM hanno fatto un grande step, noi come Honda stiamo rincorrendo. In molte piste abbiamo qualche difficoltà. Noi siamo le prime Honda come team Leopard. Sono sicuro però che nella seconda parte di stagione faremo meglio che nella prima. Ce la metterò tutta, non ho alcun tipo di pressione perché non ho nulla da perdere, quindi sono molto motivato e non vedo l’ora.
Negli ultimi tempi si è spesso discusso della questione legata ai limiti della pista. Credi che sia una norma che vada rivista? Hai qualche suggerimento?
Riguardo la qualifica quello è chiaro perché se tocchi il verde il giro non è valido. A volte c’è qualche situazione un po’ difficile da interpretare in gara come ad esempio se vieni spinto sul verde. La Race Direction a volte non capisce dalle immagini o dalle intenzioni per quale motivo sei andato fuori. È difficile esprimere un giudizio, ormai abbiamo imparato a non combattere con la Race Direction, le regole sono quelle e andiamo avanti.
Cosa bolle in pentola per il 2023? Ci puoi anticipare dove ti vedremo correre e con quale team?
Stiamo parlando con vari team per il passaggio in Moto2. Sicuramente ci sarà il passaggio, ma non abbiamo ancora definito con quale team.
Ezpeleta ha già smentito la cosa, ma tu cosa ne pensi di questa proposta di rendere Moto2 e Moto3 simili alla Formula 2 e la Formula 3 e quindi staccarle dalla MotoGP?
Questa cosa non l’avevo sentita. Credo che da quando esista il Mondiale non sia mai successa una cosa del genere, quindi non credo. Soprattutto con la situazione che c’è ora e tutte le difficoltà che ci sono state in questi anni. Non credo sia possibile una cosa del genere.
Penso che nei tuoi sogni ci sia naturalmente la MotoGP. Al momento, vedendole in pista dall’esterno, quale moto ti piacerebbe guidare?
Più che sogno è un obiettivo. Voglio arrivare in MotoGP e vincere in MotoGP. Non ho una moto in particolare, le MotoGP mi piacciono tutte. Ogni moto ha una caratteristica diversa e mi piacciono tutte perché è il massimo livello di questo sport.
C’è un pilota al quale ti ispiri?
Non mi ispiro a nessuno. Ovviamente cerco di carpire a tutti i loro segreti guardando le gare perché ovviamente i piloti della MotoGP sono tutti forti. Parlo spesso con Fabio Quartararo che mi dà qualche consiglio, ma non mi ispiro a nessuno.
Ci fai un pronostico sulla MotoGP di quest’anno?
Sicuramente Quartararo ha un bel vantaggio, è uno dei candidati alla vittoria del titolo. C’è anche Espargarò che sta andando molto forte sull’Aprilia ed è impeccabile. Non credo sarà semplice per Fabio. Se la giocheranno loro due.
Ormai sei un pilota molto famoso in Italia. Ti ha cambiato la fama?
Non lo so, dovrò chiedere ad un tifoso o ad una persona che conosco. Siamo sempre in giro per le gare e concentrati negli allenamenti per non lasciare nulla al caso. Certo vedo che molte più persone mi riconoscono in giro per Roma quando esco con gli amici. Questa è una cosa bella che fa piacere, ma bisogna sempre restare con i piedi per terra per non perdere l’obiettivo visto che è molto facile perderlo.