Dopo la figuraccia, in Ferrari è bene pensare alle mosse future. In Olanda si parla della posizione di Mattia Binotto e della sua permanenza.
Il Gran Premio di Ungheria ha chiuso un mondiale di F1 targato 2022 che era già segnato da tempo. Tralasciando le illusioni, che non ci fosse più nulla da fare lo si era inteso a Baku, con il secondo motore in fiamme sulla Ferrari di Charles Leclerc in poche gare, e con Max Verstappen e la Red Bull che da lì in poi hanno sempre avuto più di una corsa di vantaggio sulla Scuderia modenese.
A questo punto, è inutile sperare in un qualche miracolo, sia per questa stagione che per il futuro. La serie di nefandezze strategiche che hanno colpito quasi sempre e solo il monegasco sembrano non avere più fine, e c’è da dire che, leggendo sui social, si inizia a temere qualcosa di ben più grande dell’errore umano. Ma questo lo lasciamo pensare a chi ci ascolta, perché non vogliamo credere a cose del genere anche se i sospetti aumentano.
Come è possibile che la Ferrari, la squadra più vincente della storia della massima formula, si sia ridotta allo zimbello di tutto il mondo sportivo, non solo del panorama motoristico. Dopo Budapest, le prese in giro si sono sprecati, con tantissimi personaggi famosi, anche esterni al motorsport, che hanno preso in giro le folli scelte di Inaki Rueda e le deliranti dichiarazioni post-gara di Mattia Binotto.
Davvero, ad un’azienda del genere, può andar giù un danno di immagine così grande? Nelle ultime ore, qualcosa sembra smuoversi, con alcune voci che sembrano iniziare a far presagire dei cambiamenti dopo l’ennesima figura barbina, e c’è da dire che sarebbe il caso di darsi una mossa, perché così non si può andare avanti.
A fine gara, Leclerc ha sbugiardato Binotto, parlando di una macchina che era competitiva a tutti gli effetti con le gomme Medie, come si è visto nel momento in cui Charles ha sverniciato George Russell sulla Mercedes a parità di mescola. La vettura che non ha performato era quella di Carlos Sainz, ma sappiamo che lo spagnolo, Francia a parte, non ha mai il passo del compagno di squadra, soprattutto in gara.
Adesso che il mondiale è finito, sarebbe il caso di pensare all’ennesima rivoluzione, che parta dal reparto strategie. Come già sottolineato diverse volte, Rueda ha sbagliato oltre settanta tattiche di gara dal 2015 ad oggi, ma inspiegabilmente è ancora al suo posto e nessuno vuole farlo alzare da quello sgabello.
Le illusioni sono terminate, nessuno crede più al titolo mondiale, e tra i tifosi c’è la grande paura che, prima o poi, Leclerc possa stancarsi ed andare a fare le fortune di qualche altra squadra. Evidentemente, Binotto e soci non si rendono conto del grandissimo talento che hanno nel loro box, forse l’unica cosa positiva rimasta lì dentro dopo un’annata fallimentare.
Ferrari, dall’Olanda si parla del futuro di Mattia Binotto
La Ferrari deve valutare attentamente le mosse da compiere per riacquistare un minimo di credibilità, che ora sarà complicato ricostruire. In molti hanno parlato del fatto che Mattia Binotto stia seriamente rischiando di perdere il proprio posto, su tutti Ralf Schumacher, il quale si è spinto oltre affermando che potrebbe non essere lui a dirigere il muretto già nel prossimo Gran Premio del Belgio di fine agosto.
Dall’Olanda, patria di Max Verstappen, il quale viaggia indisturbato verso il bis iridato, si parla invece del fatto che sia ingiusto che Binotto paghi le colpe di tutti. A discuterne sono stati Ruud Dimmers, Tom Coronel e Joris Mosterdijk nel consueto podcast di “RacingNews365“, nel quale sono stati affrontati i temi del Gran Premio di Ungheria.
“A questo punto della stagione, in Ferrari devono prendere delle decisioni, e magari sostituire che ha commesso troppi errori sino a questo punto parlando delle strategie. Non crediamo, tuttavia, che a pagare debba essere Binotto, perché certe cose possono essere sistemate, ma è chiaro che è arrivato il momento di intervenire“.
Il trio ha aggiunto che proseguire in questa maniera segnerà uno dei punti più bassi della Scuderia modenese: “Continuare così sarebbe disastroso per la squadra ed i tifosi. Non c’è più fiducia, la cosa è evidente ormai, tutti gli errori commessi hanno influito negativamente sui fan che prima speravano nel titolo e che credevano in questi uomini“.
“Negli affari funziona così, c’è sempre un qualcuno da vittimizzare, ma occorre capire chi sono i colpevoli ed agire su di loro. Questo è quello che dovranno fare nelle prossime settimane, perché non è possibile dire che tutto vada bene. Qualcosa, prima o poi, dovrà per forza accadere“.
Quello che ha fatto imbufalire i tifosi del Cavallino sono stati proprio i commenti a fine gara di Binotto, che ha categoricamente affermato che non c’è nulla da cambiare al muretto e che le cose vanno bene così come stanno. Ovviamente, è uno scenario lontano anni luce dalla realtà, e proteggere i membri della squadra si può fare fino ad un certo punto, perché poi arriva il momento di agire.