In una intervista, Mick Schumacher è tornato a parlare della pressione che lo circonda ma anche della possibilità del “grande salto”.
Di sicuro non è stato un inizio di F1 che ha impressionato quello di Mick Schumacher. Il pargolo del grande Michael è sbarcato lo scorso anno nel paddock, portandosi dietro un cognome davvero pesante e le attese di tanti fan, che speravano di rivedere in pista, anche se in parte, quel talento cristallino ammirato per decenni in F1 con il papà. E invece per ora il tedesco è stato al di sotto delle aspettative. Se la prima stagione si sapeva che sarebbe stata complicatissima, vista la scarsa competitività della Haas, la seconda, viste anche le prestazioni ritrovate della monoposto americana, sembrava poter essere decisamente positiva. Ma non è stato così.
Il ko in Arabia Saudita, ma anche tanti ko subìti nel confronto con il ben più esperto Kevin Magnussen, arrivato però in fretta e furia per sostituire Nikita Mazepin, hanno messo in dubbio le capacità di Mick di poter essere davvero una guida per il team ma anche un pilota di grandi prospettive. Tanto che nei mesi scorsi si è sempre più parlato di un addio a fine stagione al team.
Per il giovane Schumacher sono davvero poche le alternative: Alpine era una di queste, ma qui la scelta ricadrà su Piastri (anche se la “lite” è in corso) o Ricciardo, mentre l’altra opzione Aston Martin è stata “risolta” da Alonso. E allora? Il futuro in F1 è davvero un rebus per il tedesco, chiamato a una seconda parte di stagione più concreta. I punti conquistati a Silverstone e Austria hanno dato un po’ più di fiato al teutonico, tanto che addirittura ora ad osservarlo ci sono la Mercedes, che in passato ha supportato papà Michael, che ha ricambiato poi tornando alla guida quando il marchio tedesco si è ripresentato in F1, ma anche la Red Bull, come confessato da Helmut Marko.
Schumacher è pronto per il salto in Ferrari
C’è però un’altra opzione per il tedesco. Ed è la Ferrari. Infatti Schumacher rimane un pilota dell’Academy della Rossa e da quest’anno è anche il terzo pilota ufficiale del team, quindi richiamabile (e arruolabile) in qualsiasi momento. Davanti però ha due mostri sacri come Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr, che hanno un contratto pluriennale con la casa di Maranello e quindi sembra molto difficile, se non impossibile, che questo salto possa avvenire nel breve periodo.
A RacingNews365 però lo stesso Mick Schumacher ha confessato di sentirsi nel momento giusto per fare il salto di qualità: “Se sono pronto? Sì, sì, sì. Le nostre vetture (Haas e Ferrari, ndr) non sono esattamente le stesse, ma hanno delle somiglianze. E sono cresciuto con la Ferrari dal 2019, quindi penso di avere familiarità con tutte le procedure. Sarei felice di mostrare quello che posso fare“. Il boss Haas Gunther Steiner lo ha messo ancor di più sotto pressione ultimamente, Ma Schumi ha dalla sua il fatto che, come recita il suo curriculum, al secondo anno riesce sempre a fare meglio.
Schumacher potrebbe aver iniziato a esibirsi proprio al momento giusto. Le critiche qua e là sono aumentate, anche all’interno dei propri ranghi, ad esempio dal caposquadra Guenther Steiner, che non è noto per essere un minatore. Schumacher ha già detto che potrebbe aver bisogno di quella pressione per esibirsi bene. Certo però che in F1 le cose sono diverse: “Forse quanto sta accadendo ha a che fare con la pressione – ha confessato parlando dei suoi risultati stagionali -. In Formula 1 devi sempre fare i conti con la pressione, vero? Steiner? Ognuno ha la propria personalità e anche Gunther ha il suo stile unico. Non c’è quasi un filtro tra ciò che pensa e dice. Mi sono dovuto adattare a quello. Ma forse quella pressione mi fa lavorare meglio. E quella pressione è comunque positiva, perché se mai arriverò a lottare per un campionato, dovrò anche fare i conti con quella pressione“.
Il tedesco però poi ha ammesso: “Sono stato bravo nelle scorse gare e quindi sono soddisfatto al momento. Ma allo stesso tempo sento anche che non c’è tempo, devo continuare a cercare qual qualcosa in più in termini di prestazioni”. E solo allora forse sarà pronto per la Ferrari.