Red Bull, problemi con la Porsche? Arriva l’annuncio di Helmut Marko

Nelle ultime settimane si è parlato del fatto che la Porsche avrebbe acquistato il 50% della Red Bull. Helmut Marko ha fatto chiarezza.

La Red Bull pensa in grande per il proprio futuro. Nelle ultime giornate è stato ufficializzato l’ingaggio da parte del team di Milton Keynes del capo motorista Mercedes Phil Prew, uomo con esperienza trentennale in F1. La squadra di Christian Horner non ha alcuna intenzione di sospendere gli investimenti, per continuare a crescere su tutti i punti di vista.

Red Bull Porsche
Red Bull Porsche

Un paio di giorni fa è stata prolungata ufficialmente la partnership con la Honda sino al 2025, con la casa di Sakura che continuerà ad impegnarsi sino a quella data per lo sviluppo e la gestione delle power unit. In seguito, arriverà la Porsche, che stando alle voci che si sono susseguite nelle ultime settimane avrebbe acquistato il 50% del team di Milton Keynes.

Solitamente, quando la casa di Stoccarda si prende un impegno nel motorsport lo fa per vincere, come ha dimostrato nelle sue esperienze alla 24 ore di Le Mans. Tanto per fare un esempio, la Porsche arrivò nel FIA WEC nel 2014 per sfidare Audi e Toyota, che già vantavano anni di esperienza nelle gare di durata con prototipi ibridi.

Dal 2015 al 2017, il marchio di Weissach ha letteralmente dominato sia la maratona francese che il mondiale endurance, piazzando tre successi consecutivi con la meravigliosa 919 Hybrid, poi andata in pensione. Il prossimo anno, la Porsche tornerà a gareggiare nell’endurance con la 963 LMDh, presentata poco più di un mese fa a Goodwood, con l’intenzione di vincere per la ventesima volta la 24 ore di Le Mans.

Tuttavia, c’è grande attesa per l’annuncio ufficiale della collaborazione con la Red Bull in F1, ma per il momento occorre attendere. Sino a qualche tempo fa si parlava addirittura di una comunicazione attesa per il Gran Premio d’Austria, quello di casa per gli uomini di Horner, ma non se n’è fatto nulla. Gli appassionati iniziano a chiedersi il perché di questo ritardo, ed Helmut Marko ha deciso di fare chiarezza proprio in queste ore.

Red Bull, Helmut Marko parla dell’accordo con la Porsche

La Red Bull è il punto di riferimento assoluto in F1, con Max Verstappen che lo scorso anno ha conquistato il primo titolo mondiale piloti della sua carriera. Per quanto riguarda il mondiale costruttori, il team di Milton Keynes si è dovuto arrendere alla Mercedes, ma quell’alloro iridato che manca dal 2013 arriverà, verosimilmente, tra pochi mesi.

I suicidi strategici della Ferrari hanno ormai messo ko Charles Leclerc, precipitato a -80 dall’olandese, mentre la squadra di Christian Horner può gestire un margine di ben 97 lunghezze sulla Scuderia modenese a nove gare dal termine. Per pensare di riaprire i conti servirebbe un miracolo, ma visto il vento che tira in questo momento tutto ciò sembra impossibile.

Ritornando all’accordo tra la Red Bull e la Porsche, in queste ultime ore si è espresso Helmut Marko, Super-consulente della squadra anglo-austriaca, che ha aggiornato gli appassionati sull’evolversi della situazione. Ecco le parole dell’ex pilota riportate da “Motorsport.com“.

La decisione del consiglio di amministrazione della Volkswagen è la seguente: se i regolamenti tecnici relativi alle power unit che entreranno in vigore nel 2026 verranno giudicati in linea con i loro criteri, verrà dato il via libera per far entrare la Porsche in F1. a partire dalla suddetta data“.

Questo riguarda principalmente il tetto dei costi, la sostenibilità, il carburante a zero emissioni, le pari opportunità in quanto nuovi arrivati, una maggiore capacità di calcolo e tutto ciò che ne consegue. Per quello che riguarda i termini formali, queste nuove regole di cui tanto si parla non sono ancora esistenti. Si presume che il presidente della FIA li metterà presto ai voti con una consultazione tramite e-mail. Solo allora si smuoveranno le acque e potremo parlare in maniera più precisa della vicenda“.

Dunque, tutto dipenderà da quelli che saranno i nuovi regolamenti tecnici. Da anni si parla dell’eliminazione della MGU-H, vale a dire quell’elemento che tanto fece penare la Honda ai suoi esordi, ai tempi della collaborazione con la McLaren. Per quanto riguarda le pari opportunità, si sa che un costruttore appena arrivato potrebbe faticare per raggiungere il livello della concorrenza, per cui è chiaro che ci saranno pesanti trattative in corso.

Prima di tornare al top e di costruire una power unit che fosse potente ed affidabile, la Honda ha patito le pene dell’inferno, come ricorderete dai mille problemi tecnici che affliggevano il team di Woking e le comunicazioni radio di Fernando Alonso, il quale non ha mai perso occasione per umiliare la casa di Sakura durante gli anni peggiori di quella partnership.

I giapponesi si sono poi rialzati conoscendo l’ebbrezza della vittoria, ma la Porsche, a quanto pare, non sarà disposta a passare anni di purgatorio prima di potersela giocare. Il know-how sui motori ibridi non manca, visto quanto fatto a Le Mans qualche anno fa con motori che erano molto simili alle power unit di F1. Ovviamente, pensare di arrivare e vincere subito è molto complesso, ma quello sembra essere l’obiettivo principale.

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