Leclerc, altre penalità in arrivo per la power unit: ecco quando le sconterà

Il calvario di Charles Leclerc non accenna a terminare. Il monegasco dovrà pagare altre due penalità per la sostituzione delle power unit.

La Ferrari si lecca le ferite dopo l’ennesima vittoria persa da Charles Leclerc in Ungheria, che ha definitivamente chiuso le speranze di lottare per il mondiale. Il povero monegasco, nonostante le sette pole position conquistate, si ritrova a sfidare non solo la Red Bull di Max Verstappen, ma anche il suo muretto, dove l’incompetenza continua a regnare sovrana.

Leclerc (LaPresse)
Leclerc (LaPresse)

La saga degli orrori compiuta dal muretto e dallo staff diretto da Inaki Rueda, in questo 2022, ha raggiunto dei livelli sovraumani. Il primo errore è quello clamoroso di Monte-Carlo, dove venne gettata al vento una doppietta ormai praticamente sicura, regalando la vittoria alla Red Bull di Sergio Perez.

Ancor più clamoroso fu il fatto di aver retrocesso Leclerc dal primo al quarto posto, mentre Carlos Sainz riuscì comunque a chiudere secondo, nella posizione in cui era partito, tenendo dietro Verstappen. Nel frattempo, Charles si era dovuto fermare per la rottura della power unit a Barcellona, in una gara in cui stava dominando la scena, e la stessa cosa accadde poche settimane dopo a Baku.

Il doppio cedimento costrinse il monegasco a deliberare la quarta power unit già in Canada, cosa che lo fece retrocedere in ultima posizione per via delle penalità. Dopo Montreal, il Circus si è spostato a Silverstone, dove è avvenuto un qualcosa di a dir poco scandaloso, con un seguito ancor più grave.

In una giornata difficile per Verstappen, che non è andato oltre il settimo posto a causa di alcuni danni al fondo sulla sua Red Bull, le due Ferrari erano in prima e seconda posizione, con la chiara possibilità di fare doppietta. Tuttavia, una Safety Car scaturita dallo stop in pista dell’Alpine guasta di Esteban Ocon ha fornito l’occasione al muretto per dare il meglio di loro.

Inspiegabilmente, Charles non è stato fermato per montare le gomme Soft, cosa fatta per Sainz, così come dalla Mercedes con Lewis Hamilton e dalla Red Bull con Perez. Il povero monegasco non ha potuto nulla contro i rivali, regalando così la vittoria al compagno di squadra. Come se non bastasse, Mattia Binotto si è diretto verso di lui a fine gara intimandogli di stare calmo e mostrandogli il dito in diretta mondiale.

Una scena del genere, al termine di una prova così indecorosa, sarebbe costata il posto a mezza squadra se al timone ci fosse stato un presidente valido, e non certo un assenteista dei livelli di John Elkann. Il culmine di tutto è stata l’Ungheria, dove il #16 ha detto addio in maniera definitiva al sogno di poter almeno competere sino in fondo per il titolo mondiale.

La cosa clamorosa è che anche a Budapest, la Ferrari è riuscita a far giungere davanti a Charles il suo compagno di squadra, nonostante il fatto che Sainz avesse un passo clamorosamente più lento rispetto al team-mate. In tre strategie sbagliate, la Scuderia modenese ha comunque sempre permesso allo spagnolo di terminare davanti. Alle volte, a pensare male ci si azzecca, così come si può leggere dai commenti dei tifosi sui social, imbufaliti per il modo in cui si è sprecato tutto il potenziale di questa monoposto.

Leclerc, almeno altre due penalità in stagione

Piove sul bagnato per Charles Leclerc, che secondo quanto riportato da “FormulaPassion.it“, dovrà scontare almeno altre due penalità in questa stagione per deliberare nuovi elementi sulle power unit. La prima arriverà a Spa-Francorchamps, nel prossimo Gran Premio del Belgio che si correrà il 28 di agosto.

Ricordiamo che il primo di settembre le power unit verranno congelate del tutto anche per quello che riguarda la parte ibrida, ed è lecito aspettarsi che in Ferrari verranno dunque presentate delle novità da questo punto di vista, nella speranza che portino un benefit di performance che permetta a Charles di rimontare.

Dunque, il GP del Belgio partirà non nella maniera migliore per Leclerc, ma le brutte notizie non sono finite. Sembra infatti che il monegasco cambierà altri componenti anche ad Austin, deliberando, almeno, altre due unità propulsive ed arrivando dunque a sei, contro le tre imposte dal regolamento per ogni stagione.

Di certo, l’affidabilità non è stata dalla parte del Cavallino, e fanno ancor più riflettere le parole di Mattia Binotto dopo la Francia, quando diceva che l’obiettivo era quello di fare dieci doppiette nelle gare restanti, quasi come se non sapeve che i suoi piloti sarebbero incappati in altre penalità.

Anche sulla Ferrari di Carlos Sainz, quasi senza dubbi, verrà deliberata almeno un’altra power unit, visto che la quarta è stata montata in Francia. In tutto ciò occorre anche sperare che non si registrino altri cedimenti, che non sono di certo esclusi. L’ultimo è stato quello che ha colpito lo spagnolo in Austria, mentre tutto è andato liscio nelle due gare successive, dove errori tattici e di guida hanno impedito alla Rossa di vincere. Questa attuale verrà ricorda come una delle stagioni con maggiori rimpianti della storia del Cavallino, che ha sprecato troppe occasioni.

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