Christian Horner è uno dei migliori team principal della F1, ed ha detto quanto la sfida con la Ferrari lo stia affascinando sino ad ora.
Dallo scorso anno, la Red Bull è tornata una concorrente abituale per il titolo di campione del mondo di F1, dopo tanti anni di sofferenze e delusioni. Il ciclo di successi che aveva contraddistinto il dominio di Sebastian Vettel tra il 2010 ed il 2013 era stato spazzato via dall’avvento dell’era ibrida, all’interno della quale la Mercedes aveva acquisito un vantaggio enorme sulla concorrenza.
Lewis Hamilton ha avuto vita facile per anni, restando sconfitto solo per mano di Nico Rosberg nel 2016, ma sempre di frecce d’argento si parlava. La Red Bull, che ha sempre costruito dei telai eccezionali, si è dovuta scontrare con la poca potenza e la scarsa affidabilità delle power unit Renault, che hanno equipaggiato le monoposto di Adrian Newey sino al 2018.
In seguito, gli uomini di Christian Horner hanno capito che per tornare al top era necessario rischiare, perché con il motorista francese sarebbe stato impossibile pensare di sfidare la Mercedes. La scelta è così ricaduta sulla Honda, che era rientrata in F1 nel 2015 al fianco della McLaren.
Inizialmente, tutti hanno guardato con scetticismo a questa mossa, ma dopo alcuni anni di apprendistato, la casa di Sakura ha dimostrato che i motori li sa costruire ed anche alla grande. Le prime due stagioni di partnership con il team di Milton Keynes hanno fruttato cinque vittorie, tutte ottenute da Max Verstappen.
Nel 2021 era arrivato il momento di compiere quello step ulteriore, volto a sfidare il dominio tecnico della Mercedes. C’è da dire che le cose sono andate alla grande, con l’olandese che si è laureato campione del mondo all’ultimo giro dell’ultima gara, nonostante un numero di ritiri decisamente più alto rispetto a quello di Hamilton.
La battaglia mondiale dello scorso anno è stata una sorta di guerra di nervi, nella quale gli attacchi trasversali e psicologici vissuti tra Horner e Toto Wolff sono stati un must che si ripeteva ogni fine settimana. Entrambi i team principal, a fine anno, erano esausti, demoliti da una battaglia infernale che ha tenuto gli appassionati incollati sino ai televisori fino all’ultima gara.
La cosa non si è riproposta nel corso di questa stagione, la prima della nuova era del Circus con il ritorno delle monoposto ad effetto suolo. La Mercedes è infatti entrata in crisi tecnica con una monoposto non all’altezza, che solo adesso sta man mano risalendo la china, ma che è ormai troppo distante in classifica per pensare di poter vincere il mondiale.
A sfidare la Red Bull ci ha pensato, o meglio provato, la Ferrari, che nelle prime gare ha retto alla grande il confronto. Tuttavia, non basta una macchina velocissima per rendere vincente un team di perdenti, ed infatti la stagione ha preso subito una piega ben precisa, con Verstappen e la sua squadra in fuga già prima della pausa estiva.
F1, Christian Horner preferisce sfidare la Ferrari
Quella dello scorso anno, tra Christian Horner e Toto Wolff, è stata una guerra di nervi. In F1, erano anni che non si vedeva una battaglia del genere, ed il discorso è valido anche per Max Verstappen e Lewis Hamilton, che in pista si sono sfidati a ruotate, buttandosi anche fuori in un paio di circostanze.
In un incontro con la stampa, Horner ha parlato della stagione attualmente in corso e della lotta con la Ferrari, che è sicuramente meno impegnativa rispetto a quella contro la Mercedes, anche se lui ha evitato, ovviamente, di sottolinearlo: “L’anno scorso è stata una guerra durata ventidue gare, tesissima fino alla fine. Preferirei che quest’anno tutto ciò non si ripetesse. Davvero, è stato un qualcosa di estenuante e stressante“.
La F1 sa essere uno sport davvero difficilissimo, soprattutto dal punto di vista mentale: “Per noi, la classifica al momento è ottima e non potevamo desiderare di andare in pausa estiva con una situazione migliore di questa. La Ferrari è veloce ma anche la Mercedes sta tornando competitiva. C’è ancora tanta strada da fare, mancano molte gare più una Sprint Race in Brasile. Nulla è scontato, ma sicuramente sfidare le Rosse mi piace molto, lo scorso anno era una guerra di nervi, ora la situazione è molto più tranquilla“.
Effettivamente, quest’anno vediamo un Horner molto più rilassato, ma la motivazione è molto semplice. Mattia Binotto non può di certo essere paragonato a Toto Wolff, personaggio che, quando è sul lavoro, incute timore solo a guardarlo. Contro uno come il manager austriaco non si può mai star tranquilli, mentre l’ingegnere di Losanna sta guidando la Ferrari verso il baratro, nonostante una macchina mostruosa.
La sensazione è che la Red Bull passeggerà sino a fine anno portando a casa in anticipo i due titoli mondiali, mentre la Rossa dovrà sudare e non poco per tenere dietro la Mercedes. Sino a qualche settimana fa, una situazione del genere era difficilmente pronosticabile, mentre ora è la triste realtà dei fatti e tutto ciò potrebbe anche peggiorare.