La Moto3 è tornata in pista a Silverstone con la vittoria che è stata appannaggio di Dennis Foggia, fuori Guevara, Garcia e Munoz nel finale.
Impresa di Dennis Foggia che riapre il mondiale di Moto3 a Silverstone dopo una gara clamorosa. Il pilota italiano ha approfittato alla grandissima di quanto accaduto nelle battute finali di questa corsa, battendo Jaume Masia e Deniz Oncu, all’interno di una giornata nera per i dominatori stagionali, vale a dire Sergio Garcia ed Izan Guevara.
I due, che sin qui hanno dominato la stagione della Moto3, si sono ritrovati ko proprio nelle fasi decisive, permettendo al nostro Foggia di recuperare tantissimi punti e riportarsi a -42 dal leader iridato. Ayumu Sasaki ha infatti centrato in pieno Garcia, mentre Izan Guevara è stato vittima di una collisione con Ivan Ortola, che aveva disputato la sua miglior gara stagionale, non riuscendo però a portarla a termine.
Disastro all’ultima curva anche per il giovane fenomeno David Munoz, che è caduto ritrovandosi costretto al secondo ritiro consecutivo. C’è da dire che la corsa di Foggia, indipendentemente dai ritiri dei suoi rivali, è stata a dir poco perfetta, guidando il gruppo per gran parte della durata dell’evento e riuscendo a gestire alla perfezione il ritmo. Adesso, una stagione partita bene ma sviluppatasi male potrebbe riaprirsi.
Moto3, impresa di Dennis Foggia
Nel week-end di Silverstone è tornata in pista anche la Moto3, con il Gran Premio di Gran Bretagna che ha regalato tantissime emozioni. Sin dal sabato, la classe più leggera del Motomondiale non ha risparmiato colpi di scena, visto che la pole position è stata conquistata dal brasiliano Diego Moreira, appena maggiorenne e nativo di San Paolo.
Un rider brasiliano non partiva davanti a tutti dal 2005, ma in quel caso stavamo parlando di MotoGP e colui che fece segnare la pole position fu Alex Barros. In Moto3, nessun brasiliano era mai scattato in cima al gruppo. Al suo fianco si schiera Izan Guevara, seguito da Ryusei Yamanaka.
Lo scatto di Moreira è buono e riesce a tenersi la prima posizione, ma Guevara va subito davanti alle Becketts. Anche Yamanaka riesce a sorprendere il poleman, rimasto forse tramortito dall’emozione del risultato ottenuto sabato. Il sudamericano viene fuori dopo qualche curva e supera nuovamente Guevara, mentre Deniz Oncu è protagonista di un ottimo scatto che lo pone al quarto posto.
Qualifica difficile per il leader della classifica iridata, vale a dire Sergio Garcia, che non è andato oltre l’undicesimo tempo in qualifica. Il primo giro vede uno scatenato Oncu salire addirittura in cattedra, mentre Yamanaka precipita al sesto posto nella seconda parte della pista dopo aver avuto un’ottima partenza.
Izan riesce poi a scavalcare Oncu all’inizio della seconda tornata, mentre Ayumu Sasaki si inventa uno strepitoso doppio sorpasso che lo ponea al quarto posto. Ricordiamo che David Munoz ed Adrian Fernandez devono scontare un long lap penalty a testa dopo gli incidenti provocati ad Assen, ma su questa pista abbiamo visto che il tempo che si perde rispetto ad altri tracciati è relativo.
Grande battaglia per coloro che sono posizionati tra la seconda e la quinta piazza, e ad approfittarne è Guevara che prova a scappare via. Il suo compagno di squadra nel team GasGas Aspar, vale a dire il leader iridato Garcia inizia la rimonta ed è ottavo dopo tre giri, mentre la situazione degli italiani non è ottimale.
Dennis Foggia è settimo con Andrea Migno sedicesimo. Dopo la vittoria in Qatar, quest’ultimo non è mai più esistito, precipitando nei bassifondi della classifica, contro ogni previsione. Tuttavia, Foggia mostra un passo strepitoso che lo vede rimontare giro dopo giro, battagliando in un’ottima giornata per il team Leopard Racing.
A dodici giri dal termine, Foggia prende addirittura il primo posto scavalcando Guevara sul rettilineo dei box, mentre Tatsuki Suzuki si ritrova quarto dietro a John McPee. Il nostro Dennis ha un disperato bisogno di vittoria visti i tre ritiri rimediati nelle ultime quattro gare, che lo hanno tagliato fuori dalla lotta per il titolo dopo aver condotto a lungo la classifica.
Purtroppo, Foggia commette un errore alla Brooklands e perde tre posizioni, con Guevara che guadagna il primo posto su Suzuki e Guevara. Dennis ribadisce il suo ottimo passo recuperando un paio di posizioni e mettendosi in caccia del battistrada Oncu, mentre Guevara è quinto e Garcia nono, in quella che, almeno nella prima parte, è stata la peggior gara stagionale dei dominatori di questo campionato.
Nonostante il long lap penalty, Munoz si riaggancia facilmente al gruppone di testa, ritrovandosi settimo ad una decina di giri dalla bandiera a scacchi. Dai box viene comunicato il target time da seguire per Foggia, segno che il Leopard Racing gli sta consigliando di gestire il ritmo senza forzare troppo, risparmiando la moto e le gomme.
La battaglia infernale tra Jaume Masia, Oncu e Sasazi permette a Foggia di prendere mezzo secondo di vantaggio, anche se gli inseguitori non hanno alcuna intenzione di mollare il colpo. Munoz continua a recuperare guidando al limite, dimostrazione del fatto che l’errore fatto in Olanda non ha minimamente scalfito il suo stile di guida aggressivo.
Suzuki si mette a caccia e recupera quasi tutto il terreno perso sul suo compagno di squadra, che da diversi giri ormai comanda la corsa. Oncu, approfittando anche di un errore di Suzuki che finisce lunghissimo a Copse, va a riprendere Foggia e lo scavalca, mentre va sottolineata la buona gara di Ivan Ortola che è in battaglia per la top five, davanti a Garcia e ad un Munoz che ha perso la spinta iniziale.
Gli ultimi passaggi sono contraddistinti da una lotta sul filo dei millesimi di secondo. Disastro a due giri dalla fine con Sasazi che centra in pieno Garcia, costringendo al ritiro il leader del mondiale, mentre Foggia non vuole mollare il treno dei primi ed all’ultimo giro infila Masia alle Becketts passando in testa nuovamente.
Altro disastro alla Stowe con Guevara ed Ortola che si centrano in pieno, doppio ritiro clamoroso per il GasGas Aspar, mentre Masia passa Foggia e torna davanti a tutti. L’italiano vince mentre anche Suzuki cade, e la stessa cosa accade anche a Munoz. Foggia tiene benissimo e vola a vincere tornando a sperare nel sogno mondiale, anche se il gap dalla vetta resta importante. Prossimo appuntamento in Austria tra due settimane.