Szafnauer spiazzato da Alonso prima e Piastri poi: in casa Alpine si è verificato uno scenario veramente in atteso.
Davvero incredibile quanto successo in casa Alpine la scorsa settimana. Nel giro di due giorni sono successe cose inaspettate per il team, rimasta molto delusa da due decisioni.
La prima è quella di Fernando Alonso, che aveva dichiarato di voler rimanere con la sua attuale squadra e che aveva iniziato a parlare di rinnovo. Poi c’è stata la retromarcia, con la scelta di accasarsi in Aston Martin. Lo spagnolo ha stupito tutti, considerando che la scuderia di Silverstone oggi è poco competitiva.
L’altra decisione che ha destato delusione e anche rabbia in casa Alpine è quella di Oscar Piastri, che era stato ufficializzato come sostituto di Alonso e che qualche ora dopo tramite i social network ha smentito di aver firmato un accordo per guidare per il team l’anno prossimo. Anzi, ha pre-annunciato che guiderà per un altro (McLaren) nel 2023.
In 48 ore è successo di tutto. Adesso non si sa chi affiancherà Esteban Ocon nella prossima stagione. Sono circolati diversi nomi, da Daniel Ricciardo a Mick Schumacher. Prima della ripresa del campionato a Spa-Francorchamps (Belgio) tutto verrà chiarito.
Alpine F1, Szafnauer deluso da Alonso e Piastri
Otmar Szafnauer è rimasto spiazzato da Alonso, che in Ungheria gli aveva fatto intendere che avrebbe rinnovato e che il lunedì dopo la gara ha annunciato il passaggio in Aston Martin: “È la prima volta che sperimento qualcosa del genere, anche se non sono completamente sorpreso. Volevamo che restasse, ma ci sono dettagli del contratto con Aston Martin che lo hanno attratto di più. Noi offrivamo un accordo uno più uno, lui voleva maggiori garanzie. Gli avevamo anche offerto più soldi e c’era un’intesa. Io sono un uomo integro e mantengo la mia parola, ma non tutti fanno la stessa cosa”.
Il team principal dell’Alpine successivamente ha parlato della presa di posizione di Piastri, che forse ha anche più stupito rispetto a Fernando: “Abbiamo firmato un contratto a novembre e i legali ci hanno detto che è vincolante, ci permette di metterlo su una nostra macchina nel 2023. Per questo avevamo emesso il comunicato. Ed esiste anche un’opzione per il 2024. Noi abbiamo sostenuto Piastri, ci dovrebbe essere una certa lealtà verso chi ha investito diversi milioni per prepararlo”.
Szafnauer ritiene che il pilota australiano sia stato un ingrato per il modo in cui si è comportato: “Ci siamo presi cura di lui, lo abbiamo portato nel Mondiale e lo abbiamo preparato alla F1. Non avevo mai visto nulla del genere. Vedremo dove finiremo a livello legale. Abbiamo speso tanti soldi per lui e se il suo futuro non sarà con noi, è logico chiedere un risarcimento”.
C’è la possibilità che la scuderia di Enstone pretenda un risarcimento da Piastri, vincolato da un contratto che scade nel 2023 e con un’opzione valida per il 2024. L’australiano sembra già essere in accordo per gareggiare con McLaren il prossimo anno, però può nascere una disputa legale in queste settimane. Uno scenario che non ci si aspettava.