Antonio Giovinazzi ha disputato la sua ultima gara in F1 lo scorso anno ad Abu Dhabi, ma per lui potrebbero riaprirsi le porte del Circus.
Il mondiale di F1 attrae i migliori piloti del mondo, ma essendoci solo venti posti a disposizione, non è di certo facile pensare di farne parte. Negli ultimi anni, abbiamo assistito all’arrivo di vere e proprie meteore, che hanno preso parte al campionato della massima formula per poche stagioni, senza avere la possibilità di mostrato tutto il loro valore a causa di monoposto non competitive.
L’esempio lampante, pensando ai nostri colori, è sicuramente quello di Antonio Giovinazzi. Il pugliese ha dimostrato una grande velocità sin dalle categorie minori, arrivando a sfiorare il titolo in Formula 2 nel 2016, quando dovette arrendersi al compagno di squadra in Prema, Pierre Gasly, per una manciata di punti.
Tuttavia, Giovinazzi ha poi avuto subito un’occasione nel 2017, debuttanto in F1 in occasione del Gran Premio d’Australia. A farlo gareggiare fu la Sauber, vettura motorizzata Ferrari e legata da sempre alla Scuderia modenese. Il team di Himwil lo scelse per sostituire Pascal Wehrlein, titolare che si era infortunato nelle fasi di pre-campionato.
L’esordio fu molto positivo ed avvenne in Australia, dove disputò solo l’ultima sessione di prove libere prima di andare in qualifica e gara. Purtroppo, le cose non andarono altrettanto bene in Cina, dove andò a sbattere sia al sabato che alla domenica, con un incidente praticamente uguale ripetuto sia sul bagnato che sull’asciutto.
I gravi danni provocati alla monoposto ed il miglioramento delle condizioni di Wehrlein portarono la Sauber ad optare per un ritorno anticipato del tedesco in macchina, che ebbe la possibilità di guidare sin dal successivo GP del Bahrain. A quel punto, la carriera di Antonio appariva segnata, almeno per quello che riguarda la massima serie.
Giovinazzi, comunque, decise di non mollare il suo sogno, continuando a lavorare al simulatore della Ferrari ed a spingere al massimo nelle sessioni di test. Nel 2018 non riuscì a trovare il sedile che desiderava, ma partecipò alla 24 ore di Le Mans con la 488 GTE in classe GTE PRO, dimostrandosi uno dei più veloci in assoluto pur essendo all’esordio nella categoria.
Il pugliese è stato poi ingaggiato dall’Alfa Romeo Racing nel 2019, trovandosi al fianco di Kimi Raikkonen. La presenza di un ex campione del mondo lo aiutò molto nella crescita, anche se gli errori non mancarono di certo. Al Gran Premio del Brasile riuscì a chiudere al quinto posto, in quello che resta il suo miglior risultato nel Circus.
Tuttavia, la crescita della squadra elvetica si fermò a causa della crisi del motore Ferrari, che equipaggiava anche la Haas. L’Alfa divenne così, quasi stabilmente, il fanalino di coda del mondiale assieme alla Williams, e per i piloti non ci fu praticamente nulla da fare. Il team principal Frederic Vasseur optò poi per non rinnovargli il contratto alla fine dello scorso anno, preferendogli Guanyu Zhou. Un peccato, perché almeno nella prima parte di questa annata, la monoposto è stata molto competitiva, cosa mai capitata con Giovinazzi.
F1, ecco perché Giovinazzi potrebbe tornare nel Circus
Nelle ultime ore, sta succedendo qualcosa di clamoroso in F1, in particolare per quello che riguarda il sedile dell’Alpine al fianco di Esteban Ocon. Nel giovedì del Gran Premio di Ungheria, Sebastian Vettel ha annunciato il suo ritiro alla fine della stagione, liberando il proprio posto all’Aston Martin.
Pochi giorni dopo, la squadra di Lawrence Stroll ha ufficializzato l’ingaggio di Fernando Alonso, un vero e proprio fulmine a ciel sereno anche per l’Alpine che è venuta a conoscenza della notizia solo tramite il comunicato stampa redatto dai rivali. Incredibile ma vero, nella F1 super-tecnologica di oggi accadono anche cose del genere.
Tuttavia, il peggio, se possibile, doveva ancora arrivare, ed infatti tutto è successo nelle ore seguenti. L’Alpine ha annunciato che Oscar Piastri sarebbe stato il sostituto di Alonso, ma lo stesso australiano ha smentito tutto attraverso i proprio canali social. Questo significa che il team principal della squadra di Enstone, Otmar Szafnauer, aveva perso sia un due volte campione del mondo che la giovane promessa su cui si era investito tutto.
Con ogni probabilità vedremo Piastri impegnato con la McLaren il prossimo anno, al fianco di Lando Norris. Stando a quanto riportano varie testate, sembra che ci siano numerosissimi piloti che si sono proposti all’Alpine, e si parla anche del nostro Antonio Giovinazzi come papabile candidato. Le speranze del pugliese, almeno per ora, non sembrano altissime, ma è impossibile dare delle certezze.
Il nostro Antonio, quest’anno, ha gareggiato in Formula E con il team Dragon Penske, faticando enormemente a causa di una squadra non certo competitiva, che è anzi la peggiore del lotto. Adattarsi ad una categoria completamente diversa non è di certo facile, ma siamo sicuri che Giovinazzi preferirebbe tornare a guidare le monoposto più veloci del mondo piuttosto che quelle elettriche, che di certo non piacciono ai tifosi. Le prossime giornate saranno cruciali per scoprire cosa accadrà nel futuro del pugliese.