Incidente 8 Ore di Suzuka: arrivano nuovi aggiornamenti su Gino Rea

Era caduto rovinosamente mentre stava disputando la 8 Ore di Suzuka. Ricoverato in stato di coma in ospedale, Gino Rea è stato raggiunto dalla famiglia.

Dopo due anni di pausa a causa della pandemia finalmente i piloti erano tornati in Giappone per disputare una delle manifestazioni di durata più amate e attese dell’anno, la 8 Ore di Suzuka, ma il destino ha voluto che un incidente oscurasse la gioia del momento. Certo, lo show è andato avanti, ma la preoccupazione ha continuato a veleggiare nell’aria.

Gino Rea, Honda (Gino Rea Twitter)
Gino Rea, Honda (Gino Rea Twitter)

Tutto è successo sabato scorso, durante la sessione di prove libere. Il centauro della Honda Gino Rea ha perso il contro della sua CBR 1000RR-R ed è scivolato all’altezza della terribile chicane del triangolo che nel 2003 fu fatale a Daijiro Kato, rimanendo a terra esanime.

Immediatamente trasportato all’ospedale più vicino è stato operato d’urgenza a causa delle numerose lesioni riportate. Purtroppo non ha mai ripreso conoscenza e tutt’ora si trova presso la struttura in condizioni critiche. Eppure sembra esserci una luce in fondo al tunnel.

Come sta Gino Rea dopo la caduta

Nelle ore successive le notizie riguardanti il britannico sono state pochissime e diffuse con il contagocce. Si parla di coma e di situazione grave. Ora però ci sarebbero buone nuove. A portarle i genitori stessi del centuaro.

Arrivati nel Paese asiatico con grande ansia e per gentile concessione del governo locale che, facendo uno strappo alle regole anti-Covid ha permesso loro di entrare con un solo PCR, si sono recati al capezzale del 32enne e quasi in maniera insperata, hanno potuto diffondere un comunicato dai toni confortanti.

Non abbiamo potuto scrivere niente prima per rispetto alla cultura nipponica che non rilascia notizie ai media senza prima aver il contatto diretto con la famiglia“, si legge sulla nota. “Siamo arrivati in Giappone l’8 agosto alle ore 20. Ringraziamo molto l’EWC, la FIM, il Circuito di Suzuka, il Consolato britannico e il team TSR Racing per l’aiuto con il visto“.

Dopo gli omaggi di rito per il lavoro fato nel dietro alle quinte, il punto sullo stato dell’inglese. “Alle ore 14:30 abbiamo avuto l’opportunità di vedere Gino, quindi ora abbiamo la conferma dai medici circa la sua salute“, prosegue la nota che spiega altresì alcuni dettagli finora sconosciuti. “E’ stato portato in terapia intensiva sabato 6 agosto dopo il crash avvenuto nelle FP2. Aveva un trauma cranico e diverse ferite alla testa, oltre a una lesione alla clavicola sinistra. È ancora sotto sedativi per ridurre il gonfiore nella testa e per controllare la temperatura“.

Farà un’altra TAC mercoledì per una nuova valutazione, ma ha una mentalità molto forte, vive pienamente la sua vita e dà il 100% in ogni situazione. Il fatto che sia così coriaceo lo aiuterà a recuperare presto“, il messaggio pieno di positività che si innesta a quello di qualche ora prima rilasciato da un corrispondente inglese, secondo cui i dottori sarebbero rimasti colpiti dalla rapidità di ripresa del rider e addirittura avrebbero valutato l’ipotesi di interruzione della respirazione assistita.

L’impatto subito dal campione Superstock 600 del 2009 è stato talmente violento da rompere il casco. Per chiarire quanto avvenuto è stata avviata un’indagine.

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