La Ferrari è ancora nell’occhio del ciclone dopo le tante gare perse a causa delle strategie. Arriva una dura critica dall’ex di Maranello.
Mattia Binotto ha detto che la prima parte della stagione della Ferrari è da considerarsi positiva, e che non c’è assolutamente nulla da cambiare al muretto. Se si pensa al grandissimo potenziale di questa monoposto, che si è dimostrata la migliore del lotto, ed agli 80 punti di ritardo che Charles Leclerc accusa dalla Red Bull di Max Verstappen, si capisce che la dichiarazione del team principal è del tutto errata.
La sufficienza non può neanche essere sfiorata dal Cavallino, se non per il comparto tecnico che ha progettato la monoposto. Al muretto non si può dare più di un due come voto complessivo, viste le innumerevoli nefandezze che sono costate il mondiale al monegasco, ma anche l’affidabilità ha avuto un peso determinante su questa stagione.
Tuttavia, c’è da dire che sia Leclerc che Verstappen hanno accusato due ko a causa di problemi tecnici, per cui la differenza maggiore l’hanno fatta gli errori tattici. A Charles sono state tolte tre vittorie a Monte-Carlo, Silverstone e Budapest, che sono state trasformate in due quarti ed in un sesto posto. Ciò significa che 40 punti sono andati persi in questo modo, poi ce ne sono altri 39 gettati via dal pilota con i suoi errori.
Dunque, la Ferrari non può appellarsi alla sfortuna, se non per il fatto che Leclerc si è ritirato mentre era in testa a Barcellona e Baku, mentre in Bahrain ed in Australia, il campione del mondo è stato costretto al ko quando occupava la seconda posizione, perdendo 14 punti in meno rispetto al rivale.
Tutto ciò che poteva andare storto è andato storto, ed il povero Charles è riuscito a portare a casa cinque miseri podi su tredici gare, uno in meno di Lewis Hamilton che guida una Mercedes decisamente non all’altezza della Rossa. C’è davvero da piangere considerando che con una macchina del genere il mondiale è già finito prima di agosto, ma era già stato compromesso enormemente ai primi di giugno, in particolare dopo il ko dell’Azerbaijan.
Ferrari, arriva la dura critica di Mika Salo
La Ferrari è stata il bersaglio di pesantissime critiche in questo periodo di pausa estiva, che ha seguito il tracollo ungherese dove Charles Leclerc e Carlos Sainz sono finiti fuori dal podio. L’ultimo, ma non per importanza, a prendere in giro la Scuderia modenese è stato Mika Salo, colui che nel 1999 rimpiazzò Michael Schumacher sulla Rossa dopo il terribile incidente di Silverstone.
Intervistato da “RacingNews365“, l’ex pilota di Ferrari e Sauber ha dichiarato: “Non si può davvero pensare di lottare per i titoli mondiali facendo questi errori. Mi risultata davvero complicato dire cosa vada a causare questi problemi nella loro squadra, ma c’è sempre qualcosa che va per il verso sbagliato. La situazione è difficile, ma sono sicuro che cercheranno di capire, analizzare e risolvere la situazione, perché hanno buttato via il mondiale“.
Salo ha poi difeso l’operato di Mattia Binotto: “So bene che tanta pressione sulla squadra, ma è così per ogni team. Chi gestisce la squadra è sempre sotto pressione per rendere al massimo ed ovviamente in Italia se ne parla molto. La Ferrari ha cambiato diverse volte i responsabili. Io credo che Binotto abbia fatto davvero un bel lavoro a riportare la Rossa nelle prime posizioni, deve soltanto sistemare alcune cose. Riescono a mettere in pista delle ottime qualifiche, ma alla domenica non fanno lo stesso“.
L’ex pilota non ha risparmiato una vera e propria bordata: “Sembra quasi che le riunioni prima della gara funzionino all’opposto, come se studiassero come perdere anziché come vincere. Se devo essere onesto, non penso che meritino il titolo. Ma sarebbe bello se riuscissero a risolvere tutti i loro guai dopo la pausa estiva, perché tutti vogliamo vedere gare belle ed una battaglia tirata per il titolo, magari con l’aggiunta della Mercedes nella lotta per le vittorie“.