La Mercedes è impegnata attivamente nella lotta al porpoising. Toto Wolff è tornato a parlare dei possibili danni cerebrali ai piloti.
Il mondiale della rivoluzione tecnica e del ritorno delle F1 ad effetto suolo ha evidenziato la fine del dominio Mercedes, che già lo scorso anno aveva scricchiolato, con la Red Bull di Max Verstappen campione del mondo tra i piloti. Il team di Brackley aveva comunque vinto per l’ottava volta consecutiva il titolo costruttori, ed ora la situazione si è però totalmente ribaltata.
Nelle prime tredici gare, Lewis Hamilton e George Russell non sono mai saliti sul gradino più alto del podio, anche se da Baku in poi sono ormai una presenza fissa sul podio. L’ex Williams ha staccato la prima pole position della sua carriera in Ungheria, ma le frecce d’argento non hanno potuto nulla contro la strepitosa rimonta della Red Bull di Verstappen, che viaggia spedito verso il bis iridato.
La Mercedes spera molto nella direttiva tecnica, la TD39, che verrà introdotta a Spa-Francorchamps per controllare il porpoising e la flessione dei fondi. La questione dei saltellamenti è stata discussa sin dai test di Barcellona, in occasione dei quali si era presentata per la prima volta. Nelle ultime gare, il “pompaggio” sembra esser stato risolto, ma la direttiva verrà comunque applicata.
Mercedes, Toto Wolff parla della stagione e del porpoising
Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha concesso un’intervista a “Motorsport.com“, raccontando le sofferenze di questa stagione per la casa della Stella a tre punte, ma concentrandosi anche sulla problematica del porpoising. A suo parere, come aveva già spiegato tempo fa, si tratta di un qualcosa che può colpire la salute dei piloti, ed è per questo che va combattuta.
“Stagione difficile? Ho sempre pensato che i periodi più duri e bui ti permettono di crescere molto, ti aiutano a capire chi sei.Credo che a parte Red Bull e Ferrari, tutte le altre squadre hanno avuto delle oscillazioni non indifferenti in termini di performance. Per noi non è stato affatto facile, abbiamo avuto tanti alti e bassi e sicuramente ci siamo dovuti abituare ad una situazione diversa“.
Riguardo al porpoising, il boss della Mercedes ha detto: “I problemi fisici che potrebbero colpire i piloti? Potete chiedere alla Federazione Internazionale lo studio medico che ha fatto, dal quale risulta che le frequenze di uno o due hertz, che vengono ripetute per diverse volte, possono portare nel lungo periodo a danni cerebrali“.
“E noi abbiamo visto frequenze da sei a sette hertz per diverse ore. La FIA non ha altra scelta, è obbligata a fare qualcosa di nuovo, e credo che davanti a questo problema avere dei team che fanno pressioni a favore o contro una decisione del genere, sia del tutto privo di valore. Tutto ciò sta diventando una questione medica, e bisogna rispondere, e questi studi sono una realtà, sono fatti“.
“Non credo che la FIA si farà trattare in modo strano in nessuna delle due direzioni, la GPDA ha fatto sapere come la pensa, ed anche i piloti hanno rilasciato le loro idee personali in forma anonima. Gli specialisti ed i medici che si occupano di tutto ciò hanno parlato tra di loro, e il risultato è che quanto abbiamo visto può essere causa di danni sui piloti nel lungo periodo. E la Federazione Internazione dice di non volere un qualcosa di simile a quella che abbiamo visto nella NFL“.
Effettivamente, tutta questa situazione sta assumendo delle proporzioni molto grandi. Il porpoising è stato risolto da tutte le squadre, compreso il team di Brackley, per dichiarazione dello stesso Wolff. Quando ci si lamenta del porpoising, bisognerebbe ricordarsi di come guidavano i piloti del passato, che scendevano dalle monoposto con le mani piene di calli. Oggi, a quanto pare, si tratta della solita questione politica, e la salute dei piloti c’entra poco o nulla. Il futuro dirà di più.