I render ci danno l’occasione di parlare di un’Alfa Romeo straordinaria. In molti sognano di rivedere su strada un nuovo modello sportivo della casa milanese.
Il marchio del Biscione non sta attraversando un momento straordinario. Dopo il clamoroso calo di vendite degli ultimi anni, l’Alfa ha puntato tantissimo sulla creazione di SUV alla moda, snaturando un po’ il suo DNA. Se una parte della clientela ha accolto con entusiasmo le comode vetture a trazione integrale, in molti si sono lamentati di un listino sempre più scarno. Il sogno degli alfisti è rivedere in strada una nuova MiTo e vetture sportive di alto profilo.
Nella sua lunga storia il brand di Arese è divenuto noto, soprattutto, per la sportività. Auto uniche nel suo genere che hanno fatto scuola. Il marchio facente parte del Gruppo Stellantis punterà nei prossimi anni sull’elettrico con il lancio di nuovi modelli innovativi. Una mossa molto rischiosa per una marchio che ha attraversato un periodo di crisi molto forte e solo ora sta iniziando a rivedere la luce. All-in sull’elettrico potrebbe essere un flop clamoroso, anche perché l’Italia sta attraversando un momento di crisi economica come pochi altri nella storia. Le auto elettriche continuano ad essere lanciate a prezzi esorbitanti e non sarà facile rialzare i volumi di vendita.
Le auto elettriche rappresentano, ad oggi, un lusso per pochi. Considerare le infrastrutture non ancora all’altezza, gli italiani non sono convinti di fare un investimento così elevato. Senza eco-bonus le vetture alla spina rimangono una incognita assoluta, specialmente in ottica rivendita. In casa Alfa Romeo hanno comunque già annunciato il clamoroso all-in nel mercato elettrico. Al momento il listino Alfa, oltre alla Stelvio e alla Tonale, propone solo la Giulia ad una cifra molto elevata. Storicamente alcuni modelli di Alfa erano un sogno per pochissimi, tra questi vi è stata la mitica 33 Stradale.
Alfa Romeo, un salto nel passato
La 33 Stradale è una fuoriserie prodotta dall’Alfa Romeo in 18 esemplari tra il 1967 e il 1969. Partendo dal modello da competizione che si faceva ammirare in pista, la versione omologata per la circolazione stradale è considerata una delle vetture più belle mai prodotte. In alcuni aspetti la 4C e la 8C si sono ispirate alla 33 Stradale. Per descrivere il design del gioiello di Arese, la casa italiana elaborò il concetto della “bellezza necessaria”. Un’auto così raffinata nello stile che qualcuno avrebbe dovuto ideare per il godimento assoluto degli appassionati. La vettura fu disegnata dal grande Franco Scaglione e costruita dalla Carrozzeria Marazzi.
Una delle caratteristiche del mezzo era l’apertura a farfalla delle portiere, incernierate anche sul tetto. Il motore in posizione centrale, lo stesso della Tipo 33 da competizione, è un 8 cilindri a V di 90° da 1995 cm³ con alesaggio di 78 mm e corsa di 52,2 mm, ideato dal Direttore della Progettazione Meccanica Alfa Romeo Giuseppe Busso e poi sviluppato dall’Autodelta di Carlo Chiti. Si trattò di una innovazione clamorosa. Progettato interamente in alluminio e magnesio, dispone di distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, 2 valvole per cilindro al sodio inclinate di 48° (33 mm di diametro quella di aspirazione e 28 mm di diametro quella di scarico), sedici candele (2 per cilindro), impianto di iniezione meccanica indiretta Spica con doppia pompa della benzina elettrica e lubrificazione a carter secco.
Una chicca in grado di erogare 270 CV di potenza a 9600 giri/min nella versione da competizione e 230 CV nella versione stradale. Altro dato interessante era rappresentato dal peso, appena 690 kg, che rendeva la vettura molta compatta e capace di prestazioni pazzesche per l’epoca. La velocità massima dichiarata era di 260 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi. Ovviamente una vettura moderna dovrebbe far strabuzzare gli occhi a tutti gli alfisti, esattamente come fece all’epoca la creatura costruita dalla Carrozzeria Marazzi. Per la nuova 33 stradale l’Alfa Romeo vorrebbe avvalersi del know-how della azienda svizzera, Sauber Engineering, con cui collabora anche in F1 e con la quale ha già sviluppato modelli come la Giulia GTA e GTAm.
Un ritorno di una supercar darebbe una nuova immagine al Biscione, regalando agli alfisti una nuova pagina di storia. L’idea di riportare in alto il nome della casa italiana con diversi modelli di spessore, tra cui uno con motore centrale, balena nella testa dei vertici da diversi anni. Oltre ad un SUV elettrico, l’Alfa Romeo avrebbe intenzione di puntare su una nuova Giulia. La 33 Stradale potrebbe essere una serie limitata a 33 esemplari, con prezzi che potrebbero lievitare fino a mezzo milione. Si tratterebbe di un modello special, ispirato al design storico della vettura anni ’60, come potete ammirare nel video in basso. Bassa, larga e con elementi tondeggianti che riportano alla mente anche la più moderna 8C. Ammirate la 33 stradale in questo render in tutta la sua bellezza.
https://www.youtube.com/watch?v=enAOLDv8aBk