Jorge Lorenzo ha espresso il suo pensiero sulla MotoGP di oggi, confermando anche alcuni appunti critici che vengono fatti da più persone.
il campionato MotoGP è ancora aperto, anche se Fabio Quartararo è il grande favorito alla vittoria finale. A otto gare dalla fine sono 22 i punti di vantaggio su Aleix Espargarò e 49 su Francesco Bagnaia. Il francese dovrà sudarselo parecchio il suo secondo titolo.
Nel prossimo weekend c’è il Gran Premio d’Austria, un appuntamento che sembra più favorevole a Ducati e Aprilia che a Yamaha. I rettilinei del Red Bull Ring possono mettere un po’ in difficoltà la M1, che dà il meglio nei tratti guidati e che soffre in termini di velocità massima. A Spielberg il campione in carica potrebbe perdere punti sui rivali, anche se ciò non va dato per scontato.
Da capire anche il ruolo che avranno gli altri piloti nel togliere punti a questo o quel contendente al titolo. La pattuglia ducatista col quartetto Miller-Zarco-Martin-Bastianini va tenuta d’occhio, così come Maverick Vinales con l’altra Aprilia. Pure i rider della Suzuki in alcune gare possono essere forti. I giochi sono aperti.
Jorge Lorenzo parla del campionato MotoGP
Jorge Lorenzo in un’intervista concessa a CycleWorld ha così commentato la prima parte di stagione 2022 della MotoGP: “La vera sorpresa è Aleix Espargarò, nessuno si aspettava che potesse vincere e ora è solido al secondo posto. A 33 anni è una vera rivelazione. Quartararo è il più forte come velocità e forza mentale, nonostante Yamaha non sia la migliore moto. Sarebbe ancora più imbattibile su una Ducati. È un pilota completo e vedo le sue mani molto vicine al titolo”.
Il cinque volte campione del mondo pensa che Quartararo sarebbe ancora più difficile da battere se guidasse una Ducati, la moto che Pecco Bagnaia vorrebbe riportare a vincere quel titolo MotoGP conquistato solo nel 2007 da Casey Stoner: “È veloce, come si evince dalle pole position che ha ottenuto. Ha commesso diversi errori e il divario è ampio, però il campionato è ancora aperto”.
A Lorenzo è stato chiesto anche di come veda la MotoGP di oggi a livello di personalità, visto che molti criticano l’ambiente per mancanza di personaggi e rivalità che appassionino veramente i tifosi: “Concordo, oggi sembrano tutti amici. Quartararo non parla con Bagnaia come lo facevo io con Rossi e Bagnaia non parla con Martin come Valentino lo faceva con Stoner. Rispetto i piloti, però le battaglie spietate hanno sempre acceso i tifosi. Penso allo sguardo feroce di Gibernau verso Rossi a Jerez 2005, alle lotte Rossi-Biaggi o Rossi-Stoner. La rivalità era nell’aria”.
Jorge condivide ciò che pensano molti sull’ambiente odierno della MotoGP. Il clima particolarmente amichevole, per quanto certamente apprezzabile da un lato, potrebbe non scaldare troppo i fan. Vero è che devono appassionare soprattutto le battaglie in pista, il resto dovrebbe essere “contorno”. In ogni caso, non vanno inventate rivalità che non ci sono solo per far discutere.