Tim Gajser è il nuovo campione del mondo dell’MXGP dopo una stagione in cui ha pesato l’assenza di Jeffrey Herlings tra i big.
In Finlandia, la MXGP ha salutato il nuovo campione del mondo. Si tratta di Tim Gajser, 25enne sloveno che ha messo le mani sulla quinta corona iridata della sua giovane quanto già eccezionale carriera, diventando re per la quarta volta della top class, la terza negli ultimi quattro anni.
Gajser infatti, aveva debuttato in classe regina nel 2016, vincendo subito, al primo colpo il titolo mondiale. Nel 2019 era arrivato il momento del bis, ma come si dice in gergo, non c’è due senza tre. Nel 2020 infatti, in quella che è forse stata la stagione più tribolata della storia dell’MXGP a causa del Covid-19, come accaduto in tutte le altre discipline sportive, il giovane Tim ha approfittato di tutto ciò che è accaduto per confermarsi iridato.
All’epoca, conquistò il suo terzo titolo mondiale nell’appuntamento disputato in Trentino, a Pietramurata, togliendo tutte le speranze di rimonta al nostro Tony Cairoli. Il re indiscusso dei tempi moderni, vale a dire Jeffrey Herlings, si era ritirato per infortunio spianando la strada a Gajser per il titolo, così come aveva dovuto dare forfait anche Jorge Prado, positivo al virus che aveva iniziato a sconvolgere il mondo proprio in quell’anno.
Herlings ha poi avuto la sua vendetta nel 2021, ma i problemi fisici sono tornati ad attanagliarlo proprio quest’anno, spalancando la strada allo sloveno che ha così potuto servire il poker di mondiali in classe regina. Si tratta di un risultato straordinario, che puntella ancor di più quella che è una giovane quanto vincente carriera in una delle discipline più difficili di tutto il mondo delle due ruote.
MXGP, Gajser campione del mondo in Finlandia
La MXGP ha dunque salutato il campione del mondo per la stagione 2022, con Tim Gajser che si è ripreso il titolo. Vincere per tre volte in quattro stagioni non è facile in nessun campionato, ma ancor meno nel motocross dove gli imprevisti sono davvero dietro l’angolo ad ogni centimetro di pista.
Al Gran Premio di Finlandia, lo sloveno è arrivato con un bel margine in classifica ed ha corso da ragioniere, da veterano di questa categoria nonostante la giovane età di appena 25 anni, non prendendosi alcun rischio e chiudendo sesto al primo round ed addirittura settimo nel secondo, quello che gli ha consentito di servire il poker iridato in MXGP.
Dopo il successo in MX2 con la Honda nel 2015, Gejser è arrivato in top class nel 2016 ed ha sorpreso vincendo il suo primo titolo da rookie al primo tentativo, davanti al leggendario Tony Cairoli. Dopo aver chiuso quinto nel 2017, ma dove ha saltato diverse gare a causa di un infortunio, e quarto nel 2018, ha riconquistato la corona nella stagione 2019 e l’ha riconfermata nel 2020 entrambi davanti a Jeremy Seewer, prima di essere detronizzato nel 2020, dove è arrivato terzo dopo la lotta fino al traguardo con Jeff Herlings e Romain Febvre.
A causa degli infortuni, i due principali rivali sopracitati non hanno potuto battagliare per il mondiale nel 2022, e solo Jorge Prado lo ha potuto impensierire ad inizio della stagione, dove ha vinto dieci delle prime quattordici gare, chiudendo invece secondo in altre tre con un terzo posto come peggior risultato. Una dittatura davvero ferrea e che dimostra la sua superiorità marcata sulla concorrenza diretta.
Così facendo, lo sloveno ha creato subito un grande gap in graduatoria generale che ha gestito perfettamente nella seconda parte del campionato, dove i suoi rivali hanno iniziato a mollare il colpo, consapevoli che la rimonta fosse impossibile. Nelle ultime diciotto gare, Gajser si è imposto per sole tre volte, mostrando una solidità impressionante che gli ha permesso di vincere il suo ennesimo titolo senza troppi patemi d’animo. Si tratta di uno che farà la storia senza troppi problemi.