Ferrari, c’è una voce fuori dal coro: sentite cosa ha detto l’ex di Maranello

La Ferrari è stata bersagliata di critiche per le nefandezze strategiche di questa stagione. Un ex pilota della Rossa difende la squadra.

In Ferrari ci sono state quasi quattro settimane di tempo per riflettere sulla prima parte di stagione, con Mattia Binotto che l’ha definita positiva. Vedendo solo ai risultati e confrontandoli con quanto avvenuto nell’ultimo biennio, si potrebbe anche essere d’accordo con il team principal della Scuderia modenese, ma sappiamo che la realtà è ben diversa.

Ferrari F1-75 (ANSA)
Ferrari F1-75 (ANSA)

Quanto dichiarato dall’ingegnere di Losanna è un chiaro distorcimento dei fatti, inconfutabili, che si sono verificati. Affermare che sulle strategie non ci sono stati problemi e che non c’è nulla su cui intervenire, si prende in giro il tifoso, che ogni domenica è costretto a soffrire per ciò che può vedere in televisione o dalle tribune.

La Ferrari, ormai su questo non ci sono dubbi, è diventata lo zimbello del motorsport in questa stagione, che ha toccato il suo fondo in Ungheria. Dopo la sciagurata strategia di Budapest che ha tolto a Charles Leclerc l’ennesima gara vinta e stravinta, tantissimi personaggi hanno deriso il Cavallino e lo staff addetto alle tattiche di gara comandato da Inaki Rueda.

Quello che tutti si sono chiesti è: possibile che una gloriosa azienda come quella che ha sede a Maranello possa accettare un danno d’immagine del genere? Purtroppo, dai vertici non c’è stata neanche una dichiarazione, ma non ci si poteva attendere altrimenti da un presidente assenteista come John Elkann, che dal 2019 in avanti si sarà visto due o tre volte nel box, non di più.

Ed ora? Il Cavallino è ormai l’ombra di quella squadra fantastica di un tempo, sottomessa ormai alla dittatura della Red Bull, e sino a poco tempo fa, della Mercedes. C’è grande rammarico nei tifosi pensando al fatto che la monoposto schierata è la migliore del lotto, ma il cui potenziale viene ogni domenica gettato al vento da una squadra dove l’incompetenza regna ormai sovrana da anni.

Ferrari, Alesi difende la Rossa dalle critiche

Inspiegabilmente, tra coloro che difendono sempre la Ferrari c’è Jean Alesi, che non ha mai mosso mezza critica contro la Scuderia modenese. Siamo d’accordo con il francese sulla passione ed il tifo, ma continuare a difendere l’indifendibile è solo un male per un team allo sbando, che non ha più scuse visto che il 2022 doveva essere l’anno del rilancio.

Intervistato da “Give me Sport“, l’ex pilota della Rossa ha commentato questa prima parte di campionato, difendendo la squadra e sottolineando che il bilancio non è poi così negativo come sembra. Evidentemente, l’amore per questa squadra può influire anche sui giudizi, cosa che non dovrebbe mai accadere.

Nelle ultime stagioni, la Ferrari non ha mai potuto lottare lì davanti a causa di una pessima vettura. Non è quasi mai andata sul podio, poi nel 2021 la situazione ha iniziato a migliorare. Ed ora, con queste nuove regole, la vettura è un razzo ed è molto competitiva su tutte le piste. Secondo il mio parere, il campionato 2022 non è poi così negativo. Ma, com’è ovvio che sia, siamo a metà di questa stagione ed ora possiamo dare un giudizio su quanto abbiamo visto in pista ed ai box“.

Alesi ha poi aggiunto: “Il team ha avuto dei momenti in cui ha preso la decisione sbagliata nel momento sbagliato. Ed un piccolo sbaglio può avere delle grandi e gravi conseguenze. Secondo me è meglio avere una macchina che sia veloce e poi sistemare ciò che avviene nella squadra, perché a Maranello c’è stato un lungo arco temporale in cui non si è vinto nulla, ma ora si sta costruendo un gruppo vincente. Ora sta sfidando la Mercedes e la Red Bull, che negli ultimi dodici anni hanno vinto tutto e quindi questo percorso per essere forti non solo a livello di vettura richiederà tempo“.

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