Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, ha scelto di proseguire la sua carriera al volante di un’Audi R8 nel campionato GT.
L’addio di Valentino Rossi ha, certamente, dato uno scossone forte al Paddock della MotoGP. Il pilota di Tavullia è stato un simbolo della classe regina, non solo della Yamaha. Un pilota amato da milioni di fan che è riuscito a trascinare ondate di tifosi in giro per il mondo, mossi da una passione sfrenata che solo il Dottore riusciva a trasmettere.
L’ultimo atto a Valencia è stato un momento toccante per tutti gli appassionati cresciuti con le imprese del campione di Tavullia. Un tassello fisso di ogni domenica pomeriggio è venuto a mancare e in Spagna a tanti è scesa una lacrimuccia. L’italiano è stato omaggiato come un vero e proprio eroe, proprio come solo ai più grandi è avvenuto nella storia. La folla è impazzita per avere un ricordo del campione, fermato ad ogni metro, in pit lane, dagli ingegneri e tecnici di tutti i team.
Vi sono piloti che lasciano un segno indelebile e Rossi è uno di quelli. In occasione del suo ultimo Gran Premio nella classe regina è stato portato in trionfo, come se avesse vinto il suo decimo mondiale. Nel box del team Yamaha Petronas si è scatenata la festa tra cori e alcol a fiumi. Il decimo posto in gara ha chiuso una stagione, però, avara di soddisfazioni. Il centauro ha deciso di non mollare al termine del 2020, anche a causa della pandemia. Il suo desiderio era concludere la carriera davanti ad una folla festante e non in una domenica senza pubblico sugli spalti.
I fan hanno sempre giocato un ruolo importantissimo nella lunga carriera del pilota. Nonostante il cambio di categoria in migliaia lo hanno seguito per il debutto nel campionato GT. Valentino Rossi aveva bisogno di cambiare aria, dopo una parte finale di carriera tormentata. Nel 2021, per la prima volta, non ha chiuso una gara sul podio. Un evidente segnale che era giunto il tempo di dire basta con le due ruote. Il passaggio al team satellite della Yamaha è stato obbligato. Fabio Quartararo ha vinto il titolo mondiale al suo primo anno nel team ufficiale, relegando il Dottore a ruolo di prima guida della seconda squadra. Nonostante un finale, fisiologicamente, in declino, VR46 continuava a divertirsi.
Dove seguire ora Valentino Rossi
Valentino Rossi ha fatto la storia del motociclismo. C’è un dato che va oltre il numero di vittorie e podi del pilota di Tavullia. Il pilota di Aprilia, Honda e Yamaha è l’unico e rimarrà l’unico ad aver vinto un titolo in tutte le classi in cui ha preso parte, avendo conquistato il titolo mondiale nel 1997 in 125, nel 1999 in 250, nel 2001 in 500 e nel 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, 2009 in MotoGP. Valentino ha ottenuto ben 115 vittorie in carriera in 125, 250, 500 e MotoGP, correndo tra 1996 e 2021.
Il campione ha sfidato i più grandi piloti della sua generazioni. Campioni che hanno scritto pagine indelebili del Motorsport. Un momento storico e forse irripetibile per la classe regina. In tanti hanno provato ad emularlo in pista, ma il suo stile è stato unico. Ha segnato un’epoca e avvicinato al motociclismo tantissimi giovani che sono rimasti innamorati del suo modo di guidare. Campioni come Kenny Roberts Junior, Loris Capirossi, Max Biaggi, Sete Gibernau, Nicky Hayden, Casey Stoner, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Marc Marquez hanno dovuto sfidare uno dei più grandi talenti della storia delle due ruote.
Nel 2020 VR146 ha preferito di lasciare spazio e Marco Bezzecchi e a suo fratello minore Luca Marini, pur avendo lanciato un suo team anche in MotoGP. Valentino ha deciso di dedicarsi alle corse su quattroruote, incontrando non poche difficoltà di ambientamento. Il mondo del Motorsport è variegato ed essere stato un grande campione di moto, non garantisce la performance sulle auto. Il weekend inaugurale e quello di Zandvoort sono stati i più complessi della stagione, contraddistinti da diversi errori. Rossi è andato a sbattere nella mattinata di venerdì durante le prime prove libere, e si è reso protagonista dopo appena venti minuti di gara.
Dopo una buona performance al Paul Ricard, il Dottore sperava di confermarsi ai piani alti anche in Olanda, insieme ai suoi compagni di squadra Frederic Vervisch e Nico Muller. I piloti si sono alternati alla guida dell’Audi R8 LMS GT3 Evo II del team WRT, ma non hanno ottenuto un risultato all’altezza delle aspettative. Raffaele Marciello fa sempre la voce grossa in pista, al volante della Mercedes AMG GT3 del team Akkodis ASP. L’italo – svizzero è primo nella classifica squadre davanti proprio al team WRT. L’ex membro della Ferrari Driver Academy è affiancato da Timur Boguslavskiy, che gareggia solo negli eventi validi per la Sprint Cup.
Valentino Rossi, in ogni caso, ha fatto una scelta anche di divertimento, pur di stare accanto alla propria famiglia. Valentino è diventato padre e ha trovato il modo di coniugare la sua passione per il Motorsport con gli impegni coniugali. Il nove volte campione del mondo ha deciso di provare il brivido dell’automobilismo e tanti altri centauri lo hanno poi imitato. Il campionato GT World Challenge Europe 2022 va in onda in diretta TV sul canale Sky Sport Action. Per la live streaming sono a disposizione i servizi Sky GO e NOW, oltre al canale ufficiale YouTube del GTWCE.