Quanto costa un casco di F1? Scopriamo le incredibili cifre

In F1 ci sono tantissime curiosità, ed ora che c’è la pausa estiva ve ne snoccioliamo alcune. Ecco quanto costa un casco da gara.

Il mondiale di F1 targato 2022 è in ferie, con il prossimo appuntamento che è fissato per il Gran Premio del Belgio, che si disputerà sul meraviglioso tracciato di Spa-Francorchamps il prossimo 28 di agosto. Dopo quasi un mese di sosta, il Circus sta per tornare a dare spettacolo, anche se c’è da dire che l’esito di questo campionato è ormai segnato.

F1 Casco (ANSA)
F1 Casco (ANSA)

Max Verstappen e la Red Bull possono gestire rispettivamente 80 e 97 punti di vantaggio su Charles Leclerc e la Ferrari, con il monegasco che in Belgio partirà anche dalle retrovie, andando a deliberare quella che sarà la quinta power unit. Tutto va a gonfie vele per il campione del mondo, che potrebbe bissare con grande anticipo il suo trionfo iridato.

In F1 ci sono anche tante curiosità, che molto spesso non vengono affrontate o discusse, visto che le oltre venti gare previste per ogni stagione portano via un sacco di tempo, trasportando anche chi racconta il Circus in un vortice di notizie. Molti di voi si saranno sicuramente chiesti cosa rappresenti per un pilota il proprio casco, che è sicuramente il tratto distintivo dei nostri beniamini.

F1, ecco quanto costa il casco dei piloti

I caschi dei piloti di F1 sono un sistema di sicurezza fondamentale nella salvaguardia della loro vita, anche se in molte occasioni non hanno potuto far nulla per salvare la pelle dei nostri eroi. Un esempio lampante è quello della morte di Ayrton Senna, avvenuta ad Imola il primo maggio del 1994.

Quando il tirante dello sterzo si spezzò al Tamburello mandando la sua Williams-Renault contro il muretto a velocità folle, il braccetto della sospensione anteriore destra si infilo tra la visiera e la parte superiore del casco del pilota, in quello che era l’unico punto debole dell’elmetto. Ovviamente, in quel caso si trattò di una tragica fatalità, ma negli ultimi anni si è intervenuto anche per migliorare la sicurezza di questi elementi, sottoposti a dei rigidi test che devono essere superati a pieni voti prima di essere indossati.

Un casco di un pilota di F1 ha un valore che può oscillare tra i 3 mila ed i 12 mila euro, con diverse casi produttrici che si occupano della realizzazione. Ad esempio, Lewis Hamilton affida la produzione del suo casco alla Bell Helmets, altri all’Arai, ma ci sono tantissimi marchi per i quali i piloti possono optare.

Come dicevamo in precedenza, il casco è il simbolo di un pilota, ed un driver che ha fatto molto discutere in passato per l’utilizzo che ne faceva era Sebastian Vettel. Ai tempi della Red Bull infatti, il quattro volte campione del mondo cambiava la colorazione ad ogni gara, presentandosi con delle livree davvero stravaganti.

In occasione del GP di Singapore del 2012, Seb si presentò addirittura con delle lucine sulla calotta, che brillavano nella notte di Marina Bay. Va detto che la cosa portò fortuna, perché Vettel vinse la gara ed iniziò la rimonta mondiale sulla Ferrari di Fernando Alonso, battendolo poi nel gran finale di Interlagos.

Una volta, i piloti non cambiavano per alcun motivo al mondo i loro caschi, mentre oggi sono soliti farlo, soprattutto quando passano da una squadra all’altra. Le sponsorizzazioni richiedono, in base a vari accordi, che i piloti portino delle colorazioni spesso e volentieri molto particolari, ma c’è chi comunque decide assolutamente per sé in alcuni casi.

Hamilton, ad esempio, aveva un casco giallo ad inizio carriera, poi divenuto bianco da quando è passato in Mercedes dalla McLaren. Nel 2020 lo ha fatto diventare viola, ma quest’anno è tornato ad un giallo molto più fosforescente, ma c’è da dire che la colorazione è molto affascinante. Uno che cambia spesso la livrea è anche Charles Leclerc, che omaggia non di rado alcuni personaggi del passato.

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