F1, Verstappen trema: spunta un cavillo a favore di Leclerc?

La F1 torna in maniera scoppiettante per il Gran Premio del Belgio, e tra Leclerc e Verstappen c’è già un giallo da risolvere.

Il Gran Premio del Belgio segna il ritorno in pista della F1 dopo quasi un mese di pausa estiva, con Max Verstappen che arriva qui a Spa-Francorchamps con ben 80 punti di vantaggio su Charles Leclerc. La Red Bull, a propria volta, ne può gestire ben 97 sulla Ferrari, che dopo l’ennesimo suicidio di Budapest può soltanto sperare in un miraggio per riaprire la partita iridata.

F1 Charles Leclerc e Max Verstappen
F1 Charles Leclerc e Max Verstappen

Da diverse settimane si parla del fatto che il monegasco sarebbe finito in penalità nella foresta delle Ardenne, ed il team di Milton Keynes ha deciso di marcare l’avversario principale, portando Super Max a sua volta a dover scontare una retrocessione sulla griglia di partenza.

Sulla Ferrari di Leclerc sono stati cambiati vari elementi, vale a dire l’MGU-K, il pacco batterie, la centralina, l’ERS, ma probabilmente in mattinata verranno deliberati anche il motore endotermico e l’MGU-H. Sulla Red Bull del campione del mondo di F1 è invece arrivato il montaggio del quarto turbo, quarto MGU-H, quarto MGU-K, quarto motore endotermico e quinto cambio.

F1, c’è un caso tra Leclerc e Verstappen

Nella mattinata odierna, nel paddock di Spa-Francorchamps, era scoppiato una sorta di caso riguardo alla posizione di partenza di Charles Leclerc e Max Verstappen. Da quanto, in F1, sono state introdotte le power unit turbo-ibride e le folli penalizzazioni che scombinano del tutto l’ordine di partenza, regna il caos ogni qualvolta in cui diversi piloti subiscono un arretramento in griglia.

In particolare, questa mattina si diceva che Leclerc sarebbe partito in ogni caso davanti a Verstappen per via di un cavillo. Infatti, sembrava che il monegasco non avesse ottenuto oltre 15 posizioni di penalità con la delibera dei nuovi elementi, ma il tutto è stato smentito in seguito, e così come lui, anche Super Max, Mick Schumacher, Esteban Ocon e Lando Norris hanno superato le 15 “grid place penalty”. Stando agli ultimi aggiornamenti, anche Guanyu Zhou potrebbe subire lo stesso destino.

L’unico che sfrutterà tale cavillo sarà invece Valtteri Bottas con l’altra Alfa Romeo Racing, che di sicuro prenderà il via dalla 14esima posizione se dovesse partecipare al Q1. C’è da dire che stiamo parlando di un regolamento davvero complicato da far comprendere ai fan, che avrebbero bisogno di regole molto più semplici da capire per godersi lo spettacolo della corsa.

Il problema, in fin dei conti, sta proprio a monte. Un tifoso che acquista un biglietto per assistere allo show della F1 si ritrova con i due protagonisti di questo mondiale, ovvero Verstappen e Leclerc, costretti a partire dal fondo, e sicuramente svantaggiati nella loro rincorsa alla vittoria finale.

Vero è che lo spettacolo potrebbe aumentare a dismisura, ma continuare a penalizzare in questa maniera i piloti per colpe non loro non ha molto senso. Possiamo fare lo stesso discorso anche per gli unsafe release, ovvero quando le vetture vengono rilasciate con troppa fretta dal pit-stop rischiando di innescare una collisione con coloro che sopraggiungono.

Anche in quel caso la colpa è del meccanico e non del pilota, che però viene punito, come accaduto a Carlos Sainz in Francia. Certe cose, e questo è ormai un dato di fatto, devono essere riviste in fretta, perché c’è la netta sensazione che questo sport stia smarrendo la sua essenza, ammesso che gliene sia ancora rimasta dopo le baggianate degli ultimi anni.

La speranza è che presto si capisca che quello imboccato non è il percorso giusto, anche se sotto la guida di Stefano Domenicali l’andazzo sembra addirittura peggiorato rispetto agli anni precedenti. A rimetterci sono ovviamente gli spettatori, con biglietti a prezzi irraggiungibili e pay tv che costringono coloro che seguono da casa a fare carte false per sottoscrivere gli abbonamenti.

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