Lo abbiamo visto molto spesso ai box del fratello con il papà Anthony ma anche Nicolas Hamilton ha una storia davvero particolare che va raccontata.
Ormai è una celebrità, uno dei piloti che magari non ha entusiasmato troppo con sorpassi al limite o gare epiche ma che con le sue vittorie ha comunque fatto la storia della F1. E’ uno che, come i campioni, o lo si ama o lo si odia. Parliamo di Lewis Hamilton, che nel 2020 ha raggiunto Michael Schumacher nel record di 7 titoli mondiali vinti ma che ha battuto tanti altri primati dell’indimenticabile Kaiser tedesco. Un pilota che ancora oggi, nonostante sia tra i più “maturi” del Circus, riesce comunque a tirare fuori il meglio dalla sua vettura e a regalare emozioni ai suoi tifosi, che non vedono l’ora che l’inglese torni a vincere non solo una gara ma quel titolo che gli permetterebbe di essere (almeno numericamente) il più grande.
Una storia particolare quella di Lewis Hamilton, che negli anni abbiamo visto crescere. Infatti è arrivato davvero ragazzino in F1, accompagnato sempre dal papà nei circuiti di tutto il mondo ma anche da un’altra presenza, quella del fratello Nicolas. Nato il 28 marzo 1992, il più piccolo di casa Hamilton però ha una storia davvero particolare.
Chi è Nicolas Hamilton
Nel corso degli anni in F1, abbiamo tutti apprezzato il talento di Lewis Hamilton, ma allo stesso modo anche la sua passione per i look stravaganti. Il pilota si è sempre distinto per le sue tante attività extra-F1, soprattutto per le campagne sociale, in particolare dedicate ai diritti umani. Si sa poco però della sua vita privata. Una cosa però è certa: il rapporto con la sua famiglia è fortissimo.
Il britannico della Mercedes è legatissimo al papà e al fratello, che spesso lo seguono nei box. E quest’ultimo, Nicolas, è nato dalla relazione di Hamilton sr. con la sua seconda moglie ed è affetto fin dalla nascita da paralisi cerebrale. Quello che lo ha sempre contraddistinto però è un carattere forte e determinato, che lo ha visto sempre combattere questa sua patologia. Una paralisi che non lo ha mai limitato veramente, anzi, è stata un motivo in più per lottare ogni giorno e raggiungere uno dei suoi obiettivi: quello di diventare un pilota di auto, proprio come il fratello più grande Lewis.
In realtà però Nicolas Hamilton ha cominciato con la moto di famiglia, per poi proseguire con le auto. Ha la passione nel sangue e questo gli ha permesso col passare del tempo di riuscire, dopo grandi sforzi, a realizzare il suo sogno. Dopo anni di rieducazione motoria, palestra e piscina, all’età di 17 anni infatti è riuscito finalmente a dire addio alla sua sedia a rotelle per camminare da solo, senza alcun aiuto.
Proprio in quel preciso momento i genitori hanno deciso di dare l’ok al ragazzo per cercare di realizzare il suo sogno. E dopo poco ha ottenuto la licenza di pilotaggio, che lo ha portato di lì a poco a ottenere un primo ingaggio. In realtà qualcosa aveva fatto già da ragazzo, ma come ha raccontato papà Anthony l’esordio non fu dei migliori: “Ha sempre provato a fare tutto ciò che gli piaceva – ha raccontato a “Inspired to Drive“, il film documentario sulla storia di Nicolas – . Pensavamo che avremmo potuto farlo diventare un campione di go-kart. Ricordo che la prima volta gli fissammo il piede al pedale all’acceleratore”. Ma non andò bene. Infatti lo stesso Nicolas ha raccontato che erano in un parcheggio e, arrivato in fondo, il go-kart si ribaltò, facendolo cadere fino giù una piccola discesa.
L’esordio è arrivato infatti nel 2011 nella Renault Clio Cup UK, una categoria altamente competitiva che il giovane Hamilton ha voluto con tutte le sue forze per capire il suo livello. E sempre con tanto lavoro, ha ottenuto risultati molto importanti, chiudendo la sua prima stagione al decimo posto. Il suo secondo anno di corse si è rivelato però più duro, con la metà dei punti conquistati. Ma la sfida è continuata e nel 2013 ha partecipato al Campionato Europeo Turismo con una vettura più potente, la SEAT León Supercopa da 300 cv, chiudendo anche qui con un ottimo decimo posto assoluto.
Nel 2015 il nuovo salto di qualità, con l’opportunità di guidare un’Audi S3 Saloon con motore 8V, con cui ha partecipato a qualche gara del Campionato Inglese Turismo. Poi la nuova esperienza nella Renault Clio Cup Uk, fino all’approdo nel 2019 al campionato turismo britannico. Insomma con tenacia e grande forza di volontà, ha ottenuto quello che voleva e senza aiuti, come ha sempre sottolineato Nicolas Hamilton: “Molte persone credono che io chieda soldi in prestito a Lewis per correre. Pensano mi dia 2 milioni per correre ma non è così”, ha raccontato una volta al The Sun. E proprio questo lato del carattere piace tanto al fratello Lewis, che si è sempre detto orgoglioso di lui: “Nic è un ragazzo disabile, ma grazie a lui ho capito che le persone nella sua condizione hanno una personalità incredibile. Per me è sempre stato una grandissima fonte di ispirazione”.