Ferrari, un’umiliazione dopo l’altra: penalità e classifica rifatta

La Ferrari è stata bastonata dalla Red Bull in Belgio, e con Charles Leclerc è arrivata anche l’ennesima follia nel finale. Cos’è accaduto.

Il Gran Premio del Belgio ha chiuso i sogni della Ferrari per il 2022 ed anche per i prossimi quattro anni. Il Cavallino non ha più alcuna speranza di lottare con la Red Bull, e purtroppo ci ritroviamo alle solite. La Rossa ha tenuto botta per mezza stagione, anche se per motivi di errori strategici e problemi di affidabilità il mondiale era già nelle mani di Max Verstappen da oltre un mese.

Ferrari Charles Leclerc (ANSA)
Ferrari Charles Leclerc (ANSA)

Tuttavia, fino all’Ungheria la vettura era sempre stata competitiva, in grado di giocarsi la vittoria su tutte le piste. A Spa-Francorchamps, invece, la dittatura del campione del mondo e del team di Milton Keynes è stato spaventoso, ed è chiaro che dietro a tutto ciò c’è un lavoro strepitoso anche della Honda con la nuova parte ibrida ed anche la direttiva tecnica TD39.

Diverse volte, sia a Carlos Sainz che a Charles Leclerc, è stato chiesto dal box della Ferrari di evitare cordoli e tratti sconnessi, e questo fa pensare che la vettura avesse dei problemi al livello di altezza da terra. Tuttavia, il Cavallino non può cercare giustificazioni nei cambiamenti regolamentari, che comunque non ci piacciono di certo, ma la Red Bull ha lavorato per prevenire le perdite di prestazioni, Mattia Binotto e compagnia bella hanno dormito come al solito.

Dopo aver preso sberle per tutta la gara, il muretto ha compiuto il solito capolavoro nel finale, quando Leclerc era quinto senza alcun problema. A due giri dalla fine, il monegasco è stato richiamato ai box per montare una gomma Soft (usata!) per cercare un giro veloce che sarebbe stato ovviamente impossibile.

Ad approfittarne è stato Fernando Alonso con l’Alpine, che è così passato davanti al ferrarista, il quale si è ripreso la posizione proprio all’ultimo giro. Tuttavia, Charles ha commesso un errore in ingresso box attivando troppo tardi il limitatore di velocità, ma il tutto è ovviamente frutto della solita follia tattica ordita da Inaki Rueda.

Ferrari, Leclerc penalizzato di cinque secondi

Charles Leclerc è stato penalizzato di cinque secondi dai commissari di gara per aver superato il limite di velocità in pit-lane, perdendo così la quinta posizione a vantaggio di Fernando Alonso e della sua Alpine. Purtroppo, quando le cose vanno male in Ferrari si trova sempre il modo per farle peggiorare, ed anche oggi è stato così.

A tutto ciò si aggiunge anche il fatto che Sergio Perez, con il secondo posto conquistato, è così salito alle spalle di Max Verstappen nel mondiale, scavalcando proprio il monegasco della Ferrari. Il figlio di Jos vola sempre più in alto con 284 punti, contro i 191 del compagno di squadra ed i 186 di Charles.

La Red Bull porta in tripla cifra il proprio vantaggio, con 475 punti contro i 357 della Ferrari: le lunghezze di differenza sono 118. La Scuderia modenese, approfittando del ritiro di Lewis Hamilton, guadagna qualcosa sulla Mercedes, che ora è staccata di 41 punti, ma pur sempre in lotta per la piazza d’onore tra le squadre.

Leclerc e Sainz non possono far altro che leccarsi le ferite, nell’attesa che Zandvoort arrivi presto. Come detto, l’unica speranza rimasta è quella di ritrovare le prestazioni, perché se la Red Bull dovesse confermarsi davanti anche su una pista, sulla carta, pro-Ferrari, il destino della Rossa sarebbe segnato anche per le prossime stagioni.

Sui rettilinei, quella di oggi sembrava essere la monoposto del 2020. La Red Bull arrivava con una facilità disarmante e faceva un sol boccone dei poveri “Carletti”, che devono davvero iniziare a pensare al loro futuro con attenzione. Viste le brutte figure che sono costretti a fare ogni domenica, non basta più la gioia di guidare per un marchio con la Ferrari. La Scuderia modenese non è una squadra vincente e difficilmente tornerà ad esserlo nel prossimo futuro.

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