Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, ha concluso al sesto posto la gara di Spa Francorchamps. Una serie di sfortunati eventi lo ha colpito.
Charles Leclerc ha vissuto momenti di gioia infinita da quando veste la tuta rossa, ma allo stesso tempo ha trovato sul suo cammino situazioni a dir poco sfortunate. Il Gran Premio del Belgio rappresenta in pieno il periodo negativo che sta attraversando il monegasco. Negli ultimi nove Gran Premi Leclerc è salito sul podio in una sola occasione, ovvero nella brillante vittoria in Austria. CL16 sembrava aver messo da parte la sfortuna ed era riuscito a portare l’auto sotto la bandiera a scacchi, nonostante un piccolo problema con l’accelleratore.
Charles, alla vigilia della gara in Belgio, aveva annunciato di credere ancora nella possibilità di lottare per il mondiale. Una opportunità che alla luce dei risultati attuale appare, assolutamente, impossibile. Con la nona vittoria stagionale Max Verstappen ha messo una ipoteca serissima sul suo secondo mondiale consecutivo. L’olandese comanda a quota 284, mentre Charles Leclerc, dopo il sesto posto di Spa, è a quota 186 punti, scavalcato anche da Sergio Perez a 191. Il monegasco ha accumulato un divario di 98 punti dal campione del mondo. Servirebbero 4 vittorie, con 4 ritiri del figlio d’arte di Jos, per tornare in testa alla graduatoria mondiale. A dir poco improbabile, considerate le performance dei piloti e delle vetture rivali.
Le novità tecniche della RB18 hanno fatto la differenza a Spa. La Red Bull Racing, in classifica costruttori, ha un margine di 118 punti sulla Rossa, essendo già a quota 475 punti, davanti appunto alla Scuderia a 357. La Stella a tre punte è a 316, a -41 punti dalla Ferrari. Il campionato, ormai, sembra aver preso la direzione di Milton Keynes. La Ferrari dovrà guardarsi alle spalle dall’arrivo della Mercedes W13. A Spa Francorchamps si è ritirato Lewis Hamilton per una collisione con Fernando Alonso. Questo ha aiutato la Rossa a mantenere un gap sulla terza posizione tranquillizzante. In ogni caso la squadra è sembrata, ancora una volta, confusa, rispetto alle dichiarazioni rilasciate pre e post gara.
La sfortuna di Charles Leclerc
Mattia Binotto, team principal della Ferrari, come riportato da FP.it, ha fatto sapere che il pit stop finale di Leclerc è stato opportuno: “Ogni sosta comporta dei rischi, ma se la squadra ha deciso di fermarsi per sottrarre un punto e guadagnarlo è una scelta coraggiosa che va sostenuta. Bisogna essere coraggiosi in F1 per guadagnare qualcosa. Eravamo stretti con Alonso a livello di secondi di margine, ma sapevamo che avremmo sfruttato il DRS per passarlo e che questo avrebbe anche aiutato nel giro veloce. Abbiamo superato il limite media di 0.1, 81 km/h invece di 80.9, ed è successo perché la visiera a strappo di Verstappen non solo ha surriscaldato i freni, ma ha messo anche k.o. dei sensori che utilizziamo per controllare la velocità media in pit-lane. Con il sensore k.o. abbiamo dovuto passare ad una soluzione di ripiego che ha escluso il controllo della velocità in pit-lane. Non per questo non bisogna avere il coraggio di fermarsi. Se la squadra ha deciso di fermarsi fa piacere perché era la scelta giusta”.
In realtà l’ultima fermata ai box di Charles Leclerc era, assolutamente, evitabile. La squadra avrebbe potuto anche decidere di “accontentarsi” della quinta posizione, soprattutto alla luce del crono messo a segno dai rivali della Red Bull. In ogni caso la squadra italiana ha voluto rischiare, mettendo in difficoltà il suo pilota. Con il sensore out of order, Leclerc ha subito una penalità. Assolutamente inaccettabile l’incapacità dei tecnici di prevedere un eventuale testa a testa con Fernando Alonso. Lo spagnolo dell’Alpine, infatti, ha scavalcato Charles, ma alla fine il ferrarista si è ripreso in pista la posizione. Poi è arrivata la doccia fredda. Ferrari, un’umiliazione dopo l’altra: penalità e classifica rifatta.
Sui social il monegasco si è sfogato. Leclerc su IG ha dichiarato: “P9 al primo giro, poi lo strappo ai freni che causa il surriscaldamento del freno anteriore destro, sosta per togliere (la visiera a strappo ndr) dai freni, rientro in P5, penalizzazione di 5 secondi per eccesso di velocità ai box a causa di un sensore bruciato causato dal primo problema. Bella giornata!” Con un pizzico di ironia il monegasco ha lasciato intendere che è stata una giornata pessima, una delle peggiori della sua stagione in termini di sfortuna. Non è la prima volta che il ragazzo accusa dei problemi, ma la successione degli eventi è stata inquietanti. Inoltre, il team non ha trovato il modo di esprimere al massimo le potenzialità della vettura. La F1-75 sembra regredita. Sainz ha fatto il possibile, concludendo al terzo posto.