Dopo tanti mesi, Marquez è tornato a guidare una moto in pista: si avvicina il suo ritorno in MotoGP.
Procede positivamente il recupero fisico di Marc Marquez dall’ultima operazione all’omero destro. I passi in avanti sono significativi e, non a caso, l’ultimo controllo medico gli ha permesso di ottenere il via libera sia per aumentare il carico degli allenamenti sia per risalire in moto.
L’otto volte campione del mondo era impaziente di tornare a guidare e lo ha fatto nella giornata di ieri. A distanza di 94 giorni dall’ultima gara disputata al Mugello, è salito su una Honda CBR600RR ad Aragon. Una sessione di allenamento importante per capire le condizioni del suo braccio e farsi un’idea di quando realisticamente potrebbe tornare a guidare una MotoGP.
Non si conoscono né il numero di giri effettuati né i tempi registrati, però le sensazioni del pilota sono state positive. Sui suoi profili social ha pubblicato delle immagini del suo test al Motorland e non ha nascosto la sua felicità: “Oggi ho il sorriso perenne. Dopo tanta fatica torno in sella. Grazie a tutti voi che siete dietro sempre a spingere! Continuiamo!!”. Sono numerosi i commenti che ha ricevuto, compreso quello di Fabio Quartararo, che ha risposto con l’emoji della fiamma.
In casa Honda si spera che Marquez possa essere in pista il 6-7 settembre per il test MotoGP in programma a Misano Adriatico, sede della gara di questo weekend. Il team manager Alberto Puig non ha nascosto il fatto che la sua presenza sarebbe fondamentale per indirizzare lo sviluppo della RC213V del 2023. Senza di lui, il lavoro degli ingegneri si complicherebbe.
Marc in questi anni è stato l’unico pilota ad essere veramente veloce in sella alla Honda, quindi i suoi feedback sono preziosi. Da considerare anche che colleghi come Pol Espargarò e Alex Marquez nel 2023 correranno per altri marchi, quindi non possono essere presi come riferimenti. In azione ci saranno anche Takaaki Nakagami e Stefan Bradl, però il fenomeno di Cervera è un’altra cosa.
Comunque per Marquez era importante riprendere contatto con la moto e con la pista. Quello di Aragon sulla CBR600RR è stato un passo importante dopo tre mesi lontano da ciò che più ama. Adesso insieme ai dottori e alla Honda valuterà il da farsi. Magari a Misano Adriatico proverà a risalire sulla RC213V, però bisognerà vedere se potrà effettivamente guidarla senza particolari problemi. Non resta che attendere.
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