“Si tratta di un valore molto alto per un carico verticale“, ha riferito l’ingegnere rassicurando poi i tifosi a proposito delle condizioni del sette volte iridato. “Ham sta bene e lo rivedremo a Zandovoort con tanta voglia di lottare”.
Cercando di dare una spiegazione al clamoroso errore di valutazione del britannico, avvenuto tra l’altro in una fase in cui sbagliano perlopiù i rookie che smaniano di farsi subito largo, il tecnico non ha escluso che possa aver influito la grande ansia da prestazione del campione di Stevenage, tornato al box ancora più deluso per la chance mancata.
“Penso che sia rimasto frustrato per il fatto di essere consapevole di avere a disposizione una macchina che in gara poteva essere veloce. E che, probabilmente, avrebbe potuto consentirgli di lottare per il podio”, ha sostenuto.
Spiegando invece la reazione del garage all’incidente, e quindi l’immediata richiesta al #44 di parcheggiare anche se l’auto era rimasta accesa, il 43enne ha detto: “Abbiamo notato che stava perdendo del liquido di raffreddamento. Le temperature della power unit sono aumentate rapidamente. E quindi abbiamo preferito fermarlo“.
Una battuta d’arresto, questa, che proprio non ci voleva, considerando che già l’annata finora non è stata lineare per le Frecce d’Argento.
“Ci vorranno alcuni giorni per analizzare tutte le componenti“, ha affermato. “Non si tratta del solo propulsore. Molte altre parti sono state sottoposte a carichi anomali. Di conseguenza dovremo assicurarci di iniziare il fine settimana dell’Olanda con una macchina perfettamente efficiente, per evitare di andare incontro a sorprese”, ha infine precisato.
Lo zero rimediato nelle Ardenne è stato un duro colpo per Lewis che nella generale conduttori è sempre sesto a 146 punti. Ma adesso un po’ più lontano dal compagno di squadra Russell a quota 170.