Charles Leclerc è stato battuto sia dalla Red Bull che dalla Mercedes in Olanda. La Ferrari è ormai alla frutta e le sue parole sono dure.
La Ferrari è ufficialmente morta. Quello di Spa-Francorchamps non è stato un incidente di percorso, ma era molto più di un campanello d’allarme. Charles Leclerc, pur avendo sfiorato la pole position, non ha potuto chiudere più in alto del terzo posto, e solo la strategia sbagliata dalla Mercedes con Lewis Hamilton gli ha consentito di evitare l’ennesimo finale fuori dal podio.
Un vero e proprio disastro, soprattutto politico per questa macchina, ed ora spiegheremo il perché. Ormai è fuori discussione che la nuova direttiva tecnica, la TD39 introdotta per limiare la flessibilità dei fondi ed il porpoising, ha costretto le squadre ad alzare le macchine, cosa che ha dato un bel vantaggio alla Red Bull ed alle Mercedes.
Vi starete dicendo che questa è una giusticazione per la Ferrari, che con Leclerc aveva ottenuto un filotto impressionante di pole position, con vittorie poi gettate al vento solo da strategie errate, ma non certo per via di una macchina lenta in gara. Il signor Mattia Binotto ha accettato in silenzio che la FIA cambiasse le regole, condannando la Scuderia modenese alla solita, disarmante umiliazione.
Questa macchina è ormai un disastro, in gara la Mercedes è diventata la seconda forza e la RB18 di Max Verstappen è un caccia inarrestabile. Ed ora arriverà il 2023, con vetture che verranno alzate di altri 15 mm. Ciò significa che questo concetto di macchina, probabilmente, è ormai da buttare, mentre i rivali, più furbi e forti politicamente, rischiano di volare nuovamente via.
Una brutta figura, non c’è nulla da dire, quella della Ferrari, ed a questo punto è forse il caso di farsi una domanda: ha senso continuare in F1 per essere umiliati ogni domenica? Si vede lo stesso film da 15 anni, e si continua a credere in gente che non ha competenza, distruggendo i sogni dei piloti e dei tifosi.
Red Bull e Mercedes sono troppo forti, ma anche tanti altri, se avessero il budget, farebbero meglio degli uomini in rosso, sia dal punto di vista strategico che dei box, con i meccanici peggiori del mondo che anche oggi ci hanno messo del loro per rovinare la corsa ai due alfieri di Maranello.
Charles Leclerc non ha nascosto affatto la sua delusione per la gara odierna, e c’è da dire che in futuro le cose difficilmente miglioreranno. Sui rettilinei di Monza, si rischia davvero l’umiliazione, visto quello che hanno fatto vedere le Red Bull in Belgio ed anche qui in Olanda.
Al termine della gara, il monegasco ha ammesso il grande ritardo della Ferrari: “Molto difficile oggi, Max era troppo forte e le due Mercedes volavano con le gomme Dure. Dobbiamo accettare questa terza posizione, la battaglia con Lewis? Si, lui stava soffrendo e noi avevamo più grip, riuscendo a superarlo. Tutto sommato, loro sono poi tornati veloci nel finale. La lotta per il mondiale? Prenderemo una gara alla volta e vedremo cosa sarà possibile fare, ma è chiaro che ormai siamo lontani. Oggi non avevamo il passo“.
Una domenica da incubo quella vissuta da Leclerc, con una Ferrari che ha perso ogni velleità anche per la prossima stagione. Questa non è e non potrà mai essere una squadra credibile, e finché le cose non cambieranno si faranno solo figuracce. John Elkann farebbe bene a darsi una svegliata, perché siamo sicuri che persino suo fratello Lapo saprebbe fare di meglio.
Su Mattia Binotto, come sappiamo, è inutile spendere altre parole. Si trattava di uno dei tanti motoristi ai tempi di Michael Schumacher, che una volta raggiunte le posizioni di vertice ha fallito in tutto ciò che poteva fallire. Purtroppo, come ben sappiamo in Italia, lasciare la poltrona non è di certo lo sport nazionale, e coloro che ne fanno le spese sono sempre i tifosi, i quali sorbiscono queste brutte umiliazioni ogni domenica.
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