Nella stagione delle vacanze mai dimenticare di fare la revisione del mezzo con cui ci si sposterà, perché il rischio multa è altissimo. Un somma raddoppiabile in caso di recidiva. A quel punto il veicolo viene sospeso dalla circolazione fino a che non si ottempera all’obbligo previsto dalla legge. Ciò significa che l’unico spostamento consentito è per recarsi presso il centro competente per il tagliando nel giorno previsto per l’appuntamento. Se si viene fermati dalle forze dell’ordine per aver infranto il divieto di mettersi in marcia, si rischia di dover sborsare una cifra che va da 1.998 ai 7.993 euro, nonché addirittura il fermo amministrativo della vettura/motociclo per novanta 90 giorni. In caso di ulteriore reiterazione si può invece arrivare alla confisca amministrativa. Se per furbeggiare si sfoggia al contrario una falsa dichiarazione di avvenuta revisione, gli organi competenti possono provvedere ad una sanzione amministrativa. Presentare attestazioni fasulle è infatti sempre e comunque illegale. In tale frangente il pagamento da corrispondere oscilla tra i 430 e i 1.731. Senza dimenticare che l’eventuale pena accessoria che riguarda il ritiro della carta di circolazione. Va detto che pure i centri di revisione vengono sottoposti a monitoraggio da parte del Ministero dei Trasporti. Di conseguenza in caso di accertamento da parte degli uffici provinciali competenti della Direzione generale della M.C.T.C. del mancato rispetto delle modalità e dei termini di legge, questi possono essere multati per un complessivo che si aggira tra i 422 e i 1.695 euro. Qualora nell’arco dei ventiquattro mesi dalla prima segnalazione dovessero venire accertate altre violazioni l’officina può subire la confisca. Inoltre, una volta accertata la falsità del certificato le autorità possono procedere alla cancellazione dal registro. Revisione scaduta: cosa succede
In sintesi non avere il proprio mezzo di trasporto in regola dal punto di vista tecnico può portare ad un insieme di multe che sommato sfiora i 10.000 euro. Per questo motivo è bene fare attenzione.
Revisione auto: come funziona il controllo
A partire dal 2015 è stato attivato il MCTCNet2. Parliamo di uno strumento che rende automatiche le procedure relative all’intero processo di revisione. Dunque, dalla prenotazione all’esito del controllo.
I dati sono in seguito inviati alla Motorizzazione, la quale a sua volta mette al vaglio tutti i mezzi immatricolati e in circolo sulle nostre strade verificandone la regolarità. Allo stesso modo si accerta che pure gli operatori del settore non commettano infrazioni.
Per ulteriore scrupolo, il massimo organo può decidere di affidarsi alla polizia. Questa, a random, può effettuare una prova dal vero tramite l’utilizzo di autovelox e tutor. Scattata la foto alla targa della vettura o della moto di passaggio sul tratto interessato, si procede all’accertamento di tutti i dettagli che riguardando la conformità alla normativa. E allora non si scampa.