F1, mazzata dell’ex campione contro Binotto: ecco perché va licenziato

Un ex campione del mondo di F1 ha tirato una badilata contro Mattia Binotto dopo l’ennesimo fallimento in Olanda. Ecco di chi si tratta.

Sulla Ferrari arrivano commenti di ogni genere durante questa stagione di F1. Paradossalmente, nel 2021 si parlava molto meno del Cavallino nonostante le prestazioni fossero piuttosto deludenti. Lo scorso anno, Mattia Binotto e la sua banda avevano la scusa dell’essersi concentrati sul 2022 e sui nuovi regolamenti, e c’è da dire che, almeno all’inizio, questa scelta aveva pagato alla grande.

Ferrari Mattia Binotto (ANSA)
Ferrari Mattia Binotto (ANSA)

Sin dai test invernali si era visto che la F1-75 poteva stare al passo della Red Bull, risultando nettamente superiore ad una Mercedes in crisi tecnica. Il debutto da sogno in Bahrain con Charles Leclerc vincente davanti a Carlos Sainz ed il contemporaneo doppio ko delle RB18 causa affidabilità avevano illuso, ma la cosa è durata poco.

La Ferrari ha mantenuto un discreto vantaggio sui rivali solo fino a dopo l’Australia, in quella che è stata una gara a senso unico. Il monegasco ha piazzato un fantastico grand chelem facendo il vuoto nel mondiale, ma da Imola in poi la Red Bull ha cambiato passo. La monoposto di Adrian Newey ha iniziato a perdere le peso, e le performance ne hanno beneficiato soprattutto in termini di gestione delle gomme.

Poco dopo, la Ferrari ha iniziato a fare i conti con i problemi di affidabilità e delle strategie assolutamente non degne della F1, lasciando scappare Max Verstappen nel mondiale. Già dopo Baku si era capito che il titolo fosse diventato un sogno irrraggiungibile, ma perlomeno c’era la consapevolezza di avere una macchina veloce, come dimostrato dalla vittoria di Carlos Sainz a Silverstone e dal dominio di Leclerc in Austria.

Il successo del monegasco a casa della Red Bull aveva riacceso le speranze, ma il suo errore con conseguente ritiro in Francia hanno permesso a Super Max di chiudere i conti. Dall’Ungheria in poi, invece, anche le prestazioni sono completamente sparite, come accade ormai da quasi 15 anni. Il Cavallino fatica sugli sviluppi, e stavolta ci si è messa anche la direttiva tecnica TD39 a complicare il tutto.

F1, bordata di Nico Rosberg a Mattia Binotto

Mattia Binotto è nell’occhio del ciclone da ormai diversi mesi, ma John Elkann sembra essere contento del suo operato, visto che un presidente con gli attribuiti lo avrebbe già sbattuto fuori da Maranello da diverso tempo. La F1 non è nell’interesse dei capi della Ferrari, che pensano molto di più al fatturato ed agli introiti economici piuttosto che alle corse.

Le critiche a Binotto piovono da tutte le parti, e l’ex campione del mondo di F1 Nico Rosberg non è riuscito a contenersi dopo la disfatta di Zandvoort. Ecco le sue parole ai microfono di “SKY Sports UK“: “Binotto non è in grado di gestire un team come la Ferrari. Lo dimostra dicendo che non c’è bisogno di fare alcun cambiamento all’interno della squadra. I team di Formula 2 e Formula 3 fanno strategie migliori di loro, non è possibile che pensi davvero che non c’è nulla da modificare“.

Rosberg ha poi aggiunto: “Come ho già detto, le squadre delle categorie migliori fanno un lavoro migliore a livello di strategie, ma anche come pit-stop. Non è possibile che il tuo pilota rientri ai box e non ci sono le gomme. Per me è arrivato il momento di fare dei cambiamenti seri a livello di personale“.

Parole dure quelle del campione del mondo 2016, che ha tutte le ragioni del mondo. Il 99% dei tifosi vorrebbe avere la possibilità di accusare Binotto in mondovisione, perché delle sue sparate a fine gara ne hanno abbastanza tutti. Purtroppo, come ben sappiamo, non cambierà mai nulla, e la Ferrari continuerà a ritrovarsi con la sua storia infangata ad ogni benedetta domenica. Nella speranza che il vento, per qualche strano motivo, prima o poi possa cambiare.

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