Miller, la rivelazione su Bagnaia e Bastianini: resta senza parole

Jack Miller cade al secondo giro del GP di Misano e perde un’occasione da podio. Ma ai box resta impressionato da alcuni dati.

Doveva essere una giornata ben diversa per Jack Miller, partito dalla pole position e in testa fino al secondo giro del GP di San Marino. Poi una caduta alla curva 4 ha infranto il sogno di chiudere sul podio la sua ultima tappa italiana con i colori della Ducati, dato che dal 2023 salirà in sella alla RC16 del team KTM Factory dove farà squadra con Brad Binder. Una gara deludente per l’australiano che, dopo l’incidente solitario, si è rimesso in sella alla GP22 e ha concluso i 27 giri al 18° posto.

Jack Miller (foto LaPresse)
Jack Miller (foto LaPresse)

Difficile dire se Jack Miller sarebbe riuscito a tenere il ritmo di Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, protagonisti di una adrenalinica volata finale, ma di certo non sono sfuggiti i loro dati quando nella consueta riunione tecnici di fine gara ha guardato la tabella di marcia. “Non posso dire che avrei vinto o qualcosa del genere, quando sono rientrato ai box ho visto i tempi sul giro di quei due ragazzi in testa e praticamente me la sono fatta addosso”. Enea ha piazzato il suo miglior crono nell’ultimo giro: “Un ‘31.8 e ‘31.9, con 27 giri sulle gomme, è lo stesso tempo che ho fatto per la pole position”.

Jack Miller e il dubbio per i test

Bagnaia e Bastianini a Misano sembravano di un altro pianeta nel GP di Misano, hanno saputo fare la differenza, per Jack Miller impossibile dire se avesse mantenuto certi ritmi per tutta la gara. “Che sia stata o meno un’occasione persa [per me], è meglio non pensarci – ha proseguito il pilota del team Lenovo Ducati -. Basta prendere gli aspetti positivi dei passi avanti che abbiamo fatto sulla moto questo fine settimana e il feeling che ho con la moto in questo momento”.

Nella caduta alla curva 4 è stato anche sfortunato seppure eroico: ha ripreso la sua Ducati GP22 proseguendo la gara fino alla fine, ma le ali aerodinamiche si erano danneggiate su un lato e tenere stabile il prototipo non è stato semplice. “Guidare uno di questi mostri senza freno posteriore e senza ali su un lato era un lavoraccio, perché l’impennata era piuttosto piena. Ma non mi sono arreso, ho continuato a spingere fino alla fine e la moto andava bene”.

Domani e mercoledì sarà in pista per il test IRTA di Misano, ma avendo firmato un nuovo contratto con KTM è difficile sapere se la Casa emiliana gli consenta di provare le novità per il prossimo anno. “Penso che abbiano molte componenti da provare. E la maggior parte delle cose non saranno sulla moto quest’anno, quindi… aspetteremo e vedremo qual è il piano”.

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