Dovizioso dà ragione a Valentino Rossi per quanto riguarda la Yamaha M1: una posizione che aveva già espresso in passato.
Nella recente gara disputata a Misano Adriatico si è conclusa la carriera in MotoGP di Andrea Dovizioso. È stato un weekend molto emozionante per lui, che è anche riuscito a conquistare un dodicesimo posto finale. Il miglior risultato di questa stagione davvero difficile.
Il forlivese è stato celebrato un po’ da tutti nel paddock e si è anche lasciato andare alla commozione. Gli ha fatto piacere vedere quanto affetto la gente prova per lui, forse ne è rimasto anche sorpreso. In ogni caso, era giusto omaggiare un pilota che ha disputato una buona carriera e che ha avuto una condotta praticamente sempre impeccabile.
Chiaramente sognava un finale migliore, non un ritiro anticipato per un’annata molto negativa, però non è riuscito ad essere sufficientemente competitivo con la Yamaha M1. La moto di Iwata si è rivelata più difficile da guidare di quanto si aspettasse. Qualcuno gli “rinfaccia” di non aver creduto nel progetto Aprilia, ma lui non ha rimpianti e ormai guarda avanti.
Yamaha MotoGP, Dovizioso d’accordo con Valentino Rossi sulla M1
Dovizioso in un’intervista a Sky Sport MotoGP è tornato a parlare delle sue difficoltà con la Yamaha M1, ribadendo che alcune considerazioni di Valentino Rossi erano probabilmente corrette ai tempi: “Mi ha fatto capire che c’era la stessa caratteristica che ho trovato io. Ovvero, un unico modo di guidare e zero grip dietro. Puoi andare forte facilmente, ma vai abbastanza piano se hai un altro stile di guida“.
Il forlivese sottolinea ancora una volta che la moto di Iwata ha scarso grip al posteriore e che solo lo stile di Fabio Quartararo è redditizio: “Io e Valentino non guidiamo in modo strano, quindi se non riesci ad essere veloce è per una caratteristica grossa che te lo impedisce. Se riesci a sfruttare gli aspetti positivi della moto, invece puoi vincere il mondiale come Quartararo”.
Dovizioso ha dato il massimo per essere competitivo con il prototipo giapponese, ma è arrivato a un punto nel quale ha capito che non c’è modo di migliorare in maniera netta. Non ha più motivazioni per andare avanti e per questo ha scelto di ritirarsi, optando per Misano Adriatico come luogo ideale per salutare tutti. Un peccato che una carriera finisca così, però ciò non cancella quanto di buono ha fatto in passato.