Un brutto lutto ha colpito la Fiat proprio in queste ore, una notizia davvero devastante per la casa torinese. Ecco chi ci ha lasciati.
La Fiat è al lavoro per elettrificare i propri modelli, in base alla volontà di Stellantis di puntare su una gamma full electric entro il 2027 per tutti i costruttori che fanno parte del gruppo. Si tratterà di una bella sfida per la casa di Torino, intenta a presentare anche la nuova Panda elettrica che rappresenterà un passo verso il futuro.
Quella di oggi è una Fiat ben diversa da quella che conoscevamo, che siglò un’epoca importantissima e d’oro per l’automotive italiana. L’epoca degli Agnelli, di Mirafiori e del Lingotto, insomma, un qualcosa che man mano sta scomparendo sempre di più e che non tornerà in futuro.
L’Italia è un posto in cui le produzioni stanno man mano scemando, a causa degli alti costi con le case automobilistiche che preferiscono emigrare altrove. Purtroppo, la globalizzazione e le crisi economiche portano i costruttori a delle scelte importanti ed impopolari, e quell’epoca romantica resterà un lontano ricordo.
Purtroppo, i personaggi legati a quel periodo ci stanno lasciando, ed anche oggi siamo costretti a riportarvi la notizia di un lutto terribile che ha colpito proprio la casa automobilistica torinese. Ci ha lasciati una persona davvero speciale, che aveva curato tanti aspetti della Fiat e che sicuramente mancherà a tutti.
Fiat, è scomparso Oddone Camerana
All’età di 85 anni, è scomparso Oddone Camera, cugino degli Agnelli ed uno degli ultimi a fare della Fiat un’icona italiana, prima che piombasse nella crisi che sino agli anni Duemila ha rischiato di condurla sino al fallimento. Oddone era nato, ovviamente, in quel di Torino nel lontano 1937, ed era il nipote di Aniceta Agnelli e nel 1962 era entrato a far parte della casa automobilistica torinese.
Il suo primo incarico fu quello di assistente dell’ufficio stampa, ma il suo più grande impegno ebbe una durata di quasi un ventennio. Infatti, tra il 1976 ed il 1994, Camerana curò le pubblicità della Fiat, ma anche di Alfa Romeo e Lancia. La sua fu una sorta di rivoluzione, visto che iniziò ad ampliare gli orizzonti del marchio.
All’epoca, non si guardava molto al mercato estero, si preferiva puntare ogni risorsa, anche quelle commerciali, sull’Italia, ma Oddone capì che qualcosa stava cambiando. La sua bravura fu infatti quella di dare uno sguardo oltreoceano, spingendo gli interessi della casa piemontese anche verso gli Stati Uniti, ormai mercato di riferimento per gran parte dei costruttori europei.
A lui si deve, anche se il disegno venne realizzato da Jean Reiwald, l’introduzione del logo blu a forma romboidale, così il lancio della Uno a Cape Canaveral, una vera e propria genialata sul fronte del marketing e della promozione del marchio italiano negli Stati Uniti. Camerana fu l’artefice della campagna pubblicitaria che vide protagonista la Panda, quella che ad oggi è spesso l’auto più venduta in Italia, di cui lui curò l’immagine e la promozione sul territorio.
Su “RuoteClassiche” è stata riportata una testimonianza che racconta il personaggio in base alle parole del figlio Benedetto Camerana: “Mi piacerebbe ricordare quella che è stata la sua figura, ovvero una persona ricca di doti pubblicitarie innovative, che è stato al timone di questo reparto per quasi trent’anni, con doti ed idee di comunicazioni straordinarie, che definirei senza problemi fuori dal comune, che hanno segnato un periodo importante della nostra storia“.
Effettivamente, con Camerana se ne va un pezzo di storia, un grande dispiacere per la Fiat e tutto l’automobilismo italiano. Come detto in apertura, questi personaggi ci stanno lasciando, i pionieri dei mestieri che oggi sono spesso affidati ad intelligenze artificiali ed a computer, dovrebbero essere ricordati nelle maniera migliore possibile, ma a volte ce li dimentichiamo, non rendendo giustizia al loro impegno ed a ciò che hanno fatto per noi.