Honda, mossa disperata per uscire dalla crisi: ecco la nuova trovata

La Honda sta vivendo la sua peggior stagione della storia in MotoGP con un solo podio conquistato. Ecco cosa si stanno inventando.

Per una Honda che vince ce n’è una che soffre maledettamente. La divisione power unit della casa giapponese si gode i successi con la Red Bull in F1, mentre il comparto MotoGP sta affrontando il periodo peggiore della sua storia. In quattordici gare, la squadra gestita da Albert Puig ha portato a casa la miseria di un podio, arrivato con il terzo posto in Qatar di Pol Espargaró.

Honda (ANSA)
Honda (ANSA)

L’inizio sembrava promettere davvero bene, con la nuova RC213V che appariva un netto passo in avanti rispetto al passato. Lo spagnolo aveva dominato i test di Mandalika, per poi condurre a lungo anche l’appuntamento di Losail. A pochi giri dalla fine, il ritorno di Enea Bastianini ed il conseguente attacco hanno portato Pol a girare largo alla prima curva, cedendo il passo anche alla sorprendente KTM di Brad Binder.

Considerando le difficoltà che la Honda ha sempre avuto in Qatar, con le uniche vittorie arrivate nel 2011 con Casey Stoner e nel 2014 con Marc Marquez, sembrava un inizio molto promettente, ma si è trattato soltanto di un fuoco di paglia. Dopo il Qatar, infatti, c’era la speranza di far molto bene in Indonesia, ma proprio in quel fine settimana è iniziato il calvario.

Durante il Warm-up disputato sotto la pioggia battente, Marquez è caduto rovinosamente venendo dichiarato unfit per la gara, tornando in pista solo ad Austin. La serie negativa di tredici gare consecutive senza podio è iniziata proprio a Mandalika, e si tratta di un record negativo per questa gloriosa squadra che ha vinto tutto ciò che c’era da vincere in top class.

Al Mugello, l’otto volte campione del mondo ha indetto una conferenza stampa speciale per annunciare che non avrebbe più preso parte alle gare in questa stagione per operarsi di nuovo, ma ora, forse, si vede la luce in fondo al tunnel. In questi giorni, il nativo di Cervera tornerà in sella ai test di Misano, nella speranza di poter correre ad Aragon tra meno di due settimane.

Il ritorno di uno come Marquez potrebbe essere una grande notizia per l’HRC, che ha da poco annunciato l’ingaggio di Joan Mir per la prossima stagione. Il campione del mondo 2020 andrà a rimpiazzare Pol Espargaró, che partirà in direzione KTM. I giapponesi vogliono puntare ad un pronto riscatto.

Honda, si spera in Kalex per il nuovo forcellone

Per iniziare la sua scalata alle prime posizioni, la Honda, secondo quanto riportato daSpeedweek.com“, avrebbe ordinato alla Kalex un nuovo forcellone posteriore in alluminio. Il pezzo verrà messo subito alla prova da Marc Marquez e Stefan Bradl nei test di questi giorni a Misano, nella speranza che la novità tecnica possa aumentare la competitività della RC213V.

Ovviamente, nel motorsport, i miracoli non esistono. La squadra gestita da Albert Puig è ben cosciente che un forcellone non risolverà tutti i problemi, ma è altrettanto chiaro che si deve procedere strada facendo. L’impressionante superiorità imposta dalla Ducati, ma anche dall’Aprilia, non potrà essere arginata in poco tempo, ed è dunque il caso di agire passo dopo passo.

Una delegazione della Repsol Honda HRC ha sfruttato la tappa del Red Bull Ring per fare visita alla sede della Kalex, per prendere informazioni sullo sviluppo del nuovo forcellone. La casa giapponese si sta prendendo un rischio, dal momento che la suddetta Kalex non realizza forcelloni in fibra di carbonio come gli altri (esclusa la Suzuki), ma in alluminio.

Tuttavia, si tratta di un primo passo per HRC, che vuole iniziare ad europeizzare la produzione delle varie parti che andrà ad utilizzare sulle proprie moto in futuro. Infatti, il Giappone non ha più in mano il dominio nel mondo della MotoGP, dal momento che Ducati ed Aprilia sono il nuovo punto di riferimento. Occorrerà faticare per risalire la china.

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