La prossima stagione di F1 avrà ben 24 appuntamenti in calendario. Diverse le novità nel 2023 con una esclusione eccellente.
Il circus della F1 viaggia veloce ed è già stato stilato il calendario provvisorio del prossimo anno. Il CEO della F1, Stefano Domenicali, ha abbracciato un cambiamento epocale con il lancio di tantissime novità che porteranno i team a viaggi ed impegni ancora più serrati. Le squadre sono già sottoposte a stress impressionati per stare dietro agli interessi economici di Liberty Media. Il modello americano è quello più improntato sullo show. La Nascar negli Stati Uniti ha il doppio degli appuntamenti della F1, ma naturalmente sono limitati solo al Nord America.
Il campionato mondiale di F1 costringe gli organizzatori ad un lavoro estenuante in ogni angolo della terra. Il trend è quello di spingere la categoria regina del Motorsport in zone ricche dove non è ancora così popolare. Da qui nasce l’idea di inserire più tappe negli Stati Uniti, in tracciati dal dubbio valore tecnico. In questa annata ha debuttato il GP di Miami, mentre nel 2023 la new entry sarà Las Vegas. Non è la prima volta che il circus pretende di correre in dei parcheggioni, ma come dicono in America “business is business”. A seguito dei buchi lasciati dalla pandemia, la F1 si spingerà dove il sold out è sempre garantito. Nella prossima stagione rimane il rebus della Cina. Occorre prudenza, specialmente per le questioni legate alle norme anti-Covid e per la situazione geopolitica.
La faccenda in Cina è più ampia e non riguarda solo il Motorsport. Tutti gli eventi sportivi dovranno essere confermati nel prossimo anno. Per fortuna gli appassionati potranno apprezzare il GP del Belgio nel 2023. L’iconico tracciato di Spa Francorchamps è stato confermato per un’altra stagione. Nel calendario della prossima annata non compare la tappa in Sud Africa. “Vogliamo correre in Africa, questo è sicuro, ci sono trattative in atto perché non si tratta di fare una corsa e poi tanti saluti. Vogliamo un progetto solido che permetta di correre in Sudafrica a lungo termine, ed è nostra intenzione prendere le decisioni nel modo più lineare e corretto possibile. A breve pensiamo di concludere il calendario 2023, che avrà 24 gare: stiamo parlando anche con Arabia Saudita, Austria e Monaco, potrebbe esserci una sorta di rotazione tra GP di anno in anno, per esempio nel 2023 non ci sarà la Francia ma potrebbe tornare negli anni successivi”, ha analizzato di recente Domenicali alla Gazzetta.
Il CEO della F1 ha lasciato intendere che ci sarà uno spazio maggiore a tappe esotiche. E’ già abbastanza paradossale che non si corra in Germania, ma nel 2023 non vi sarà più spazio per una tappa in Francia. Qualora il round di Monaco o dell’Austria andassero a rotazione, sarebbe in bilico un altro pezzo di storia europea. Oltretutto l’accordo con Spa è annuale, quindi rimangono molte nubi anche sul futuro della corsa belga. Domenicali ha lanciato un monito anche per quanto concerne Monza. Quest’anno l’autodromo festeggia il centenario, ma avrebbe bisogno di lavori di ristrutturazione. Ferrari, c’è ancora una speranza? Arriva una novità per le ultime gare.
Il Tempio della Velocità è una delle tappe più attese dell’anno, non solo per la storia ma anche per il tifo. Il layout della pista è tra i più semplici e, allo stesso tempo, iconici del calendario. La frase di Domenicali: “il circuito ha bisogno di lavori di ammodernamento, nessuno ha diritti acquisiti per meriti storici”, ha già fatto venire un brivido ai fan italiani. Non sono mancate le polemiche, tuttavia Liberty Media non guarderà in faccia a nessuno. L’aumento delle gare va di pari passo con la volontà, anche tramite il format delle Sprint Race, di monetizzare più possibile, soprattutto a seguito della crisi economica mondiale. Più gare non sempre vogliono dire più spettacolo per i fan. Verstappen, un record storico battuto? Un campione fece meglio.
Tracciati cittadini come Jeddah, Miami, Las Vegas di certo non sono nate per garantire un valore aggiunto sul piano delle battaglie in piste. La F1 ha dimenticato l’esistenza di circuiti meravigliosi come Nürburgring, Hockenheimring, il Sepang International Circuit, Portimao, il circuito di Istanbul e tanti altri. Una versione provvisoria del prossimo calendario di F1 è stata buttata giù, ma deve ancora essere approvata. Il magazine F1-Insider.com riporta in modo dettagliato le date. Previsti, inoltre, alcuni piccoli cambiamenti: la gara di Baku è stata anticipata e le gare di Austin, Messico e Brasile saranno in rapida successione.
Calendario provvisorio F1 2023
5 marzo: Bahrain
19 marzo: Arabia Saudita
02 aprile: Australia
16 aprile: Cina
30 aprile: Azerbaigian
07 maggio: Stati Uniti (Miami)
21 maggio: Italia (Imola)
28 maggio: Monaco
04 giugno: Spagna
18 giugno: Canada
02 luglio: Austria
09 luglio: Inghilterra
23 luglio: Belgio
30 luglio: Ungheria
27 agosto: Paesi Bassi
03 settembre: Italia (Monza)
17 settembre: Singapore
24 settembre: Giappone
08 ottobre: Qatar
22 ottobre: Stati Uniti (Austin)
29 ottobre: Messico
05 novembre: Brasile
18 novembre: Stati Uniti (Las Vegas)
26 novembre: Abu Dhabi
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