Bautista ce l’ha con Rea dopo Gara 2 Superbike a Magny-Cours: il pilota Ducati attacca senza mezzi termini il rivale.
L’epilogo del round Superbike in Francia non è stato quello che Alvaro Bautista sognava. Dopo la vittoria in Gara 1 e il secondo posto in Superpole Race, non si aspettava proprio un ritiro in Gara 2 per colpa di un altro pilota.
A stenderlo è stato Jonathan Rea, che in un tentativo di sorpasso lo ha toccato e ne ha provocato la caduta. Un colpo pesante per la classifica, dato che Toprak Razgatlioglu con il successo nella seconda manche si è portato a -30 punti da lui, che è ancora il leader.
Bruciato un probabile podio per responsabilità del sei volte campione del mondo SBK, che non può far altro che ammettere il suo errore. Un errore che lo spagnolo spera di non dover pagare alla fine di un campionato che lo vede come favorito per la conquista del titolo.
Superbike, Alvaro Bautista arrabbiato con Jonathan Rea
Bautista al termine dell’ultima manche Superbike a Magny-Cours non ha trattenuto la sua furia nei confronti di Rea e lo ha accusato pesantemente: “Quello di Rea è stato un comportamento inaccettabile perché non ha commesso un semplice errore, ma mi ha colpito intenzionalmente. È una manovra che non ci si aspetta da nessun pilota, soprattutto da un campione del Mondo. Per fortuna non ho subito conseguenze fisiche nella caduta”.
Il pilota del team Aruba Racing Ducati ritiene che Johnny lo abbia toccato volontariamente e che non si sia trattato di un semplice contatto/incidente di gara. Un’accusa pesantissima, non c’è dubbio. Difficile pensare che davvero la cosa sia stata voluta, visto che il rider Kawasaki non è uno scorretto e antisportivo. Forse la rabbia ha portato Alvaro a esagerare con le parole.
In ogni caso, Bautista crede anche che il long lap penalty rappresenti una sanzione troppo leggera nei confronti di Rea: “Come se non bastasse, ha subito una penalità che gli ha comunque consentito di conquistare dei punti. Credo che sia un episodio veramente brutto per tutta la Superbike anche in termini di esempio per i giovani piloti”.
Probabilmente i due piloti avranno modo di parlare e di chiarirsi privatamente. Sarebbe un peccato portare a livelli eccessivamente alti di tensione un campionato che finora è stato caratterizzato da dure battaglie, ma comunque all’interno dei limiti. Normale che lo spagnolo provi tanta rabbia per quanto successo, però l’approccio nei weekend di gara non deve cambiare dopo questo episodio.