Il GP d’Italia 2022 si è rivelato un’occasione preziosa per De Vries. L’olandese l’ha colta alla perfezione, però a fine GP era ko.
Oltre a Max Verstappen, un altro pilota ha vinto in quel di Monza. Non la gara, ovvio. Bensì qualcosa di più concreto per il futuro. Stiamo parlando di Nyck De Vries. L’olandese che faceva sfracelli nei kart, poi persosi nel percorso nelle formule minori, ha forse preso preso al volo il treno della vita proprio nell’appuntamento italiano del Mondiale.
Il campione di Formula E 2019 si è presentato nel paddock brianzolo giovedì per prendere parte alle libere 1 del primo pomeriggio del venerdì con l’Aston Martin. Discreto nella sua prestazione, pensava di dover assistere alla restante parte del weekend dai box. Ed invece, a sorpresa, a pochi minuti dal via dell’FP3 è arrivata la notizia che Alex Albon era stato trasportato in ospedale per un’appendicite.
Rimasta senza un pilota, la Williams ha dovuto trovare un’alternativa in fretta e furia, e quale migliore carta da giocarsi che quella del 27enne in orbita Mercedes.
Una chiamata a sorpresa che non lo ha lasciato indifferente tanto da disturbargli il sonno. “Sabato notte non ho dormito per la tensione“, ha confessato. “Comunque ho apprezzato gli incoraggiamenti che mi sono venuti da Max Verstappen e Lewis Hamilton. Il loro gesto che ha reso meno difficile il debutto. È successo tutto così in fretta che quasi non me ne sono reso conto”.
Dopo aver a lungo battagliato per ottenere un posto nella massima categoria, anche solo per una corsa, ce l’ha fatta.
De Vries stupisce, ma che male!
Scattato dall’ottava piazza aiutato anche dalle penalità inflitte a molti suoi colleghi, Nyck ha dato vita ad un gran premio solido e senza sbavature, non fosse per qualche défaillance dovuta alla mancanza di dimestichezza con le procedure della F1. Una di queste, sotto vettura di sicurezza, gli è costata una reprimenda.
“Avevo dei problemi di freni e non mi sono reso conto di quale fosse il delta time da tenere“, ha spiegato. “I commissari hanno capito che non potevo conoscere bene il funzionamento del dash-board e mi hanno concesso le attenuanti“.
Non abituato a condurre monoposto tanto pesanti e probanti per un lungo chilometraggio competitivo, il driver di Sneek è arrivato al traguardo contento e allo stesso tempo a corto di energia. Addirittura, una volta entrato nel parco chiuso, ha dovuto richiedere assistenza per uscire dall’abitacolo.
“Avevo i crampi alle braccia“, ha rivelato. “Queste vetture sono molto fisiche. Non si applica la forza solamente nei cambi di direzione. Pure sul dritto è necessario impegnarsi per tenere restare in traiettoria. Ho finito i 53 giri che ero stremato. Non me lo aspettavo“.
Stanco o no, la sua performance è stata notevole e soprattutto ha portato l’esperto Nicholas Latifi a fare una figuraccia. Non è quindi da escludere che il boss Jost Capito a fine stagione decida di dire basta al canadese, presente perlopiù per il denaro che porta, e di investire su questo talento finora rimasto inespresso.
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