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Formula 1

F1, Vettel ora se la prende con Mattarella: l’attacco è durissimo

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Giovanni Messi

Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo di F1, si è scagliato contro Sergio Mattarella. Il motivo fa molto discutere.

La carriera di Sebastian Vettel in F1 è ormai agli sgoccioli. Quello di domenica è stato l’ultimo Gran Premio d’Italia della sua vita, sulla pista di Monza dove era iniziata la sua meravigliosa storia. Nel 2008, al volante della Toro Rosso, il nativo di Heppenheim ottenne la prima pole position della sua vittoria sotto il diluvio, convertendola poi in una fantastica vittoria.

Sergio Mattarella e Sebastian Vettel (ANSA)

All’epoca, Vettel soffiò a Lewis Hamilton il primato relativo al più giovane poleman e vincitore di una gara della storia, con quest’ultimo record che è ora detenuto da Max Verstappen. Sebastian aveva 21 anni in quel pomeriggio piovoso di Monza, e da quel momento in poi la sua carriera spiccò il volo. Passato alla Red Bull, il tedesco vinse quattro mondiali, dominando al Tempio della Velocità anche nel 2011 e nel 2013.

In queste due edizioni, Seb fece la differenza nonostante una vettura lenta sui rettilinei, che puntava tutto sul carico aerodinamico che riusciva a sfruttare nelle varianti ed alle due curve di Lesmo, salendo a quota tre vittorie al Gran Premio d’Italia, con cui avrà per sempre un legame speciale. Una curiosità legata a tutto ciò è relativa al GP di Abu Dhabi del 2010, quando vinse il suo primo titolo.

La Red Bull gli chiese se volesse seguire qualche rito particolare prima della gara, e lui si fece scrivere la parola Monza sul sottocasco, dicendo che era un pensiero che lo rendeva più tranquillo. E c’è da dire che la cosa portò fortuna, visto che proprio in quel giorno divenne il più giovane campione di sempre della F1, primato che ancora gli appartiene.

L’ultima Monza di Vettel è stata un incubo, a causa di un’Aston Martin che di essere competitiva non ne vuol sapere, ma che sul tracciato brianzolo è stata anche inaffidabile. Sia il tedesco che Lance Stroll sono stati costretti al ritiro, con il quattro volte iridato che si è fermato dopo la seconda curva di Lesmo scatenando una Virtual Safety Car. Sicuramente, questa neutralizzazione non ha fatto il gioco della Ferrari di Charles Leclerc, ma l’ex alfiere della Scuderia modenese non ha ovviamente alcuna colpa.

F1, Vettel contro Sergio Mattarella a Monza

Il Gran Premio d’italia di F1 a Monza è sempre stato un appuntamento immancabile nel calendario del Circus, per tanti diversi motivi. Uno di questi è sicuramente il passaggio delle meravigliose Frecce Tricolori, da sempre motivo di orgoglio per il nostro paese e simbolo di italianità allo stato puro.

Questa volta, Sebastian Vettel l’ha probabilmente detta grossa, e sulle sue dichiarazioni sono piovute molte critiche da parte dei tifosi. Il quattro volte campione del mondo di F1 ha incontrato la stampa dopo la gara, criticando il passaggio delle Frecce per via delle sue battaglia per il pianeta.

Ecco le sue parole: “Mi hanno detto che il Presidente italiano, Sergio Mattarella, ha spinto molto affinché venisse effettuata la consueta parata delle Frecce Tricolori. Lui ha quasi cento anni, l’ho trovato un atto di egoismo e per lui non è facile capirlo vista la sua età. Questo sport aveva promesso che cose del genere non si sarebbero mai più verificate, ma hanno comunque deciso di inchinarsi al Presidente, e tutto ciò va in controtendenza con i cartelli affissi dalla FIA sul fatto di voler eliminare le emissioni nei prossimi anni“.

Il tedesco ha aggiunto: “Ci siamo fissati degli obiettivi per rendere il pianeta un posto migliore e più vivibile, ma non dobbiamo trascurarli alla prima occasione che passa“. Parole dure quelle di Vettel, che però sta forse esagerando. I problemi del pianeta non sono certo le Frecce Tricolori, ma le cause dell’inquinamento e di tutti i guai che stiamo attraversando vanno cercati altrove. Una caduta di stile di un pilota che, visti i risultati, cerca attenzioni in maniere non troppo gradite.

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Giovanni Messi
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