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Lava una Mazda MX-5 sporchissima: rimarrete a bocca aperta (VIDEO)

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Davide Russo

La Mazda MX-5, nota al grande pubblico anche come Miata, è una vettura ancora molto ambita. Questo modello era in condizione critiche.

La prima domanda che vi porrete guardando il video in basso è: come è possibile possedere una magnifica Mazda MX-5 da oltre 30 anni e aver percorso solo 1500 miglia? Non è la prima volta che vi raccontiamo di restauri di auto storiche, rimasto a poltrire per decenni nei garage dei proprietari con pochissimi km. Nel caso di un vecchio pick-up, come la Ford F-250 del 1978, con soli 139 miglia originali, la questione è più comprensibile. Un’auto da lavoro o valida solo su alcune superfici può essere accantonata a cuor leggero, ma il primo modello di Miata ha fatto impazzire i giovani negli anni ’90.

Mazda Logo (Adobe Stock)

Per l’esattezza il primo modello uscì nel 1989. Le linee rispecchiavano lo stile cattivo dell’epoca. Convertibile di piccole dimensioni, con due posti secchi, cofano lungo e assetto ribassato. Una Alfa Romeo Duetto in salsa giapponese, con una forte ispirazione in particolare alla Lotus Elan, alla Triumph Spitfire. Le prestazioni erano il punto di forte. Equilibrata e molto maneggevole sfruttava un peso piuma per affrontare con brio i tratti misti. La prima serie della roadster prodotta dalla casa con sede a Fuchū, Aki, Prefettura di Hiroshima, fu svelata al Salone di Chicago del 10 febbraio 1989. L’impressione era di un a piccola scheggia con 3970 mm (156 pollici) di lunghezza, 1675 mm (65,9 pollici) di larghezza e 1235 mm (48,6 pollici) di altezza.

La prima serie durò a lungo e fu un successo planetario. Gli americani la definirono una sportiva “affordable”. Qualità-prezzo prodotto la vettura era un affare. Con soli 950kg di peso, il motore 1.6 con un cambio a 5 rapporti regalava emozioni. All’epoca si prediligeva ancora il cambio manuale. Il cambio automatico, disponibile solo in Giappone e Stati Uniti, fu inserito tra gli optional ma non fu un successone.  Le sospensioni erano a doppia forcella indipendente su tutte e quattro le ruote, con una barra antirollio, nella parte anteriore e posteriore. Assolutamente impensabile non sfruttare i 130 CV per sfrecciare da 0 a 100 km/h in 9,4 secondi. La velocità massima della Miata è, ancora oggi, di tutto rispetto, ovvero 190 km/h.

Mazda, un car wash unico

Per chi non era pago del motore 1.6 arrivò qualche anno dopo il motore 1.8 litri BP-ZE. Il 1994 vide anche l’introduzione del pacchetto “R”, un pacchetto sportivo con ammortizzatori Bilstein. L’auto fu subito adottata nelle gare in pista. Le successive MX-5 furono, comunque, apprezzate dal grande pubblico ma presentavano caratteristiche un po’ diverse rispetto al prima serie. Le dimensioni aumentarono, lo stile divenne meno classico e anche il peso crebbe. La seconda serie era ispirata al frontale della Dodge Viper, nulla a che vedere con la sportività elegante del primo modello con fari a scomparsa. La terza serie presentava degli aspetti in comune con il design del precedente modello, uniti alla coupé Mazda RX-8. Naturalmente il comfort dell’abitacolo aumentò con dimensioni maggiori, mentre i motori erano un 1,8 litri da 126 CV e un 2.0 litri da 160 CV. Il design, però, era più massiccio e non lasciò il segno.

Per l’ultima gen lo stile fu soprannominato Kodo Design, scelto nel 2010 da Ikuo Maeda che significa “battito del cuore”. L’ultima Mazda ha, certamente, segnato un punto di svolta, riprendendo molti elementi del passato. Più corta e più leggera, grazie all’utilizzo di materiali compositi (con un peso a secco di 975 kg) ha fatto riscoprire il piacere di guida ad una nuova generazione di appassionati. Due le versioni al lancio: motore 1.5 litri (97 kW/131 CV) e un 2.0 litri (118 kW/160 CV). Se, però, provate a chiedere ad un appassionato quale Mazda MX-5 vorrebbero nel loro garage vi risponderanno tutti quella del 1989.

La prima serie, nel suo genere, è stata un’auto iconica. Il prezzo alla portata l’ha resa una vettura sportiva accessibile anche da ragazzi molto giovani. La Miata è stata accreditata nel Guinness dei primati come la due posti più venduta del mondo. Il 25 aprile 2016 in Giappone festeggiarono il traguardo storico di un milione di esemplari venduti. Il modello, finito nelle mani sapienti di Larry Kosilla, ha percorso appena 1500 miglia. Poiché, dopo 32 anni, il proprietario ha deciso di venderla, è stata messa a nuovo dal meccanico. “Il lavaggio è stato estremamente soddisfacente poiché la meccanica della Miata sembrava fresca di fabbrica dopo la pulizia”, ha ammesso Larry. Come sempre il primo step è un lavaggio approfondito della carrozzeria. I sedili sono state puliti con l’aspirapolvere e sono state eliminate tutte le macchie. Il car wash prevede l’utilizzo di strumentazioni di alto profilo e una grande esperienza.

Il lavoro viene fatto nei minimi dettagli, con una pazienza maniacale, come osserverete nel video in basso. La pulizia è poi proseguita con il lavaggio dei cerchioni. L’aspetto più emozionante sta nella emersione dei dettagli della supercar che il tempo aveva opacizzato. Il restauro della vernice riporta la due posti a risplendere. Date una occhiata al primo e dopo anche di questa Ferrari 458 Spider, ferma da 3 anni a prendere polvere. Chiunque metterà le mani su questa prima serie di Miata con soli 1500 miglia farà un vero affare. Il proprietario ha conservato tutte la carte e i documenti. Vi lasciamo alle emozionanti immagini dell’officina newyorkese.

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Davide Russo

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